domenica 11 luglio 2010

Castel Gandolfo, il Vaticano in collina (Jovino)


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Oggi il primo Angelus delle lunghe ferie ai Castelli del Pontefice. Il legame con la Santa Sede dura da 400 anni

Castel Gandolfo, il Vaticano in collina

Dagli sfollati della guerra ai milioni dei pellegrini, dalla minifattoria alle feste con tutta la cittadina

di LUIGI JOVINO

È saldo da quasi 400 anni e in questi mesi lo diventerà ancora di più: il legame fra il Pontefice e Castel Gandolfo si rafforza, con l’essenza stessa della comunità locale che è concepita per essere santa e abilitata all’extraterritorialità. A Castel Gandolfo le ville pontificie si sviluppano su un territorio di circa 44 ettari, una decina in più di quelli di Città del vaticano a Roma. Il rapporto tra il centro e i pontefici, iniziato nel 1623 ed ingentilito dalle opere di architetti come Carlo Maderno e Gian Luigi Bernini è davvero consolidato anche da momenti forti come quelli vissuti durante la II guerra mondiale, quando molti abitanti del paese si rifugiarono nelle ville vaticane per sfuggire ai bombardamenti.
E Benedetto XVI, che resterà tre mesi e che ha soggiornato a lungo nella città anche prima di essere Papa, sta valorizzando il legame antico. Il Papa tedesco si sente a Castel Gandolfo come a casa sua.
I castellani hanno capito e stanno imparando ad amare profondamente papa Ratzinger e fanno di tutto per favorire il clima cordiale, il contatto tra pellegrini e gerarchie ecclesiastiche che diventa essenziale in momenti convulsi come quelli che la Chiesa vive oggi.
E poi ci sono anche tanti piccoli particolari della vita di tutti i giorni: il legame tra Castel Gandolfo ed i pontefici è unico anche perché fatto di cose semplici, essenziali come il piccolo commercio di latte, yogurt, uova e olio, prodotti con il marchio di “Fattorie vaticane” e venduti in due bar di Castel Gandolfo e in altrettanti locali di Albano. Le Fattorie vaticane contano una ventina di mucche da latte, un allevamento di pollame, una serra specializzata nella produzione di piante verdi e di fiori per altari e un uliveto residuo, collocato in vicinanza del piccolo eliporto nel comune di Albano. «Una volta - afferma Mario Baldeschi, titolare della farmacia a piazza della Repubblica, un poco sotto il balcone da cui si affaccia il papa - l’uliveto era molto più esteso. Poi una parte è stata ceduta al comune di Albano che aveva esigenza di ampliare il cimitero. In cambio il Vaticano ha ricevuto la chiesa e il collegio di Propagande Fidae a via Galleria di sopra».
Nonostante la riduzione del terreno utile si può ancora comperare questo olio speciale a poco meno di dieci euro a litro. «Il latte delle Fattorie - spiega Stefano Carosi, titolare di un bar - è molto richiesto. Un pediatra di Albano per le sue proprietà nutrienti lo consiglia. Molti clienti fanno la fila per accaparrarselo». Insieme al latte, l’azienda agroalimentare più piccola del mondo produce yogurt con mirtilli, fragole, frutti di bosco, intero e banana, burro e uova. «Posso testimoniare - riprende il dottor Baldeschi - la cura che gli addetti delle Fattorie vaticane mettono nel loro lavoro. Ho visto al collo di ogni gallo e gallina un bussolotto in cui era descritto il, diciamo, pedigree». Di queste storie e di mille aneddoti che riguardano i papi i castellani vanno fieri anche se usano la discrezione come l’arma migliore.

© Copyright Il Messaggero, 11 luglio 2010

Appuntamento alle 12
Più posti per le auto


Si aspetta la folla delle grandi occasioni per la celebrazione del primo Angelus estivo di papa Benedetto XVI alle 12 di oggi a Castel Gandolfo. Come tutti gli anni le parrocchie dei Castelli Romani la faranno da padrone, portando il tradizionale saluto di benvenuto al Papa. Assenti giustificati gli amministratori di Castel Gandolfo che, accompagnati dal sindaco Maurizio Colacchi, sono a Chateauneuf De Pape, città francese gemellata. Il saluto al Papa è però soltanto rimandato. La settimana prossima ci sarà la Sagra delle pesche e come ogni anno l’intero consiglio comunale ed una delegazione di cittadini, accompagnate da ragazze in abito tradizionale andranno in udienza dal Papa per regalare i frutti che una volta crescevano nelle campagne che circondano Castel Gandolfo. Il servizio d’ordine, serio, discreto e collaudato è entrato in attività pochi giorni prima che arrivasse il Pontefice. Quest’anno, inoltre, dovrebbe andare meglio anche il traffico perché è stato regolamentato il piano parcheggi che ha aumentato i posti auto
L.Jo.

© Copyright Il Messaggero, 11 luglio 2010

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