venerdì 26 marzo 2010

I giudici fermarono l’inchiesta. La Chiesa no. La ricostruzione di Riccardo Cascioli


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Oggi si svegliano tutti? Politici, movimenti, partiti e vescovi. Tutti a correre in difesa del Papa. Troppo comodo! Troppo tardi!

Il Papa e l'arte di essere uomini. L'incontro in piazza San Pietro con 70.000 giovani (Bustaffa)

Il Papa risponde "a braccio" ai giovani: "Sappiamo che la nostra vita non esiste per caso, non è un caso. La mia vita è voluta da Dio dall’eternità. Io sono amato, sono necessario. Dio ha un progetto con me nella totalità della storia; ha un progetto proprio per me. La mia vita è importante e anche necessaria" (Trascrizione)

I Legionari di Cristo chiedono perdono alle vittime degli abusi del loro fondatore (Radio Vaticana)

Vergogna al New York Times: il commento di Michael Sean Winters

TRADUZIONE UFFICIALE IN ITALIANO DEL MOTU PROPRIO "SACRAMENTORUM SANCTITATIS TUTELA" DI GIOVANNI PAOLO II

TRADUZIONE UFFICIALE IN ITALIANO DELL'EPISTOLA "DE DELICTIS GRAVIORIBUS" DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

La via della prevenzione. Così fallì il Papa polacco (Galeazzi)

Pedofilia, comunicato di Don Flavio Peloso (Orionini): un'eresia comunicativa peggiore di quelle dottrinali

Oggi la Santa Sede ha fatto un gigantesco passo in avanti: pubblicata sull'Osservatore Romano la traduzione della lettera "De delictis gravioribus"

Il Papa nel mirino. Il commento di Francesco Peloso

L’attacco al Papa e i suoi mandanti (Giuseppe Reguzzoni)

Abusi nel coro evangelico (Galeazzi)

La Passione di Benedetto XVI tra congiure, calunnie e ‘pallottole di carta’ (Barile)

Padre Cantalamessa: le sofferenze di questo momento porteranno a una più grande purezza della Chiesa (Radio Vaticana)

Un attacco al Papa dietro le false accuse del New York Times. La dettagliata analisi storica di Andrea Tornielli

L'affetto di 70mila giovani per Benedetto XVI. Il Papa: è nel dono di sé che si trova la vera vita (Radio Vaticana)

Padre Lombardi e l’arcidiocesi di Monaco: dal “New York Times” solo mere speculazioni sul caso di abusi quando il cardinale Ratzinger era arcivescovo

DICHIARAZIONE DI PADRE LOMBARDI A PROPOSITO DI UN ARTICOLO DEL "NEW YORK TIMES" E NOTA DELL'ARCIDIOCESI DI MONACO DI BAVIERA

Comunicato sulla situazione della Legione di Cristo e del Regnum Christi (silenzio da parte di tutti i media!)

Pedofilia, card. Vingt-Trois (Parigi): tutti conoscono il rigore del Papa contro la pedofilia

I vescovi francesi scrivono al Papa; "Campagna mediatica contro la Vostra persona"

La "lezione americana": il cattivo giornalismo fa breccia in Italia: riflessione di Giovanni Tridente

Ora è compito dei media parlare di Maciel e delle protezioni di cui ha goduto

I legionari di Cristo riconoscono le gravi colpe di Maciel e accettano di non considerarlo più come modello. (Il merito è solo del Papa!)

La stampa tedesca ignora completamente le accuse del NYT al Papa tranne il solito "Spiegel" che sogna le dimissioni (Agi)

La strenua lotta del card. Ratzinger e di Papa Benedetto alla pedofilia: il "caso" Burresi e i tentativi di insabbiamento...falliti!

La frenesia livida di sporcare piegare e colpire (Marina Corradi)

L'arcivescovo di Westminster, Nichols: le azioni del cardinale e del Papa Benedetto parlano quanto le sue parole (Times)

Alcuni di voi mi hanno chiesto se secondo me oggi il Vaticano difenderà il Papa...

Accuse al Papa: la ricostruzione di Giacomo Galeazzi

Il Papa messo in croce. Fin dal principio ho pensato che questa campagna globale contro la Chiesa ha un solo vero bersaglio: Joseph Ratzinger (Sechi)

È il silenzio del passato, rotto con encomiabile forza morale da Benedetto XVI, a generare e alimentare le campagne ostili di oggi (Battista)

C’è l’idea che Benedetto XVI disorienti e dia fastidio «a tutti coloro cui fa comodo dipingere la Chiesa come retrograda, omertosa e quant’altro: con il suo pontificato, Benedetto XVI sta smentendo nella realtà tutti questi cliché». Analisi di Gian Guido Vecchi

Ecco dove vogliono arrivare (Francesco Colafemmina)

Monsignor Girotti: il cardinale Ratzinger era intransigente contro i preti pedofili (Vecchi)

La notizia è arrivata in Italia. Nuova accusa del NYT al Papa: sapeva del prete pedofilo tedesco

Caccia al Papa: il commento di Aldo Maria Valli (con un consiglio alla Santa Sede che personalmente approvo in pieno!)

La sofferenza per quanto si sta ingiustamente abbattendo su Benedetto XVI, proprio sull’uomo che ha più vibratamente stigmatizzato la sporcizia nella Chiesa, è diffusa e profonda nel popolo di Dio (Casavola)

Zizola riconosce a Benedetto XVI il merito di avere mantenuto le promesse della Via Crucis del 2005: la bonifica è in corso. Ma l'operazione verità potrebbe essere fruttuosa solo a patto di aprire ogni sipario sui gangli del sistema che l'hanno lungamente inibita. Ciò difficilmente lascerebbe indenne la responsabilità di Wojtyla

Le lezioni americane (Paolo Rodari)

Il New York Times attacca il Papa (Baldini)

Prete pedofilo in Usa, ecco come è andata veramente: la ricostruzione dei fatti (da leggere e distribuire)

In attesa del fango del giorno mi chiedo se chi fa i titoli dei giornali riesca a dormire la notte

La stupenda serata con il Papa ed i giovani nel commento di Salvatore Izzo

Bellissima serata con il Papa :-)

Weakland, violenze da arcivescovo . Nel 1995, assieme ad altri 11 vescovi Usa, firmò un documento di accusa frontale al cardinale Ratzinger (Galeazzi)

Pedofilia, un complotto contro il Papa. Il retroscena e la ricostruzione di Benedetta Sangirardi

Da che pulpito. L'ex arcivescovo Weakland si rifà vivo contro Ratzinger (Magister)

Card. Pell: falso affermare che il "De delictis" prevede la scomunica per chi denuncia. La cattiva informazione aggiunge dolore alle vittime (Agi)

Il Papa e la lotta contro la pedofilia nella Chiesa: la nota del card. Pell

Pedofilia, la mano ferma di Papa Ratzinger, la debolezza della governance curiale (Marroni)

Grande difesa da Avvenire, non sufficiente quella dell'Osservatore

Padre Murphy. Tutta la verità (solo qui). Il commento di Paolo Rodari

A proposito di un articolo del "New York Times". La nota dell'Osservatore Romano

Una barca in mezzo al mare. Racconto semiserio

Chi è Rembert G. Weakland, vescovo americano costretto alle dimissioni nel 2002 per aver abusato di un seminarista

Il Vaticano pensa di essersela cavata con la dichiarazione di stamattina?

Dagli Usa vecchi veleni contro il Papa e Bertone (Tornielli). Da incorniciare!

Zio Pseudo Berlicche scrive al nipotino Malacoda: stavolta ti sei fumato l’idea di aver architettato un piano perfetto! Ratzinger capro espiatorio

L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG

I giudici fermarono l’inchiesta. La Chiesa no

Riccardo Cascioli

Dopo la denuncia la diocesi allontanò il sacerdote e lo sottopose a indagine Anche con l’appoggio della Santa Sede

Tutto comincia il 15 maggio 1974 quan­do un ex studente della St. John’s School di Milwaukee per i sordi presenta una denuncia sugli abusi compiuti su di lui e su al­tri ragazzi da padre Lawrence Murphy tra il 1964 e il 1970. A quanto viene successivamente riportato, un giudice civile archivia il caso. La diocesi di Milwaukee invece allontana subito padre Murphy, che da allora si ritirerà a vive­re nella diocesi di Superior (sempre nel Wi­sconsin), a casa della madre.
Nel frattempo le segnalazioni presso la dioce­si di Milwaukee si moltiplicano e tra il luglio e il dicembre del 1993 padre Murphy viene sot­toposto a quattro lunghi interrogatori dai re­sponsabili dell’arcidiocesi assistiti da psicolo­gi esperti di pedofilia. Dalla relazione degli in­terrogatori si evince che ci sono state 29 de­nunce di ragazzi, ma si stima che le vittime possano essere fino a duecento. Dai docu­menti successivi si ha poi la dimostrazione che l’arcidiocesi di Milwaukee prosegue nelle sue indagini cercando di appurare la realtà e l’am­piezza dei fatti. Il 17 luglio 1996 il vescovo Rembert Weakland scrive all’allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, cardinale Joseph Rat­zinger, chiedendo lumi sul caso. Monsignor Weakland fa riferimento alla denuncia del 1974 e spiega che però solo recentemente è venu­to a conoscenza del fatto che certi crimini ses­suali sono avvenuti durante il sacramento del­la Confessione, così che ha incaricato ufficial­mente un prete della diocesi, padre James Con­nell, di condurre un’indagine approfondita (il decreto è del dicembre 1995). Monsignor Weakland si rivolge alla Congregazio­ne per la dottrina della fede per avere un chiarimento sulla giurisdizione in que­sto caso di “crimine di sol­lecitazione” (canone 1387), se è di pertinenza della dio­cesi o della Congregazione. In ogni caso l’arcidiocesi di Milwaukee va avanti e il 10 dicembre 1996 informa padre Murphy che il 22 novembre è stato aperto un procedimento penale ecclesiastico a suo carico con un tri­bunale creato ad hoc. Dai documenti presentati dal New York Times si evince chiaramente l’intenzione delle auto­rità ecclesiastiche di Milwaukee e Superior di procedere nel modo più spedito possibile per arrivare a un atto di giustizia e di riparazione per le vittime e la comunità della St John’s school, intenzione avallata da monsignor Ber­tone in una lettera del 24 marzo 1997.
Nel frattempo, padre Murphy scrive una lettera al cardinal Ratzinger (12 gennaio 1998), chie­dendo l’annullamento del processo a suo ca­rico perché l’Istruzione del 1962 prevede per avviare l’azione penale un termine di 30 giorni dal momento in cui è presen­tata l’accusa. Padre Murphy afferma tra l’altro che – oltre ad essere penti­to – è gravemente malato e comunque vive ritirato da 24 anni. Per cui chiede al­meno di non essere ridot­to allo stato laicale.
Il 6 aprile 1998 monsignor Bertone scrive a monsignor Fliss, vescovo di Superior, spiegando che non esiste un termi­ne per l’azione penale così come invocato da padre Murphy, per cui il processo può conti­nuare anche se – aggiunge Bertone – è giusto tenere conto dell’articolo 1341 del Codice di di­ritto canonico secondo cui una sanzione pe­nale deve essere comminata solo dopo aver constatato che non sia «possibile ottenere suf­ficientemente la riparazione dello scandalo, il ristabilimento della giustizia, l’emendamento del reo» con altri mezzi.
Si arriva quindi al 30 maggio quando in Vati­cano c’è un incontro tra monsignor Bertone, il sottosegretario della Congregazione per la dottrina della fede, padre Gianfranco Girotti, e i presuli americani interessati alla questio­ne. Dalla minuta dell’incontro si evince che nella Congregazione ci sono dei dubbi circa la fattibilità e l’opportunità del processo cano­nico, data la difficoltà a ricostruire i fatti acca­duti 35 anni prima, soprattutto per quel che ri­guarda il crimine in confessionale, e dato che non risultano altre accuse per il periodo dal 1974 in poi. Bertone quindi, a conclusione del­l’incontro, riassume le due linee fondamenta­li da tenere: una restrizione territoriale per il ministero sacerdotale ( in pratica padre Murphy deve restare a Superior) e un’azione decisa per ottenere il pentimento del sacer­dote, inclusa la minaccia di «dimissione dallo stato clericale».
Il 21 agosto però padre Murphy muore, chiu­dendo definitivamente il caso. L’arcidiocesi di Milwaukee ha però preso l’impegno di farsi carico delle spese per sostenere le terapie del­le vittime degli abusi sessuali.

© Copyright Avvenire, 26 marzo 2010

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