lunedì 8 marzo 2010

Il Papa visita la parrocchia romana di S.Giovanni della Croce: "Fatevi voi stessi missionari di Cristo" (Sir)


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Il Papa nella parrocchia di San Giovanni della Croce a Colle Salario: "Lasciatevi sempre più coinvolgere dal desiderio di annunciare a tutti il Vangelo di Gesù Cristo. Non aspettate che altri vengano a portarvi altri messaggi, che non conducono alla vita, ma fatevi voi stessi missionari di Cristo per i fratelli, dove vivono, lavorano, studiano o soltanto trascorrono il tempo libero" (Omelia)

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BENEDETTO XVI: PARR. S.GIOVANNI DELLA CROCE, “FATEVI VOI STESSI MISSIONARI DI CRISTO”

Un incoraggiamento “a realizzare sempre meglio quella Chiesa di pietre vive che siete voi”.
È quello che ha rivolto ieri mattina Benedetto XVI alla parrocchia romana di S.Giovanni della Croce a Colle Salario, dove si è recato in visita pastorale. “Vi esorto ora a fare di questa Chiesa – ha aggiunto - un luogo in cui si impara sempre meglio ad ascoltare il Signore che ci parla nelle sacre Scritture. Queste rimangono sempre il centro vivificante della vostra comunità affinché diventi scuola continua di vita cristiana, da cui parte ogni attività pastorale”. Sin dal suo nascere (1989), questa parrocchia, ha ricordato il Papa, “si è aperta ai movimenti ed alle nuove comunità ecclesiali, maturando così una più ampia coscienza di Chiesa e sperimentando nuove forme di evangelizzazione”. Di qui l'invito “a proseguire con coraggio in questa direzione, impegnandovi, però, a coinvolgere tutte le realtà presenti in un progetto pastorale unitario. Ho appreso con favore che la vostra comunità si propone di promuovere, nel rispetto delle vocazioni e dei ruoli dei consacrati e dei laici, la corresponsabilità di tutti i membri del Popolo di Dio”. Ciò esige “un cambiamento di mentalità, soprattutto nei confronti dei laici, passando dal considerarli 'collaboratori' del clero a riconoscerli realmente 'corresponsabili' dell’essere e dell’agire della Chiesa” promuovendo un laicato maturo.
Benedetto XVI ha quindi rivolto un invito alle famiglie e ai giovani del quartiere presenti in parrocchia a lasciarsi “sempre più coinvolgere dal desiderio di annunciare a tutti il Vangelo di Gesù Cristo”. “Non aspettate – ha detto - che altri vengano a portarvi altri messaggi, che non conducono alla vita, ma fatevi voi stessi missionari di Cristo per i fratelli, dove vivono, lavorano, studiano o soltanto trascorrono il tempo libero. Avviate anche qui una capillare e organica pastorale vocazionale, fatta di educazione delle famiglie e dei giovani alla preghiera e a vivere la vita come un dono che proviene da Dio”. Facendo riferimento poi al tempo liturgico del momento il Papa ha osservato: “In Quaresima ciascuno di noi è invitato da Dio a dare una svolta alla propria esistenza pensando e vivendo secondo il Vangelo, correggendo qualcosa nel proprio modo di pregare, di agire, di lavorare e nelle relazioni con gli altri”. “Gesù – ha concluso il Pontefice - ci rivolge questo appello non con una severità fine a se stessa, ma proprio perché è preoccupato del nostro bene, della nostra felicità, della nostra salvezza. Da parte nostra, dobbiamo rispondergli con un sincero sforzo interiore, chiedendogli di farci capire in quali punti in particolare dobbiamo convertirci”.

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