giovedì 4 febbraio 2010

Chiesa divisa, il richiamo del Papa (Galeazzi)


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Wojtyla, postulatore sotto accusa. Ora a rischio la beatificazione? (La Rocca)

Nella Chiesa c'è chi cerca solo carriera e potere. Il Pontefice: «Molti lavorano per se stessi e non per la comunità» (Gasparroni)

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Il Papa e lo Spirito Santo (American Papist Blog)

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Incontro con il clero di Roma, il Papa accoglie la richiesta di tenere una lectio divina sul sacerdozio (Asca)

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Il Papa condanna la tentazione del potere nella Chiesa, mentre divampano le polemiche sul "caso" Boffo (Izzo)

Le immagini dell'esibizione del Circo Americano davanti al Papa (Rome Reports)

Il Papa: gli uomini di Chiesa non sono esenti dalle tentazioni del potere (Izzo)

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Il politicamente corretto inglese e la «verità» riaffermata dal Papa (Ventura)

Il Papa: San Domenico ed i suoi predicatori sono esempio per la Chiesa di oggi (Izzo)

Il Papa: "Esorto dunque tutti, pastori e laici, a coltivare questa “dimensione culturale” della fede, affinché la bellezza della verità cristiana possa essere meglio compresa e la fede possa essere veramente nutrita, rafforzata e anche difesa. In quest’Anno Sacerdotale, invito i seminaristi e i sacerdoti a stimare il valore spirituale dello studio. La qualità del ministero sacerdotale dipende anche dalla generosità con cui ci si applica allo studio delle verità rivelate" (Catechesi)

Benedetto XVI e lo scrittore Joseph Ratzinger ("Lo Svizzero")

Complotto contro Boffo? Il Vaticano: sconcerto (Vecchi)

Gravissime accuse a Bertone e Vian in un articolo di Repubblica. Che cosa aspetta la Santa Sede a reagire? (R.)

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Il Prof. Matteo Luigi Napolitano ricostruisce la storia del falso scoop su Pio XII

Il Papa cita San Paolo
«Anche oggi tra cristiani ci si morde e ci si divora a vicenda»


Chiesa divisa, il richiamo del Papa

GIACOMO GALEAZZI

La missione «Non bisogna cercare prestigio e stima per noi stessi, ma per la comunità»

CITTÀ DEL VATICANO

Mentre riesplode il caso Boffo, Benedetto XVI denuncia i «mali interni» delle gerarchie ecclesiastiche. Anche tra gli uomini di Chiesa, specialmente tra chi è investito di responsabilità, allignano il carrierismo e la ricerca del potere personale. Quella della carriera è «una tentazione da cui non sono immuni neppure coloro che hanno un ruolo di animazione e di governo nella Chiesa», avverte Joseph Ratzinger nella catechesi su San Domenico di Guzman. «Non cerchiamo potere, prestigio, stima per noi stessi- avverte il Pontefice-.Sappiamo come le cose nella società civile, e, non di rado nella Chiesa, soffrono per il fatto che molti di coloro ai quali è stata conferita una responsabilità, lavorano per se stessi e non per la comunità».
E invece per gli uomini di Chiesa l’esempio da seguire è proprio il fondatore dei Domenicani che, appena ordinato sacerdote, fu eletto canonico del capitolo della cattedrale della sua diocesi di origine, Osma, in Spagna. «Anche se questa nomina poteva rappresentare per lui qualche motivo di prestigio nella Chiesa e nella società, egli non la interpretò come un privilegio personale, né come l’inizio di una brillante carriera ecclesiastica, ma come un servizio da rendere con dedizione e umiltà», spiega il Papa.
Non è la prima volta che Benedetto XVI stigmatizza il carrierismo e le altre piaghe che indeboliscono la missione della Chiesa.
Prima ancora del monito lanciato a settembre durante una consacrazione episcopale, a marzo, in piena tempesta per il «perdono» concesso ai vescovi lefebvriani (tra cui il negazionista Williamson), il Pontefice aveva ripreso le parole dell’apostolo Paolo ai Galati, constatando che anche oggi tra cristiani «ci si morde e ci si divora a vicenda».
Nell’udienza di ieri alla denuncia contro chi nella Chiesa cerca solo carriera e potere, ha fatto da contraltare l’elogio di San Domenico. «Questo grande santo- puntualizza Benedetto XVI- ci rammenta che nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario, il quale spinge incessantemente a portare il primo annuncio del Vangelo e, dove necessario, ad una nuova evangelizzazione».
Ed è «consolante vedere come anche nella Chiesa di oggi sono tanti (pastori e fedeli laici, membri di antichi ordini religiosi e di nuovi movimenti ecclesiali) che con gioia spendono la loro vita per questo ideale supremo: annunciare e testimoniare il Vangelo».
Intanto, però, si rincorrono sui mass media le voci sul ruolo che la Segreteria di Stato, l’Osservatore Romano e la Gendarmeria vaticana avrebbero svolto nell’estromissione di Dino Boffo da «Avvenire».
Benedetto XVI non fa alcun riferimento specifico alla vicenda, ma è un fatto che le sue parole cadono nel mezzo di una battaglia che si nutre anche di maldicenze e vendette tra uomini di Chiesa. Sui mass media sono stati tirati in ballo il cardinale Bertone come mandante, il direttore del giornale del Papa, Vian come esecutore e il capo della sicurezza della Santa Sede, Giani come «postino» dell’informativa sugli scandali omosessuali di Boffo poi risultata falsa. Cinque mesi fa il portavoce vaticano padre Lombardi aveva già smentito il direttore del «Giornale» Feltri circa il coinvolgimento «totalmente infondato» della Gendarmeria vaticana nella «velina».

© Copyright La Stampa, 4 febbraio 2010 consultabile online anche qui.

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