venerdì 9 aprile 2010

Santa Sede: il Papa è dalla parte delle vittime e porta la croce per tutti (Izzo)


Vedi anche:

Intervista del card. Bagnasco alla CNN: trascrizione del testo in italiano

Papa Ratzinger non chiede ad altri di portare la croce: l'assume di persona, sull'esempio di nostro Signore, che "umiliò se stesso" e "si caricò dei peccati dei fratelli", per fare risplendere la parola di vita e di salvezza (Monumentale riflessione di Mons. Gualtiero Bassetti per l'Osservatore Romano)

Fr. Chadwick (TAC): questa è una guerra culturale. Dall'elezione di Benedetto XVI comincia a risvegliarsi l'identità cattolica

Pellegrini e turisti affollano San Pietro: il bellissimo servizio di Chatolic News Service

Cresce anche tra i non cattolici la solidarietà al Papa (Radio Vaticana)

Joseph Ratzinger non insabbiò il caso dei Legionari e ora deve decidere come chiuderlo (Rodari)

Il vescovo di Gozo: a Malta la gente ha capito che c'è una campagna contro il Papa (Radio Vaticana)

Padre Lombardi: il Papa pronto ad incontrare nuovamente le vittime di abusi

Luciano Paolucci (padre di Lorenzo, ucciso dal "mostro di Foligno"): dal Papa un lavoro eccezionale. I politici facciano come lui! (Ansa)

Padre Lombardi: La trasparenza e il rigore si impongono come esigenze urgenti di una testimonianza di governo saggio e giusto nella Chiesa

Nel dibattito sugli abusi sessuali, quale è la rotta della Chiesa? Editoriale di padre Lombardi (Radio Vaticana). Da leggere e meditare!

Kathryn Jean Lopez (National Review): Benedetto XVI sta insegnando che cosa significa essere cattolici a una generazione che non ha più le idee chiare

L’attacco alla Chiesa è politica di potenza (L'altra campana)

Padre Aldo Trento: Io, missionario in Paraguay vorrei che il mondo abbracciasse il Papa (Avvenire)

PAPA/ Ora la Chiesa non si faccia "ingannare" dalla giustizia degli uomini (Robert Royal)

Giuliano Ferrara: «La pedofilia è una scusa, obiettivo è la Chiesa» (Panorama)

Priore di Bose: basta mea culpa. Il Papa non deve chiedere scusa per colpe che non ha (Tosatti)

«Il dolore di Benedetto XVI è grandissimo, la Chiesa non nasconderà i suoi peccati» (Galeazzi)

J’ACCUSE/ Tutte le falsità della “mani pulite di Dio” firmata New York Times (Mario Mauro)

Attacco al Papa. Si prepara l'affondo sulla salute di Benedetto XVI (Gagliarducci). Teniamoci pronti a reagire!

Canada: ex vescovo accusato di abusi sessuali. Il Papa lo ha già fatto dimettere a settembre a norma del canone 401 § 2

L'ex sindaco (di fede ebraica) di New York, Koch, denuncia la campagna mediatica contro il Papa fatta per punire e non per informare (Jerusalem Post)

Card. Bertone: «Il Papa molto addolorato per i casi di pedofilia nel clero» (Pinna)

La débâcle infinita del NYT: in un articolo si rimangia gran parte delle accuse sul caso Murphy ma la precisazione finisce a pag. 6. E le scuse?

L'Economist accusa il Vaticano di arroccarsi, offende gli Italiani ma almeno dà atto a Benedetto XVI di non avere ignorato la pedofilia nel clero

Le coperture di Maciel nei Sacri Palazzi ed il processo di beatificazione di Wojtyla (Tornielli). Lode a J. Ratzinger che non si fece incantare!

La campagna anticattolica dell'ex direttore del NYT, Bill Keller: l'analisi di George Neumayr (American Spectator)

Il Papa e la stampa. Le false accuse del NYT sono state smascherate. Il commento di Raymond J. de Souza (National Post)

Servizio di Stefano Maria Paci

Santa Sede: paradossale e ridicolo affermare che il Papa abbia coperto Maciel (Izzo)

Pedofilia, anche in Norvegia la fermezza di Benedetto XVI (Mazza)

Mons. Duka (nuovo arcivescovo di Praga): "Seguirò l'esempio del Papa" (Izzo)

Il card. Vallini smentisce le insinuazioni delle agenzie: massimo rigore sul caso del prete pedofilo di Albano. Comunicato stampa

Lo scrittore ebreo Jon Juaristi denuncia la feroce campagna mediatica contro il Papa (ABC)

Card. Sepe: il Papa paga il coraggio della verità (Sir)

Mons. Conley (Denver): nessuno ha fatto più di Benedetto XVI per liberare la Chiesa dal male dell'abuso sessuale

Il 17 e 18 aprile Benedetto XVI a Malta: Quei cristiani sopravvissuti alla dominazione araba (Stanley Fiorini)

Card. Bertone: i casi di pedofilia hanno arrecato un dolore molto grande al Papa (Osservatore Romano)

E i fedeli si stringono attorno a Benedetto XVI: ieri folla in Piazza San Pietro (Frasca)

I vescovi di Malta: facciamo nostre le parole del Papa ai Cattolici d'Irlanda (Izzo)

Un assalto che si ripete per minare l'autorità cattolica: la riflessione di Pietro De Marco

Il Papa sa che la Chiesa non crollerà. Lo scandalo-pedofilia può dare l'impulso ad una fase di rinnovamento (De Robertis)

Pedofilia, il Papa agisce, gli Stati no: editoriale di Beppe Del Colle (Famiglia Cristiana)

Stati Uniti, ecco il fronte a favore di Papa Ratzinger (Farkas)

La confutazione punto per punto delle false accuse mosse al Papa dal NYT sul caso Murphy (Akin)

Una lettrice scrive al direttore di Avvenire: «E io mi accorgo che il Papa consola noi...»

A proposito della nuova strategia: il commento di padre Scalese

Tre lezioni sui laicisti e la Chiesa (Marcello Pera)

Fuoco amico sul Papa. La linea dura di Ratzinger non piace alla Curia. Gola profonda nella CDF? (Gagliarducci). Da leggere e meditare!

Nelle diocesi arriva la linea dura del Papa. Lodi su lodi a Galeazzi che ha il coraggio di squarciare l'omertà su Maciel e le "bustarelle"

Il Wall Street Journal bacchetta i metodi del New York Times contro il Papa (Tornielli). Bucato il muro di gomma del silenzio mediatico su Maciel!

Le paure del Vaticano e la serenità del Papa (Bechis)

La passione di Papa Benedetto. Sei accuse, una domanda (Magister). Da sottoscrivere mille volte!

L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: S.SEDE, E' DALLA PARTE DELLE VITTIME E PORTA CROCE PER TUTTI

(AGI) - CdV, 9 apr.

(di Salvatore Izzo)

"Papa Ratzinger non chiede ad altri di portare la croce: l'assume di persona, sull'esempio di nostro Signore, che 'umilio' se stesso' e 'si carico' dei peccati dei fratelli'".
Lo scrive oggi l'Osservatore Romano in un editoriale a firma del vicepresiente della Cei e arcivescovo di Perugia, mons. Gualtiero Bassetti. "Pietro - sottolinea l'articolo - ancora una volta e' di esempio e di guida: infondendo coraggio nei nostri cuori e chiedendo di non essere pavidi, di non sfuggire alle responsabilita' e di confessare le colpe".
"Benedetto XVI merita tutto il rispetto e il sostegno di cui gli giungono ampie testimonianze da ogni parte della Chiesa", commenta il portavoce vaticano padre Federico Lombardi mentre praticamente da tutte le Conferenze Episcopali del mondo arrivano segnali di unita' della Chiesa attorno a Benedetto XVI: con parole analoghe si dicono con lui oggi il vescovo di Stoccolma e quello di Gozo, e dal Cile il segretario di Stato Tarcisio Bertone esorta a "non lasciarsi distrarre dai toni roboanti delle sfide che si presentano nella quotidianita'" e ricorda che "la Chiesa che non nasconde i suoi peccati come accade altrove dove tutto resta nascosto. E questo e' molto grave". "Nessuna istituzione ha fatto tanto come la Chiesa - rileva il porporato - per conoscere e combattere tale realta', a partire da un progetto di vita che sia rispettoso della dignita' di ogni persona, soprattutto del bambino". Deve essere "una sfida per gli Stati - ha aggiunto - ma anche per tutte le categorie di persone" e dunque ovunque si commettono o si sono commessi questi atti "si deve reagire".
Una rivendicazione - quella del segretario di Stato rilanciata dall'osservatore - che padre Lombardi spiega molto bene, collocando il Papa dalla parte delle vittime che e' quella della verita'. Ratzinger, riassume, rappresenta per tutti "una guida coerente sulla via del rigore e della veracita' ed un pastore all'altezza per affrontare con alta rettitudine e sicurezza questo tempo difficile, in cui non mancano critiche e insinuazioni infondate". La "rotta sicura" che indica alla Chiesa per uscire dalla crisi degli abusi sessuali è, prima di tutto, quella di continuare "a cercare la verità e la pace per gli offesi" ed auspica che il colpevoli siano puniti sia dallo Stato che dalla stessa Chiesa. Il Papa, ribadisce citando la Lettera ai cattolic d'Irlanda, è disponibile a "nuovi incontri" con le vittime delle violenze, che ha gia' incontrayo a Washington, a Sydney e in Vaticano. "Molti di essi non cercano compensi economici - sottolinea il gesuita con una chiara scelta di campo - ma aiuto interiore, un giudizio nella loro dolorosa vicenda personale". "Accanto all'attenzione per le vittime - afferma - bisogna pero'
continuare ad attuare con decisione e veracità le procedure corrette del giudizio canonico dei colpevoli e della collaborazione con le autorità civili per quanto riguarda le loro competenze giudiziarie e penali, tenendo contro delle specificità delle normative e delle situazioni nei diversi paesi". "Solo così - aggiunge - si può pensare di ricostuituire effettivamente un clima di giustizia e la piena fiducia nell'istituzione ecclesiale".
"Pare accertato che il numero delle nuove denunce riguardanti gli abusi - rileva il portavoce vaticano - come sta avvenendo negli Stati Uniti, diminuisce". Ciò sarebbe il risultato di una nuova attenzione degli episcopati nei confronti del problema. "Hanno fatto bene - spiega padre Lombardi - quegli episcopati che hanno ripreso con coraggio lo sviluppo delle vie e dei luoghi di
libera espressione delle vittime e del loro ascolto, senza dare per scontato
che il problema fosse già stato affrontato e superato con i centri d'ascolto già istituiti tempo fa, come pure - aggiunge - quegli episcopati o singoli vescovi" che "danno attenzione spirituale, liturgica e umana alle vittime". Nel suo commento Lombardi aggiunge poi una considerazione molto significativa: dentro e fuori alla Chiesa Cattolica "la maggiore frequenza degli abusi si e' verificata nel periodo piu' caldo della rivoluzione sessuale degli scorsi decenni". Il vento del Concilio e la tempesta del '68 c'entrano. "Chi ama la verita' e l'obiettiva valutazione dei problemi sapra' cercare e trovare le informazioni - osserva padre Lombardi - per una comprensione piu' complessiva del problema della pedofilia e degli abusi sui minori nel nostro tempo e nei vari Paesi, comprendendone l'estensione e la pervasivita'. Potra' cosi' capire meglio in che misura la Chiesa Cattolica condivide problemi non solo suoi, in che misura questi presentano per essa una gravita' particolare e richiedano interventi specifici, e infine in che misura l'esperienza che la Chiesa va
facendo in questo campo possa diventare utile anche per altre istituzioni o per l'intera societa'". "Su questo aspetto - denuncia il portavoce vaticano - ci sembra in verita' che i media non abbiano ancora lavorato a sufficienza, soprattutto nei paesi in cui la presenza della Chiesa ha maggior rilevanza, e su cui quindi si appuntano piu' facilmente gli strali della critica. Ma documenti quali il rapporto nazionale degli Stati Uniti sul maltrattamento dei bambini meriterebbero di essere maggiormente conosciuti per capire quali siano i campi di urgente intervento sociale e le proporzioni dei problemi. Nel solo 2008 - infatti - negli USA sono stati identificati oltre 62.000 attori di abusi su minori, mentre il gruppo dei sacerdoti cattolici e' cosi' piccolo da non essere neppure preso in considerazione come tale".
Davanti agli attacchi mediatici contro Benedetto XVI occorre "seguire la linea del Papa: prudenza e silenzio. Se nessuno replica alle critiche, queste da sole decadono e il gioco finisce, i provocatori si stancano. Ma non si deve chiedere perdono per colpe che non si hanno", si schiera il priore di Bose, Enzo Bianchi, per il quale "la Chiesa di 'mea culpa' ne ha fatti fin troppi e forse - spiega sul sito Pontifex - oggi siamo perseguitati proprio a causa di un eccesso di trasparenza scambiata per debolezza o senso di colpa". "La Chiesa Cattolica - ricorda - non e' responsabile collettivamente delle colpe di qualche figlio infedele che, del resto, esiste dappertutto e in ogni categoria" . "In questi tempi difficili, in cui il fumo di Satana e' molto piu' evidente e intenso che al finale del pontificato di Paolo VI, mentre si dispiegano anche attacchi blasfemi contro l'umanita' e la santita' di Benedetto XVI, mi piacerebbe che tutta la Chiesa facesse un gesto concreto, pubblico, per manifestare l'affetto, la comunione affettiva ed effettiva che ci unisce al Santo Padre", scrive invece il missionario Aldo Trento in un editoriale pubblicato da Avvenire e che contiene una proposta concreta da non lasciar cadere: un'iniziativa che testimoni la vicinanza dei cattolici al Papa, come avvenne in piazza San Pietro - su invito del card. Ruini - dopo la mancata visita alla Sapienza. In questi giorni "e' gia' stato bello - spiega il sacerdote che e' stato stretto collaboratore di don Luigi Giussani, fondatore di Comunuone e Liberazione - vedere tante Chiese particolari, con i propri pastori e laici, solidarizzare con il Papa. Pero' e' come se sentissi che ci vuole qualcosa di piu' ed e' quel qualcosa che solo chi e' figlio sa esprimere, sa donare al proprio padre. Si tratta di un atto di fede, perche' l'adesione, la comunione con il Papa appartiene all'atto di fede. Perche' Ubi Petrus ibi ecclesia et ubi ecclesia ibi Christus". "Io - conclude padre Trento - sono in Paraguay in compagnia dei miei ammalati terminali, dei miei barboni e dei miei bambini abbandonati, che nella sofferenza offrono la loro vita perche' Gesu' conforti il cuore del Papa, colui che per noi e' consolazione e granitica certezza, colui che ci garantisce della verita' della nostra fede. Che cosa sarebbe di noi, nella debolezza e vicini alla morte, se non potessimo guardare a lui offrendo per lui la nostra vita e il nostro dolore?".

© Copyright (AGI)

Nessun commento: