venerdì 9 aprile 2010

Cresce anche tra i non cattolici la solidarietà al Papa (Radio Vaticana)


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L'ex sindaco (di fede ebraica) di New York, Koch, denuncia la campagna mediatica contro il Papa fatta per punire e non per informare (Jerusalem Post)

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Le coperture di Maciel nei Sacri Palazzi ed il processo di beatificazione di Wojtyla (Tornielli). Lode a J. Ratzinger che non si fece incantare!

La campagna anticattolica dell'ex direttore del NYT, Bill Keller: l'analisi di George Neumayr (American Spectator)

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Servizio di Stefano Maria Paci

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Mons. Duka (nuovo arcivescovo di Praga): "Seguirò l'esempio del Papa" (Izzo)

Il card. Vallini smentisce le insinuazioni delle agenzie: massimo rigore sul caso del prete pedofilo di Albano. Comunicato stampa

Lo scrittore ebreo Jon Juaristi denuncia la feroce campagna mediatica contro il Papa (ABC)

Card. Sepe: il Papa paga il coraggio della verità (Sir)

Mons. Conley (Denver): nessuno ha fatto più di Benedetto XVI per liberare la Chiesa dal male dell'abuso sessuale

Il 17 e 18 aprile Benedetto XVI a Malta: Quei cristiani sopravvissuti alla dominazione araba (Stanley Fiorini)

Card. Bertone: i casi di pedofilia hanno arrecato un dolore molto grande al Papa (Osservatore Romano)

E i fedeli si stringono attorno a Benedetto XVI: ieri folla in Piazza San Pietro (Frasca)

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Pedofilia, il Papa agisce, gli Stati no: editoriale di Beppe Del Colle (Famiglia Cristiana)

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La confutazione punto per punto delle false accuse mosse al Papa dal NYT sul caso Murphy (Akin)

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Tre lezioni sui laicisti e la Chiesa (Marcello Pera)

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Cresce anche tra i non cattolici la solidarietà al Papa

Si susseguono le espressioni di vicinanza e solidarietà a Benedetto XVI e non solo dal mondo cattolico. Sempre più voci sottolineano la linea ferma di Joseph Ratzinger per contrastare il grave scandalo della pedofilia nella Chiesa. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Attestati di solidarietà al Papa giungono sempre più anche da esponenti non cattolici. L’intellettuale ebreo Jon Juaristi ha scritto sul quotidiano spagnolo Abc che “non bisogna essere necessariamente cattolici” per comprendere il vero motivo degli attacchi alla Chiesa: espellere i cattolici dalla sfera pubblica.
E sul quotidiano israeliano Jerusalem Post, l’ex sindaco di New York, Ed Koch, ha affermato che i “continui attacchi dei media” nei confronti del Papa e della Chiesa “sono diventati una manifestazione di anticattolicesimo”.
La sequenza di articoli “sugli stessi eventi – ribadisce Koch – non sono più tesi ad informare, ma semplicemente a punire”.

La “veemenza contro Benedetto XVI”, osserva lo storico Andrea Riccardi, “viene da prima del Pontificato”. L’immagine di “duro inquisitore” che i media hanno voluto dare del cardinale Ratzinger, annota il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, ha preparato “il terreno ad un impatto difficile, ormai quasi sempre critico nei confronti di questo Papa”.

Solidarietà al Papa viene espressa da cardinali, da vescovi, sacerdoti o semplici fedeli da ogni parte del mondo. Dietro gli “ingiusti attacchi” al Papa, ha affermato il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, in visita in Cile, ci sono “visioni della famiglia e della vita contrarie al Vangelo”. Opinione condivisa dai presuli del Vietnam i quali fanno notare che, mentre violenze, aborti e divorzi si diffondono in tutto il mondo, alcuni media riferiscono soltanto degli abusi dei sacerdoti. Distorsioni e menzogne nei confronti di Benedetto XVI vengono rilevate dal cardinale arcivescovo di Bombay, Oswald Gracias. Il porporato indiano ricorda inoltre, sull’Osservatore Romano, la sintonia tra Giovanni Paolo II e il prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, Joseph Ratzinger, nell’affrontare con serietà e fermezza la situazione degli abusi. Di qui, il paradosso di un attacco portato proprio contro chi, Wojtyla e Ratzinger, hanno dotato la Chiesa di strumenti più efficaci per affrontare lo scandalo della pedofilia.

Solidarietà al Papa è stata espressa dal cardinale arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe. Il porporato sottolinea che anche un solo caso di abuso di preti su minori “è troppo”. E tuttavia, denuncia “l’inconsistenza degli attacchi” a Benedetto XVI, che nei “confronti di questa gravissima piaga” si mostra “inflessibile” come evidenzia in particolare la vicenda dell’Irlanda. Chiede “più rispetto” per il Papa anche il cardinale Severino Poletto. L’arcivescovo di Torino constata che “ogni giorno c’è una puntata nuova”, ma la Santa Sede ha “dimostrato che le cose non sono state né insabbiate né sminuite”.

Intanto, rispondendo ad alcune notizie d’agenzie, un comunicato del Vicariato di Roma sottolinea che il cardinale Agostino Vallini, all’epoca vescovo di Albano, intervenne con tempestività nel caso di presunti abusi su minorenni da parte di un sacerdote, non appartenente al clero diocesano, che svolgeva ministero sacerdotale a Pomezia. Il sacerdote, si legge nella nota, “fu immediatamente sospeso a divinis e ne fu chiesto al legittimo superiore l’immediato trasferimento ad altra sede, senza l’esercizio del ministero”. La decisione, sottolinea il comunicato, “suscitò forti reazioni nella popolazione di Pomezia contro il vescovo per il provvedimento adottato, ritenuto eccessivamente severo”, ma mons. Vallini “mantenne la sua decisione”.

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3 commenti:

un ins.di religione ha detto...

ho gia avuto modo di dirlo in altre occasioni! anch'io ho potuto constatare di persona come questi continui e scellerati attacchi al Pontefice e alla Chiesa abbiano avuto un autentico effetto boomerang! So infatti di persone dapprima schierate contro,che di fronte a cotanto accanimento hanno compreso la vera entita' degli attacchi: annientare ed estromettere dalla sfera pubblica il Cattolicesimo! e non serve essere cattolici per comprendere cio'!..e piu'gli insulti e le calunnie continueranno,piu'la popolarita'di questo grande Papa odiato e temuto dalle peggiori lobby laiciste,massoniche,omosessuali e,spiace dirlo ma anche da certo mondo cattolico progressista,aumentera'!Il Signore sa davvero scrivere diritto su righe storte! "Et ianua inferi non prevalebunt" disse Gesu' a Pietro!.. e oggi ne stiamo davvero avendo la prova!!

Anonimo ha detto...

parole sante...
d'accordissimo con te.

Anonimo ha detto...

Persino l'insegnante di matematica di mia figlia, atea dichiarata, al punto che durante la festa di Natale della scuola (scuola pubblica) si è volontariamente allontanata, ieri ha parlato in classe della pedofilia, sottolineando che il fenomeno riguarda solo in minima parte la Chiesa cattolica, ma in realtà si annida molto più violentemente altrove.
Mia figlia, 11 anni, ha osservato che da come difendeva la Chiesa, la prof, non sembrava affatto atea. E Io ho tirato un bel sospiro di sollievo! Maria Pia