mercoledì 27 ottobre 2010

Udienza generale: appelli per Indonesia e Benin. Catechesi su Santa Brigida: l'Europa si alimenti dalle proprie radici cristiane (Radio Vaticana)

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Udienza generale: appelli per Indonesia e Benin. Catechesi su Santa Brigida: l'Europa si alimenti dalle proprie radici cristiane

Solidarietà all’Indonesia, flagellata da una serie di catastrofi naturali, e al Benin, colpito da alluvioni. Si è conclusa con un doppio appello l’udienza generale di Benedetto XVI, tenuta questa mattina in Piazza San Pietro, davanti a 30 mila persone. Il Papa ha dedicato la catechesi a Santa Brigida di Svezia, vissuta nel 14.mo secolo, la grande mistica compatrona d’Europa ed esempio di santità coniugale. Il servizio di Alessandro De Carolis:

Un triplice colpo – terremoto, tsunami, eruzione vulcanica – inferto al cuore di un Paese al quale nulla è stato risparmiato negli ultimi tempi. Benedetto XVI si fa vicino all’Indonesia che conta i suoi numerosi morti dopo le onde anomale sull’isola di Sumatra ed estende gli stessi sentimenti allo Stato africano del Benin, che fronteggia da settimane delle gravi alluvioni:

“Ai familiari delle vittime esprimo il più vivo cordoglio per la perdita dei loro cari e a tutta la popolazione indonesiana assicuro la mia vicinanza e la mia preghiera. Sono inoltre vicino alla cara popolazione del Benin, colpita da continue alluvioni, che hanno lasciato molte persone senza tetto e in precarie situazioni igienico-sanitarie. Sulle vittime e sull’intera nazione invoco la benedizione ed il conforto del Signore. Alla comunità internazionale chiedo di prodigarsi per fornire il necessario aiuto e per alleviare le pene di quanti soffrono per queste devastazioni”.

La precedente catechesi in italiano e nelle varie lingue – svolta in una Piazza San Pietro inondata da un luminoso sole autunnale – era stata impostata dal Papa su Santa Brigida di Svezia e sulle molte “vite” che caratterizzarono la sua esistenza. Moglie e poi vedova, mistica e poi Santa, Patrona d’Europa: Benedetto XVI ha considerato una ad una queste varie fasi, non tanto per evidenziare una salita dal basso verso l’alto, quanto per dimostrare come una vita cristiana coerente, qualsiasi sia la vocazione di una persona, è sempre apportatrice di santità. Nata nel 1303 in un Paese, quello scandinavo, divenuto cristiano da 300 anni, Brigida – ha affermato il Papa – fu dapprima moglie e madre di otto figli. Un matrimonio lungo e sereno, durato 28 anni, e impostato saldamente su valori mutuati dal Vangelo:

“Brigida, spiritualmente guidata da un dotto religioso che la iniziò allo studio delle Scritture, esercitò un influsso molto positivo sulla propria famiglia che, grazie alla sua presenza, divenne una vera ‘chiesa domestica’. (...) Questo primo periodo della vita di Brigida ci aiuta ad apprezzare quella che oggi potremmo definire un’autentica 'spiritualità coniugale': insieme, gli sposi cristiani possono percorrere un cammino di santità, sostenuti dalla grazia del Sacramento del Matrimonio”.

Come “non poche volte” accade anche oggi in una vita coniugale, ha constatato il Pontefice, fu il marito di Brigida, Ulf, ad essere aiutato con sensibilità e delicatezza dalla moglie a compiere un percorso di fede:

“Possa lo Spirito del Signore suscitare anche oggi la santità degli sposi cristiani, per mostrare al mondo la bellezza del matrimonio vissuto secondo i valori del Vangelo: l’amore, la tenerezza, l’aiuto reciproco, la fecondità nella generazione e nell’educazione dei figli, l’apertura e la solidarietà verso il mondo, la partecipazione alla vita della Chiesa”.

La vedovanza, che sopraggiunse dopo il 1341, porta con sé un radicale cambio di vita per la futura Santa. Brigida rinuncia alle nozze e approfondisce il suo rapporto interiore con Dio. Scaturisce da qui, ha descritto Benedetto XVI, quella lunga e variegata esperienza di rivelazioni divine, che ebbero nella contemplazione della Passione di Cristo uno dei fulcri spirituali. Ma Brigida era consapevole, ha detto il Papa, che questo suo carisma era a servizio della Chiesa:

“Proprio per questo motivo, non poche delle sue rivelazioni erano rivolte, in forma di ammonimenti anche severi, ai credenti del suo tempo, comprese le Autorità religiose e politiche, perché vivessero coerentemente la loro vita cristiana; ma faceva questo sempre con un atteggiamento di rispetto e di fedeltà piena al Magistero della Chiesa, in particolare al Successore dell’Apostolo Pietro”.

Brigida, spesso in pellegrinaggio – nel 1371 arriva anche in Terra Santa – fonda un Ordine religioso con i due rami, maschile e femminile, sotto l’autorità di una “abbadessa”. Un fatto questo, ha soggiunto il Pontefice, che non deve stupire:

“Di fatto, nella grande tradizione cristiana, alla donna è riconosciuta una dignità propria, e – sempre sull’esempio di Maria, Regina degli Apostoli – un proprio posto nella Chiesa, che, senza coincidere con il sacerdozio ordinato, è altrettanto importante per la crescita spirituale della comunità. Inoltre, la collaborazione di consacrati e consacrate, sempre nel rispetto della loro specifica vocazione, riveste una grande importanza nel mondo d’oggi”.

Per questi motivi, ha consluso Benedetto XVI, Brigida diviene fin da subito “una una figura eminente nella storia dell’Europa”:

“Dichiarandola compatrona d’Europa, il Papa Giovanni Paolo II ha auspicato che santa Brigida – vissuta nel XIV secolo, quando la cristianità occidentale non era ancora ferita dalla divisione – possa intercedere efficacemente presso Dio, per ottenere la grazia tanto attesa della piena unità di tutti i cristiani. Per questa medesima intenzione, che ci sta tanto a cuore, e perché l’Europa sappia sempre alimentarsi dalle proprie radici cristiane, vogliamo pregare, cari fratelli e sorelle, invocando la potente intercessione di santa Brigida di Svezia, fedele discepola di Dio e compatrona d’Europa”.

I saluti particolari del Papa, al termine delle catechesi, sono andati ai pellegrini provenienti da Sulmona, che hanno ricambiato la visita pastorale di Benedetto XVI dello scorso luglio, e alle Suore del Preziosissimo Sangue, presenti a Roma per la Beatificazione di Alfonsa Clerici, e alle religiose Brigidine, riunite per il loro Capitolo generale, alle quali il Pontefice ha augurato che dall’assemblea in corso “scaturiscano generosi propositi di vita evangelica per l’intero Istituto”.

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