giovedì 13 maggio 2010

«Evocando i peccati della chiesa il Papa spariglia i giochi» (Secolo)


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L'importante discorso del Papa alle organzzazioni della pastorale sociale portoghese nel commento di Salvatore Izzo

Dieci anni fa veniva svelato il terzo segreto di Fatima, ma non e’ svanito il mistero che avvolge da un secolo la città mariana del Portogallo (Grana)

Il Papa: nella prova mi conforta l'appoggio dei vescovi. Nei media ed in politica avanza "proposta monoculturare" (Izzo)

Il Papa ai vescovi: Mantenete viva la dimensione profetica, senza bavagli, nello scenario del mondo attuale, perché la parola di Dio non è incatenata!

Il Papa: "Come vedete, il Papa ha bisogno di aprirsi sempre di più al mistero della Croce, abbracciandola quale unica speranza e ultima via per guadagnare e radunare nel Crocifisso tutti i suoi fratelli e sorelle in umanità. Obbedendo alla Parola di Dio, egli è chiamato a vivere non per sé stesso ma per la presenza di Dio nel mondo" (Discorso ai vescovi)

Massimo Introvigne: Non c’è persecuzione senza colpe (Cusimano)

Andrea Tornielli: Sullo scandalo pedofilia Papa Ratzinger più avanti dei suoi vescovi (Alagia)

Il risveglio dal torpore: il bellissimo commento di Bruno Mastroianni

Il Papa: "Tra tante istituzioni sociali al servizio del bene comune, vicine alle popolazioni bisognose, si contano quelle della Chiesa cattolica. Bisogna che sia chiaro il loro orientamento, perché assumano un’identità ben evidente: nell’ispirazione dei loro obiettivi, nella scelta delle loro risorse umane, nei metodi di attuazione, nella qualità dei loro servizi, nella seria ed efficace gestione dei mezzi" (Discorso)

Fatima, il Papa: la profezia della Vergine non si è ancora compiuta. Ai malati: "Avete valore, non sentitevi un peso" (Izzo)

Il Papa dal santuario mariano in Portogallo: «Uomo pronto a sacrificare i legami più santi per egoismo» (Corriere)

Grande entusiasmo per il Pontefice in tutte le strade attraversate dal corteo a Lisbona (Gori)

Il Papa a Fatima, padre Lombardi: i fedeli hanno capito la sua lotta contro gli abusi (Izzo)

La mattinata di mercoledì 12 trascorsa da Benedetto XVI a Lisbona (Osservatore Romano)

L'oceano e la tradizione: editoriale di Giovanni Maria Vian

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Il Papa: si illude chi pensa che la missione profetica di Fatima è conclusa (AsiaNews)

Padre Lombardi: gli "scandali" non hanno intaccato la popolarità del Papa (Asca)

Papa a Fatima: Benedetto nel Santuario, mentre la statua della Vergine solca la folla (Izzo)

Santa Messa del Papa a Fatima: servizi di Rome Reports

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Perché il Papa smentisce Bertone (e Messori). Il commento di Antonio Socci

Stampa portoghese: il viaggio del Papa è già un successo (Ansa)

Il Papa: la missione profetica di Fatima non è conclusa. Dio ha il potere d'infiammare i cuori più freddi e tristi (Radio Vaticana)

Il Papa: "La profezia della Vergine non si è ancora compiuta"

Il Papa ai malati di Fatima: la fede sottrae a sabbie mobili della malattia

IL PAPA A FATIMA: FOTO CORRIERE

FOLLA OCEANICA PER IL PAPA A FATIMA: VIDEO REPUBBLICA

Fatima, Benedetto XVI accolto da mezzo milione di fedeli che gridano: "Viva o Papa". Multitudine mai vista al Santuario (Ansa)

Madonna di Fatima, 500 mila fedeli assistono a messa del Papa sulla spianata (Repubblica)

Il Papa: "Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa. Qui rivive quel disegno di Dio che interpella l’umanità sin dai suoi primordi: «Dov’è Abele, tuo fratello? […] La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!» (Gen 4, 9). L’uomo ha potuto scatenare un ciclo di morte e di terrore, ma non riesce ad interromperlo…" (Omelia)

Il Papa: Porto con me le preoccupazioni e le attese di questo nostro tempo e le sofferenze dell'umanità ferita e vengo a deporli ai piedi della Madonna

Polizia portoghese: 500mila persone alla Messa del Santo Padre a Fatima

Il Pontefice lancia da Fatima l’appello ai sacerdoti: siate fedeli, non cedete alle lusinghe del Maligno (Galeazzi)

I pellegrini a Fatima: Terzo Segreto? Pedofilia? Il Santo Padre non ha tempo per queste cose (Publico)

Maria, la «stella di speranza» cara a Papa Ratzinger (Guerriero)

Tutte le volte in cui Benedetto XVI ha rotto il protocollo (DN Portugal)

Il Papa si è fatto bambino: stupendo commento di Jean-Marie Guénois sulla preghiera alla Madonna di Fatima

La Chiesa di Benedetto dopo gli scandali riparte dai movimenti (Donaddio)

Stamattina Messa del Papa a Fatima e visita alla tomba dei tre pastorelli (Tgcom)

La Chiesa riconosce le sue debolezze e vuole risolvere i problemi (Ana Cristina Pereira)

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Il Papa: anche la pedofilia nel terzo segreto di Fatima (Carlo Marroni)

Un ex legionario denuncia il fatto che Maciel fosse intoccabile. L'allora cardinale Ratzinger si impegnò ad intervenire (El Prural)

Il Papa a Fatima: i sacerdoti non tradiscano la vocazione (Izzo)

Il Papa: «La Chiesa sia rinnovata da preti santi» (Vecchi)

Il Papa a Fatima: Non abbiate paura di parlare di Dio e di manifestare senza vergogna i segni della fede

Card. Seán O’Malley: "Senza Ratzinger la chiesa degli Usa non sarebbe mai stata recuperata" (Publico)

La preghiera del Papa alla Madonna di Fatima: il commento di Salvatore Izzo

Una riunione interna rivela le preoccupazioni dei Legionari di Cristo spagnoli dopo la condanna Maciel

ATTO DI AFFIDAMENTO E CONSACRAZIONE DEI SACERDOTI AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA: LA PREGHIERA DEL SANTO PADRE

Dunque il “quarto” segreto c’era...il commento di Antonio Socci

L'arcivescovo di Dublino stigmatizza l'eccessiva tolleranza della cultura ecclesiale degli ultimi decenni in materia di moralità sessuale (Cooney)

LA PREGHIERA DEL SANTO PADRE ALLA MADONNA DI FATIMA

Scandali di pedofilia: Benedetto XVI denuncia “i peccati della Chiesa” (Stéphanie Le Bars)

"Il gladiatore solitario. In questi mesi il Papa ha dato il meglio di sé". Commento di Miguel Mora (El Pais)

Gli abusi dei sacerdoti come “frecce e pallottole”: il commento di Vittorio Messori

Scandalo pedofilia, Tornielli: È la prima volta che il Papa usa parole così forti e dirette per parlare di quanto sta accadendo

Ancora una volta, in questo tempo difficile per la Chiesa, sono le parole del Papa a dare respiro: il bellissimo commento di Lucio Brunelli

Come seguire minuto per minuto la visita del Papa in Portogallo

IL PAPA IN PORTOGALLO: I VIDEO, LE FOTO ED I PODCAST

VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE IN PORTOGALLO (11-14 MAGGIO 2010): LO SPECIALE DEL BLOG

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

«Evocando i peccati della chiesa il Papa spariglia i giochi»

Benedetto XVI è arrivato a Fatima ieri pomeriggio, e ha già reso il suo primo omaggio alla statua della Vergine. Oggi sarà il giorno della grande celebrazione eucaristica, sulla spianata del Santuario. C’è attesa di sentire cosa dirà il Papa nell’omelia: fin dall’abbrivio del viaggio, con le parole papali pronunciate ad alta quota davanti ai giornalisti sul volo Roma-Lisbona, si è capito che la breve trasferta portoghese sarebbe stata una specie di momento della verità per il tempo – per molti aspetti tragico – che la Chiesa sta vivendo. Con un link operato dallo stesso Benedetto XVI, la grande tribolazione della crisi in corso – pedofilia, scandali, abusi sessuali – è stata inserita nella prospettiva della “teologia della storia” dalle tinte forti che si può ricavare dalle visioni rivelate dalla Vergine ai tre pastorelli portoghesi, nel maggio 1917.
Un azzardo fatto con profetico candore, senza calcoli e secondi fini. Mentre era sull’aereo che lo portava a Lisbona, Benedetto XVI ha detto poche parole, decisive. Ha detto che «dai piccoli nasce una nuova forza della fede che non si riduce ai piccoli ma che ha un messaggio per tutto il mondo, in tutta la storia»; ha ripetuto che le immagini di dolore e sofferenza narrate nella terza parte del segreto – resa pubblica nel Duemila – non possono essere ridotte a mera prefigurazione dell’attentato subìto da Papa Wojtyla, perché in esse sono pure «indicate realtà del futuro della Chiesa che man mano si sviluppano e si mostrano»: quella «passione della Chiesa», destinata a durare lungo tutta la storia, di cui oggi affiora in maniera «terrificante» la radice più sconvolgente e enigmatica: quel «peccato che esiste nella Chiesa» per il quale si può dire oggi senza cautele che «le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall’interno della Chiesa», e che «la più grande persecuzione alla Chiesa» non viene «dai nemici di fuori», ma nasce proprio «dal peccato nella Chiesa». Le parole del Papa hanno fatalmente riacceso la controversia che da decenni si svolge intorno al messaggio di Fatima. Le visioni descritte da suor Lucia, la veggente morta nel 2005, sono state fin dal principio oggetto di interpretazioni apocalittiche che fondevano insieme politica e mistica, tragedie della storia e angoscie sul destino della Chiesa. Nelle prime due parti c’era la previsione del disastro della Seconda Guerra Mondiale, e poi dei danni che la Russia caduta sotto il comunismo avrebbe recato all’umanità e alla fede nel mondo. Ma è sulla terza parte che si è accesa la battaglia più recente, anche dentro la Chiesa. Giovanni Paolo II ne ha disposto la pubblicazione nel 2000, e monsignor Tarcisio Bertone, a quel tempo segretario dell’ex sant’Uffizio, è stato il garante dottrinale dell’operazione. Fu Bertone che in quell’occasione tenne i contatti con suor Lucia, e accreditò la chiave di lettura – gradita a Wojtyla – che indicava nel «vescovo vestito di bianco» ucciso «da un gruppo di soldati» descritto nella visione una profezia dell’attentato subito dal Papa nel 1981.
Da allora, è cresciuto il pressing dei settori fatimisti che lanciano accuse e sospetti sull’operazione vaticana: secondo loro sarebbe stata finora censurata la parte più inquietante del messaggio lanciato dalla Vergine a Fatima: il cosiddetto “quarto segreto”, quello un cui si descriverebbe il tempo della «grande apostasia» che avrebbe colpito la Chiesa a cominciare dal vertice. Tre anni fa, il cardinale Tarcisio Bertone – divenuto segretario di Stato – non esitò a entrare in polemica pubblica con il giornalista Antonio Socci, negando che ci siano stati “omissis” nella pubblicazione del messaggio. Mentre sul fronte dei “fatimisti”, i sospetti si sono saldati con ii riflessi condizionati del tradizionalismo cattolico: ormai in tali settori si sostiene senza esitazioni che la «grande apostasia» descritta nel presunto “quarto segreto” sarebbe quella realizzata dal Concilio Vaticano II, di cui si invoca la damnatio memoriae. Le parole del Papa, coi riferimenti alla persecuzione partorita «dall’interno» della Chiesa, sarebbero un trofeo succulento per ciascuno dei partiti ecclesiali che in maniera sempre più sfacciata vanno esibendo i loro tornei mistico-ideologici sulla pubblica piazza. Per il bene di tutti, c’è da sperare che l’operazione non riesca.
Le poche frasi del Papa rappresentano di per sé, <+corsivo>sine glossa<+tondo>, una boccata d’aria pura nel tempo plumbeo che sembra avvolgere la Chiesa, proprio perché ne ripropongono a tutti la natura più intima, la sua fisionomia di realtà storica sempre sospesa al rinnovarsi degli incontri evangelici di Gesù con i suoi, sempre bisognosa del perdono e della grazia di Lui. Pronunciandole, l’anziano Pontefice ha messo fuorigioco quasi senza accorgersene armamentari e cliché in auge nei diversi partiti consolidati del ceto ecclesiale.
Quando ha detto che le sofferenze della Chiesa prefigurate nella visione non si esauriscono con l’attentato a Wojtyla, ha infranto tutta la mitologia cripto-nostalgica che nel chiacchiericcio mediatico si ostina a rappresentare il pontificato wojtyliano come il culmine della vicenda terrena della Chiesa.
E quando ha insistito sul fatto che la persecuzione più feroce viene «dall’interno della Chiesa», ha richiamato una dinamica da sempre presente nella vicenda cristiana e allo stesso tempo ha spiazzato tutti quelli che negli ultimi anni hanno fatto della polemica antislamica o anti-relativista o antilaicista il raggio vettore delle proprie folgoranti carriere politiche e/o ecclesiali. Più in profondità, ha liquidato tutte le pulsioni che nell’establishment ecclesiale si ostinano a rinchiudere la Chiesa in dinamiche dialettico-antagonistiche nei confronti della realtà mondana. Il Papa che ama Sant’Agostino sa bene che un tratto che ha distinto fin dai tempi antichi la Chiesa dalle sètte d’impronta cristiana è stata la simpatia per il mondo e per tutti gli uomini, riproposta in obbedienza alla Tradizione proprio dal Concilio Vaticano II. Quell’evento ecclesiale con cui la Chiesa di Roma ha superato e trasfigurato «le critiche che sono alla base delle forze che hanno caratterizzato la modernità, ossia la Riforma e l’Illuminismo», accogliendo «il meglio delle istanze della modernità, da un lato superandole e, dall’altro, evitando i suoi errori e vicoli senza uscita».

© Copyright Il Secolo d'Italia, 13 maggio 2010

1 commento:

don Alessandro ha detto...

Il Papa non parla di peccato della Chiesa, ma di "peccato nella Chiesa". La differenza è sostanziale e non accidentale
don Alessandro