sabato 27 marzo 2010

I “Legionari di Cristo” fanno il mea culpa dopo i quattro anni di indagine ordinata da Benedetto XVI (Giansoldati)


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Come mai i media non ci parlano di Maciel e delle coperture (anche vaticane) di cui ha goduto?

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Oggi si svegliano tutti? Politici, movimenti, partiti e vescovi. Tutti a correre in difesa del Papa. Troppo comodo! Troppo tardi!

Il Papa risponde "a braccio" ai giovani: "Sappiamo che la nostra vita non esiste per caso, non è un caso. La mia vita è voluta da Dio dall’eternità. Io sono amato, sono necessario. Dio ha un progetto con me nella totalità della storia; ha un progetto proprio per me. La mia vita è importante e anche necessaria" (Trascrizione)

I Legionari di Cristo chiedono perdono alle vittime degli abusi del loro fondatore (Radio Vaticana)

Vergogna al New York Times: il commento di Michael Sean Winters

TRADUZIONE UFFICIALE IN ITALIANO DEL MOTU PROPRIO "SACRAMENTORUM SANCTITATIS TUTELA" DI GIOVANNI PAOLO II

TRADUZIONE UFFICIALE IN ITALIANO DELL'EPISTOLA "DE DELICTIS GRAVIORIBUS" DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

La via della prevenzione. Così fallì il Papa polacco (Galeazzi)

Pedofilia, comunicato di Don Flavio Peloso (Orionini): un'eresia comunicativa peggiore di quelle dottrinali

Il Papa nel mirino. Il commento di Francesco Peloso

L’attacco al Papa e i suoi mandanti (Giuseppe Reguzzoni)

La Passione di Benedetto XVI tra congiure, calunnie e ‘pallottole di carta’ (Barile)

Un attacco al Papa dietro le false accuse del New York Times. La dettagliata analisi storica di Andrea Tornielli

DICHIARAZIONE DI PADRE LOMBARDI A PROPOSITO DI UN ARTICOLO DEL "NEW YORK TIMES" E NOTA DELL'ARCIDIOCESI DI MONACO DI BAVIERA

Pedofilia, card. Vingt-Trois (Parigi): tutti conoscono il rigore del Papa contro la pedofilia

La "lezione americana": il cattivo giornalismo fa breccia in Italia: riflessione di Giovanni Tridente

Ora è compito dei media parlare di Maciel e delle protezioni di cui ha goduto

I legionari di Cristo riconoscono le gravi colpe di Maciel e accettano di non considerarlo più come modello. (Il merito è solo del Papa!)

La strenua lotta del card. Ratzinger e di Papa Benedetto alla pedofilia: il "caso" Burresi e i tentativi di insabbiamento...falliti!

La frenesia livida di sporcare piegare e colpire (Marina Corradi)

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Il Papa messo in croce. Fin dal principio ho pensato che questa campagna globale contro la Chiesa ha un solo vero bersaglio: Joseph Ratzinger (Sechi)

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C’è l’idea che Benedetto XVI disorienti e dia fastidio «a tutti coloro cui fa comodo dipingere la Chiesa come retrograda, omertosa e quant’altro: con il suo pontificato, Benedetto XVI sta smentendo nella realtà tutti questi cliché». Analisi di Gian Guido Vecchi

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La sofferenza per quanto si sta ingiustamente abbattendo su Benedetto XVI, proprio sull’uomo che ha più vibratamente stigmatizzato la sporcizia nella Chiesa, è diffusa e profonda nel popolo di Dio (Casavola)

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Prete pedofilo in Usa, ecco come è andata veramente: la ricostruzione dei fatti (da leggere e distribuire)

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L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG

I “Legionari di Cristo” fanno il mea culpa

CITTA’ DEL VATICANO

Dall’incredulità, all’imbarazzo, dallo sgomento, alla terribile presa di coscienza. E’, sicuramente, il mea culpa più sofferto e importante del momento quello che, dopo quattro anni di indagini e accertamenti da parte della Santa Sede, arriva dai Legionari di Cristo.
Vista l’aria che tira i vertici di questa congregazione religiosa di diritto pontificio nata nel 1941 in Messico, con una lettera aperta a tutti i membri del movimento hanno riconosciuto che il loro fondatore, il sacerdote Marcial Maciel Degollado (1920-2008), ha abusato sessualmente di alcuni seminaristi minorenni, ha concepito figli illegali e compiuto altri gravi comportamenti, tra cui, pare, illeciti finanziari.
A pochi giorni dalla conclusione della prima fase della visita apostolica decisa dall’allora cardinale Ratzinger, la congregazione si rimette «con obbedienza filiale» alle prossime indicazioni del Vaticano. I toni della missiva sono drammatici. «Abbiamo pensato e sperato che le accuse presentate contro il nostro fondatore fossero false e infondate, dato che non corrispondevano all’esperienza che avevamo della sua persona e della sua opera. Pertanto, profondamente costernati dobbiamo dire che questi fatti sono accaduti».
Le chiacchiere sulla doppia vita di padre Maciel Macial si rincorrevano all’interno degli ambienti cattolici, tuttavia il sacerdote messicano godeva della protezione di Papa Wojtyla ma soprattutto di quella del suo segretario, don Stanislao, attuale cardinale di Cracovia. Rapporti che hanno consentito a padre Maciel di passare indenne a tutto. Nessuno si sarebbe mai sognato di indagare su uno dei religiosi che godeva della stima personale del pontefice, ma soprattutto che era riuscito a mettere in piedi una congregazione così attiva di vocazioni e di opere educative in svariate nazioni al mondo. «In alcune occasioni non abbiamo potuto o saputo venire incontro a tutti come sarebbe stato necessario e come, di fatto, desideravamo». Quanto alle accuse di pedofilia che, poco dopo l’elezione di Papa Ratzinger, indussero la Congregazione per la dottrina della fede ad intervenire direttamente e costringere l’anziano Maciel a ritirarsi in un convento in penitenza.
In virtù dell’età avanzata e della salute cagionevole, lo hanno sottratto al peso di un processo canonico. «Noi siamo profondamente costernati ma dobbiamo dire che questi fatti sono accaduti». Man mano che le indagini andavano avanti, non mancavano le sorprese sgradevoli, mettendo a nudo una specie di Doctor Jekyll e mr Hide. «Successivamente abbiamo saputo che ha avuto anche una figlia nel contesto di una relazione prolungata e stabile con una donna e altri gravi comportamenti. Più avanti sono apparse altre due persone, tra loro fratelli, che affermano di essere suoi figli, frutto di una relazione con un’altra donna». I Legionari esprimono dolore alle vittime abusate dal fondatore.
«Non demmo loro credito perché in quel momento non potevamo immaginarci questi comportamenti».
E dolore è stato manifestato in diretta tv anche da don Fasani, portavoce della diocesi di Verona che al programma Mi Manda Rai Tre si è trovato di fronte a tre uomini sulla cinquantina. Tutti non udenti che da piccoli frequentarono l’istituto specializzato Provolo sopportando violenze sessuali e sevizie varie da parte dei sacerdoti. «Vogliamo giustizia». Durante la trasmissione è stata mandata in onda una intervista ad un prete pedofilo che ha ammesso di avere abusato reiteratamente di molti bambini. «La pedofilia mi ha sfalsato l avita, trovavo nei bambini una certa attrazione. Ma era normale abusare di loro, tutti lo facevano». Solo uno di loro, però fu espulso da vescovo, gli altri no, restarono al loro posto per anni.
F.GIA.

© Copyright Il Messaggero, 27 marzo 2010

2 commenti:

Meaculpa ha detto...

Nel nuovo rito della Messa, ci si batte il petto solo una volta, non più tre, al mea culpa...

E poi dai torto ai lefebvriani..

Anonimo ha detto...

Il Cardinale Martini dice che sarebbe meglio finirla col celibato ecclesiastico e lasciare che i chierici possano sposarsi. Forse ha in mente il caso di questo Maciel...