giovedì 17 dicembre 2009

Bagnasco in Parlamento: una riflessione solo per pochi (Angela Ambrogetti)


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Dino Meneghin ha regalato al Papa un pallone e la maglia della nazionale italiana di basket

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Mons. Ravasi in diretta su Radio Vaticana domani, alle 13.10

Il Papa: "Esiste, secondo Giovanni di Salisbury, anche una verità oggettiva e immutabile, la cui origine è in Dio, accessibile alla ragione umana e che riguarda l’agire pratico e sociale. Si tratta di un diritto naturale, al quale le leggi umane e le autorità politiche e religiose devono ispirarsi, affinché possano promuovere il bene comune" (Catechesi)

“Morte ai cristiani”. La chiesa al Cenacolo diventa un bersaglio (Tornielli). Attendiamo opportune reazioni

Il Papa: Solo in Dio vi è una scienza perfetta, che viene comunicata all’uomo, almeno parzialmente, per mezzo della rivelazione accolta nella fede

La traduzione in latino delle encicliche del Papa: la disoccupazione è «operis vacatio» (Tornielli)

Il Papa: «Abusare del pianeta è terrorismo. I mutamenti climatici comportano rischi agghiaccianti» (Galeazzi)

Fermare la violenza dei mass media contro Benedetto XVI. E la sala stampa tace...

Il Papa diventa cittadino onorario di Introd: "In questo momento, mi vengono in mente tanti ricordi, soprattutto lo chalet, che era nel mezzo dei boschi: un luogo di riposo spirituale, con uno splendido panorama, e un segno di affetto della popolazione, del Sindaco, di tutti voi. Potrei raccontare molte cose. In questi giorni abbiamo parlato di che cosa si fa in inverno con lo chalet: sono contento di sapere che è ben custodito e protetto" (Discorso)

L'ira del Papa sui preti pedofili irlandesi (Iaia Vantaggiato)

Don Paolo Padrini: Da oggi sarà possibile mandare gli auguri di Natale a Papa Benedetto XVI tramite Facebook

Riceviamo e con piacere pubblichiamo:

Bagnasco in Parlamento: una riflessione solo per pochi

Angela Ambrogetti

"Il messaggio del Natale ritorna in tutta la sua bellezza e urgenza. Infatti esso sembra stridere rispetto al clima che stiamo vivendo come Paese. Come è già stato rilevato da voci autorevoli, l'aria di odio personale avvelena la politica, fomenta la rissa, e sfocia in gravi e inaccettabili episodi di violenza. La gente è stanca e non merita questo. Senza un' evidente, onesta e concreta svolta si alimenta il senso di insicurezza, diminuisce la fiducia nelle Istituzioni, scoraggia la partecipazione alla vita del Paese, indebolisce la coesione sociale sempre doverosa e tanto più necessaria nei momenti di particolare difficoltà. Preghiamo perché i nuovi maestri del sospetto e del risentimento depongano le parole violente che, ripetute, risuscitano ombre e mostri passati.
Ciò nonostante, la gente non desiste dalla fiducia e dall'impegno nella famiglia, nel lavoro, nella società. Il nostro popolo merita il meglio di tutti i responsabili, a qualunque livello e titolo, perché - al di fuori dei riflettori che a volte snaturano ed enfatizzano - porta avanti i propri doveri quotidiani con grande dignità, senso del dovere, con una serietà morale e capacità professionale che fanno onore al Paese in Italia e nel mondo. Questo patrimonio non vogliamo sperperare mai, né possiamo permettere che si annebbi dietro a settarismi che nulla hanno a vedere con la dialettica culturale, politica e sociale. Questa mira a costruire, quella vuole distruggere."
Il passaggio centrale della omelia che ieri sera il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, ha proposto ai parlamentari italiani, non ha "sfondato" mediaticamente parlando. Peccato. Eppure era bella ed intensa, utile e chiara. Purtroppo è arrivata tardi nelle redazioni. Così i tg e i radiogiornali l'hanno quasi ignorata. Un po' meglio è andata nei giornali.
Rileggendo le parole del papa del giorno dell' Immacolata (riportate ma ignorate nella sostanza), viene voglia di pensare, ancora una volta, che la comunicazione nella Chiesa non funzioni.
Quella di ieri è stata una "occasione sprecata", perché il tema era davvero importante. Magari poi si riportano fiumi dichiarazioni più o meno utili quando sarebbe opportuno tacere.
"I mass media - ha detto il papa- tendono a farci sentire sempre "spettatori", come se il male riguardasse solamente gli altri, e certe cose a noi non potessero mai accadere. Invece siamo tutti "attori" e, nel male come nel bene, il nostro comportamento ha un influsso sugli altri. Spesso ci lamentiamo dell'inquinamento dell'aria, che in certi luoghi della città è irrespirabile. E' vero: ci vuole l'impegno di tutti per rendere più pulita la città. E tuttavia c'è un altro inquinamento, meno percepibile ai sensi, ma altrettanto pericoloso. E' l'inquinamento dello spirito; è quello che rende i nostri volti meno sorridenti, più cupi, che ci porta a non salutarci tra di noi, a non guardarci in faccia... La città è fatta di volti, ma purtroppo le dinamiche collettive possono farci smarrire la percezione della loro profondità. Vediamo tutto in superficie. Le persone diventano dei corpi, e questi corpi perdono l'anima, diventano cose, oggetti senza volto, scambiabili e consumabili."
Grazie di cuore, quindi a Benedetto per avere messo " il dito nella piaga" mediatica, ma ora che si fa? Vogliamo continuare ad alimentare beceri dibattiti o cerchiamo di costruire un sistema informativo che funzioni, che lasci spazio di pensiero ai laici , che renda "le cose di Chiesa" interessanti anche ai lontani, che permetta alla fede cattolica di non essere limitata ad essere definita una " cultura" come tante, che riporti l' uomo a Dio attraverso il rispetto delle persone, delle idee, dei cuori?

http://www.angelambrogetti.org/

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