lunedì 14 dicembre 2009
I cattolici vietnamiti sperano di poter incontrare il Papa in un “prossimo futuro” (AsiaNews)
Vedi anche:
Card. Ratzinger: "Se, per la teologia, Chiesa e autorità ecclesiale sono qualcosa di estraneo alla scienza, alla scienza teologica, Chiesa e teologia sono entrambe in pericolo. Perché una Chiesa senza teologia immiserisce e diventa cieca; una teologia senza Chiesa si dissolve nell’arbitrario. Per questo motivo, la questione della loro intima connessione deve essere pensata di nuovo dalle fondamenta, e deve essere pienamente chiarita" (1986)
Dopo i crocefissi italiani Strasburgo processa l'Irlanda antiabortista (Gianfranco Amato)
Il triduo di preghiera degli universitari romani in preparazione all'incontro con Benedetto XVI di giovedì prossimo. Intervista con don Morocutti
L’amore arriva dove la medicina si ferma: il commento del prof. Balzaretti alle parole del Papa all’Hospice Sacro Cuore (Radio Vaticana)
In udienza dal Papa il premier del Montenegro, Djukanović. Apprezzamento per il contributo sociale dei cattolici nel Paese
Il Papa: «Nel presepe si nasconde la vera gioia» (Tornielli)
Una donna non può essere sacerdote. Dagli apostoli a Wojtyla, ecco perché (Messori)
The Tablet: il Papa in Inghilterra dal 16 al 19 settembre 2010
Quasi pronti i "Lineamenta" per il prossimo Sinodo Speciale per il Medio Oriente (Asca)
Il Papa riceve il primo ministro del Montenegro: grazie per l'impegno del Paese per la pace
VISITA DEL PAPA ALL'HOSPICE FONDAZIONE ROMA: VIDEO THE VATICAN
Il Papa: Vivere il presepe. A Natale e in ogni giorno (Zavattaro)
Il Papa in visita all’Hospice Fondazione Roma: rispettare la dignità dei malati (Sir)
COMUNICATO: 2a RIUNIONE DEL CONSIGLIO PER IL MEDIO ORIENTE DELLA SEGRETERIA GENERALE DEL SINODO DEI VESCOVI
Convegno all’Urbaniana su sentenza di Strasburgo e radici cristiane: la riflessione del cardinale Tauran (Radio Vaticana)
Dio oggi: con Lui o senza di Lui tutto cambia. Ecco la pretesa cristiana: essere il luogo in cui s'incontrano fede e ragione (Fontana)
Il Papa all'Hospice Sacro Cuore di Roma tra i malati di Alzheimer e Sla: accanto alle cure cliniche serve amore (Il Tempo)
La luce e il volto dell'Incarnazione negli inni dell'Avvento: Si schiude la Porta al Re della storia (Inos Biffi)
Il sinassario bizantino nella quaresima di Natale: I profeti e i santi che annunciano l'Incarnazione di Cristo (Manuel Nin)
Aggressione a Berlusconi, Padre Lombardi: Fatto grave, condannare ogni violenza
Il Papa: Il presepio è una scuola di vita, dove imparare il segreto della vera gioia (AsiaNews)
Il Papa ai malati: "Le vostre condizioni di salute testimoniano che la vita vera non è qui, ma presso Dio, dove ognuno di noi troverà la sua gioia se avrà umilmente posto i suoi passi dietro a quelli dell’uomo più vero: Gesù di Nazaret, Maestro e Signore" (Visita all'Hospice Fondazione Roma)
Il Papa: la vera gioia non viene dalle cose ma dall'amore e dalla verità. Preghiera per l'Africa ed i quattro missionari uccisi (Izzo)
Il Papa: è importante conservare la tradizione del Presepe. Oltre in 50mila persone in Piazza San Pietro (Izzo)
Il Papa: la prevalente mentalità efficientistica tende spesso ad emarginare le persone gravemente malate, ritenendole un peso per la società (Izzo)
Il Papa: per gioire abbiamo bisogno non solo di cose, ma di amore e di verità (Apcom)
Il Papa: le cure palliative sono in grado di lenire le sofferenze. Prof Emanuele: la "società" impone la voglia di eutanasia (Izzo)
Il Papa: "La benedizione dei "Bambinelli" – come si dice a Roma – ci ricorda che il presepio è una scuola di vita, dove possiamo imparare il segreto della vera gioia. Questa non consiste nell’avere tante cose, ma nel sentirsi amati dal Signore, nel farsi dono per gli altri e nel volersi bene" (Angelus)
Il Papa non segue la modernità, la guida. Vedi alla voce Anglicani (Bruno Mastroianni)
Le strategie ecumeniche di Papa Benedetto, il "grande consolidatore" (Jeremy Lott)
VIETNAM-VATICANO
I cattolici vietnamiti sperano di poter incontrare il Papa in un “prossimo futuro”
di JB Vu
Accolte con favore le notizie sulla visita compiuta in Vaticano dal presidente Triet, vista come un passo avanti per ristabilire i rapporti diplomatici. I vescovi hanno già invitato il Papa e durante una riunione del gruppo, a febbraio, si è parlato di un invito di Triet.
Ho Chi Minh City (AsiaNews)
I cattolici vietnamiti hanno accolto con favore le notizie provenienti da Roma sulla visita del loro presidente, Nguyen Minh Triet, a Benedetto XVI (nella foto), considerata un passo avanti per l’istituzione di rapporti diplomatici e un rafforzamento alla loro speranza di poter vedere “presto” il Papa nel loro Paese.
Anche la stampa governativa ha sottolineato il fatto che la visita del presidente al Papa rientra nel cammino per i rapporti diplomatici e dà spazio ai colloqui avuti dal secondo leader del Paese che si è recato dal Papa, dopo che nel gennaio 2007 c’era stato il primo ministro Nguyen Tan Dung.
Nel 1987 il Paese ha aperto le porte all’economia di mercato e alla sua integrazione con il resto del mondo. A causa della lunga guerra, il Vietnam è un Paese povero e uno dei cinque che, nel mondo hanno istituzioni socialiste. Dopo l’apertura, l’economia ha avuto una crescita tra il 6 e l’8,5%, malgrado le crisi economiche degli anni ’60 e quella attuale. Anche il Vietnam ne ha risentito, ma in maniera ridotta.
I rapporti diplomatici tra Vietnam del Nord e Santa Sede furono interrotti negli anni ’50 e il Vaticano spostò la sua rappresentanza a Saigon. Dopo l’unificazione del Paese da parte del Nord, nel 1975, i rapporti furono completamente soppressi.
Da parte sua, la Conferenza episcopale già durante i lavori per la visita “ad limina” di quest’anno ha fatto sapere che i vescovi hanno invitato Benedetto XVI a venire ne Paese in occasione del Giubileo in corso per i 350 anni dall’inizio della evangelizzazione e i 50 dell’istituzione della gerarchia cattolica e che si concluderà il 6 gennaio 2011.
Attualmente il Vietnam ha rapporti diplomatici con più di cento Stati, ma resta strettamente legato alla teoria marxista , cosicché si trova a confrontarsi con numerose difficoltà e problemi sociali. I punti di vista dello Stato e delle religioni sono piuttosto diversi, il che porta a pregiudizi nei confronti delle religioni, almeno da parte dei quadri locali, che hanno sospetti verso le attività religiose, non hanno comunicazione, non conoscono la verità delle religioni. A causa dell’incomprensione, pensano che le religioni siano contro le politiche nazionali. Ciò crea conflitti, i poveri e la gente soffrono per i sospetti e le discriminazioni.
In occasione della visita “ad limina” dei vescovi vietnamiti, Benedetto XVI ha detto che i cattolici sono persone per bene, volendo dire che sono buoni cittadini. “Noi – ha detto – viviamo nel Vangelo e nella nazione e non vogliamo sostituire il governo. Noi vogliamo dialogare e avere una buona collaborazione”.
Il 28 novembre di quest’anno, anche mons. Bui Van Doc, vescovo di My Tho e presidente del Comitato per la catechesi e la fede della Conferenza episcopale ha parlato del dialogo e della collaborazione con il governo, dicendo che “la Chiesa invita tutti a contribuire onestamente per costruire una società giusta, vera e umana. La Chiesa non vuole rimpiazzare il governo, ma spera solo in uno spirito di dialogo e cooperazione, nel reciproco rispetto. La Chiesa è parte della vita del Paese e vogliamo servire tutto il popolo”.
Ora, il Vietnam è un Paese socialista e segue diversi orientamenti economici, avendo aperto le porte al capitalismo economico basato e orientato sul socialismo. Il partito comunista governa il Paese, lo Stato lo guida e la popolazione “possiede il Paese”.
Il Vietnam ha circa 86 milioni di abitanti, i cattolici sono circa sette milioni. Il governo ha sempre detto di rispettare la libertà religiosa e di creare le condizioni per il suo sviluppo. In passato, però, ci sono stati discriminazioini e pregiudizi verso i cattolici. Le relazioni diplomatiche con la Santa Sede rappresentano un processo di comunicazione, discussione e cooperazione. Negli ultimi 20 anni hanno visto grandi progressi. Le parti hanno stretto i contatti e scambiato delegazioni a tutti i livelli. In particolare, a febbraio, c’è stato un incontro del “gruppo congiunto” per lavorare insieme ufficialmente: il tema principale è stato il ristabilimento dei rapporti diplomatici. Entrambe le parti hanno segnalato progressi, anche se ancora non sono in grado di annunciare relazioni diplomatiche. Nel corso dell’incontro si è anche parlato di un invito del presidente Triet al Papa a visitare il Paese.
La visita compiuta dal presidente Triet al Papa è stata, per il Vaticano, un “segnale positivo” per contribuire al processo per i rapporti. Per ora, però, nulla è cambiato per la comunità cattolica, timorosa che essa sia solo una propaganda diplomatica. L’opinione pubblica nazionale è convinta che Vietnam e Vaticano vogliano buoni rapporti per stabilizzare indirettamente le tensioni religiose esistenti nel Paese. Il governo per poter guidare la comunità cattolica e il Vaticano per avere una asse legale per proteggerla.
© Copyright AsiaNews
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento