venerdì 26 marzo 2010
L'affetto di 70mila giovani per Benedetto XVI. Il Papa: è nel dono di sé che si trova la vera vita (Radio Vaticana)
Vedi anche:
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DICHIARAZIONE DI PADRE LOMBARDI A PROPOSITO DI UN ARTICOLO DEL "NEW YORK TIMES" E NOTA DELL'ARCIDIOCESI DI MONACO DI BAVIERA
Comunicato sulla situazione della Legione di Cristo e del Regnum Christi (silenzio da parte di tutti i media!)
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Ora è compito dei media parlare di Maciel e delle protezioni di cui ha goduto
I legionari di Cristo riconoscono le gravi colpe di Maciel e accettano di non considerarlo più come modello. (Il merito è solo del Papa!)
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La frenesia livida di sporcare piegare e colpire (Marina Corradi)
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Alcuni di voi mi hanno chiesto se secondo me oggi il Vaticano difenderà il Papa...
Accuse al Papa: la ricostruzione di Giacomo Galeazzi
Il Papa messo in croce. Fin dal principio ho pensato che questa campagna globale contro la Chiesa ha un solo vero bersaglio: Joseph Ratzinger (Sechi)
È il silenzio del passato, rotto con encomiabile forza morale da Benedetto XVI, a generare e alimentare le campagne ostili di oggi (Battista)
C’è l’idea che Benedetto XVI disorienti e dia fastidio «a tutti coloro cui fa comodo dipingere la Chiesa come retrograda, omertosa e quant’altro: con il suo pontificato, Benedetto XVI sta smentendo nella realtà tutti questi cliché». Analisi di Gian Guido Vecchi
Ecco dove vogliono arrivare (Francesco Colafemmina)
Monsignor Girotti: il cardinale Ratzinger era intransigente contro i preti pedofili (Vecchi)
La notizia è arrivata in Italia. Nuova accusa del NYT al Papa: sapeva del prete pedofilo tedesco
Caccia al Papa: il commento di Aldo Maria Valli (con un consiglio alla Santa Sede che personalmente approvo in pieno!)
La sofferenza per quanto si sta ingiustamente abbattendo su Benedetto XVI, proprio sull’uomo che ha più vibratamente stigmatizzato la sporcizia nella Chiesa, è diffusa e profonda nel popolo di Dio (Casavola)
Zizola riconosce a Benedetto XVI il merito di avere mantenuto le promesse della Via Crucis del 2005: la bonifica è in corso. Ma l'operazione verità potrebbe essere fruttuosa solo a patto di aprire ogni sipario sui gangli del sistema che l'hanno lungamente inibita. Ciò difficilmente lascerebbe indenne la responsabilità di Wojtyla
Le lezioni americane (Paolo Rodari)
Il New York Times attacca il Papa (Baldini)
Prete pedofilo in Usa, ecco come è andata veramente: la ricostruzione dei fatti (da leggere e distribuire)
In attesa del fango del giorno mi chiedo se chi fa i titoli dei giornali riesca a dormire la notte
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Bellissima serata con il Papa :-)
Weakland, violenze da arcivescovo . Nel 1995, assieme ad altri 11 vescovi Usa, firmò un documento di accusa frontale al cardinale Ratzinger (Galeazzi)
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Una barca in mezzo al mare. Racconto semiserio
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DICHIARAZIONE DI PADRE FEDERICO LOMBARDI AL NEW YORK TIMES (traduzioni in italiano, tedesco e spagnolo)
L'affetto di 70mila giovani per Benedetto XVI. Il Papa: è nel dono di sé che si trova la vera vita
Dio ha un progetto su ciascuno di noi. Non bisogna vivere la vita per se stessi ma come dono: è questo, in sintesi, quanto il Papa ha detto agli oltre 70mila giovani di Roma e del Lazio ma anche di altre parti di Italia, che si sono riuniti ieri sera in Piazza San Pietro in vista della Giornata mondiale della gioventù che quest’anno si svolgerà a livello diocesano la Domenica delle Palme, ma anche per il 25.mo anniversario della Gmg, promossa per la prima volta da Giovanni Paolo II a Roma nel 1985. E’ stata una grande festa con canti, testimonianze e l’ingresso in piazza della Croce delle Gmg e dell'icona di Maria Salus Populi Romani, accolta dalle fiaccole dei giovani. Il servizio di Debora Donnini.
Le note dell’inno della Gmg del 2000, “Emmanuel”, hanno fatto riecheggiare le parole che Giovanni Paolo II rivolse ai giovani proprio in occasione della Gmg del 2000 a Roma: “Questo chiasso, Roma non lo dimenticherà mai!”. A 25 anni di distanza, ancora una volta migliaia di giovani in festa si sono stretti attorno al Papa. Sono giovani delle parrocchie, dei movimenti e dei gruppi ecclesiali e anche una delegazione di Madrid, in vista della Gmg del 2011. Accolto dalla gioia e da grandi applausi dei ragazzi, Benedetto XVI ha fatto il giro della piazza con la papa-mobile, salutando sorridente a sua volta. Una vicinanza riecheggiata anche nelle parole del cardinale vicario Agostino Vallini. “I giovani amano il Papa - ha detto - e la ringraziano della fulgida testimonianza di fede e amore in Gesù crocifisso, morto e risorto, anche nell'affrontare le prove e le incomprensioni''.
Tre le domande che i giovani hanno rivolto al Papa: domande sul senso della vita, su come poter fare l’esperienza di essere guardati da Cristo e su come trovare la forza per scelte coraggiose. Ma in fondo, la domanda centrale che i giovani fanno al Papa è quella che costituisce il tema di questa Gmg: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”, tratta dal Vangelo letto durante l’incontro. Nessuno di noi può immaginare cosa sia la vita eterna perché fuori dalla nostra esperienza, spiega il Papa, ma l’essenziale è non buttare via la vita che abbiamo. Come vivere la vita in pienezza è la domanda anche del giovane ricco. Per fare questo è importante prima di tutto conoscere Dio, dice Benedetto XVI. Quindi è centrale amare Dio e il prossimo:
“I Dieci Comandamenti ai quali Gesù, nella sua risposta, accenna sono solo una esplicitazione del Comandamento dell’amore: sono – per così dire – regole dell’amore, indicano la strada dell’amore con questi punti essenziali: la famiglia come fondamento della società, la vita da rispettare come dono di Dio, l’ordine della sessualità, della relazione tra uomo e donna, l’ordine sociale e, finalmente, la Verità. Questi elementi essenziali esplicitano la strada dell’amore: come realmente amare e trovare la via retta”.
C’è una volontà fondamentale di Dio che è identica per noi tutti, ricorda ancora, ma Dio poi ha un progetto preciso con ogni uomo nella totalità della storia e che ogni uomo deve trovare nelle sue circostanze. Ed è nel dono di sé che si trova la vita vera nelle diverse possibilità: nel volontariato, in una comunità di preghiera, in un movimento. Così la vita diventa forse non troppo facile, ma bella e felice.
Ma come si può fare oggi esperienza dell’essere guardati con amore da Gesù? Questa esperienza si può fare, risponde Benedetto XVI. Prima di tutto, bisogna conoscere il Gesù dei Vangeli e poi conoscerlo con il cuore, parlare con lui nella preghiera. Ci vuole il cuore e la ragione. Quindi bisogna ascoltare la Parola di Gesù nella comunione con la Chiesa, impegnarsi per il prossimo e accostarsi ai Sacramenti. Così si fa esperienza dell’amore di Cristo e così appare anche a me lo sguardo di Gesù. A volte però – è la terza domanda rivolta al Papa – ci sono da fare delle rinunce che appaiono difficili. Come avere la forza di scelte coraggiose? Le rinunce, risponde Benedetto XVI, si fanno se hanno un perché, come gli atleti che si preparano alle Olimpiadi sapendo che vale la pena fare quegli sforzi. In ogni sport, professione, espressione artistica, l’arte di essere uomo esige delle rinunce, che ci aiutano a non cadere nell’abisso della droga, dell’alcool, della schiavitù del denaro, della sessualità, della pigrizia, che in un primo momento appaiono come libertà ma sono in realtà l’inizio di una schiavitù che diventa sempre più insuperabile:
“Superare con queste rinunce la tentazione del momento, andare avanti verso il bene crea la vera libertà e rende preziosa la vita. In questo senso mi sembra che dobbiamo vedere che senza un ‘no’ a certe cose non cresce il grande ‘sì’ alla vera vita!”.
In questo senso sono d’aiuto le figure dei santi: San Francesco, Santa Teresa, gente divenuta non solo libera, ma una ricchezza per il mondo. Ci aiuta la Parola di Dio, ricorda Benedetto XVI, la comunità ecclesiale, il movimento, il volontariato, persone che hanno fatto passi in avanti e che possono convincermi che questa è la strada giusta.
Prima del discorso del Papa sono state ripercorse idealmente le Gmg con le musiche del coro diocesano e dell’orchestra di mons. Marco Frisina. Era il 1985 quando Giovanni paolo II convocò la prima Giornata mondiale della gioventù proprio a Roma. Da lì presero il via: Buenos Aires, Santiago de Compostela, Czestochowa, Denver e così via fino a Sydney in Australia, nel 2008. Per ripercorrere questi 25 anni di vita si sono anche alternate diverse testimonianze di persone che le hanno vissute: una coppia – lei spagnola, lui italiano – che si conobbero proprio nell’85 a Roma e che oggi hanno cinque figli. Ma anche quella dell’attrice Beatrice Fazi, che dopo un periodo di lontananza dalla fede nel 2000 vede i giovani a Roma provenienti da tutto il mondo e rimane colpita, sente quasi una promessa. Più tardi si avvicinerà alla Chiesa e comincerà un percorso di fede che la condurrà a sposarsi e essere madre di tre figli. Forte anche l’esperienza di Davide Martini, oggi diacono. Un incontro che è anche un appuntamento per tutti questi giovani in cerca di Cristo: a Madrid per la Gmg del 2011!
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5 commenti:
L'affetto di 70mila giovani per Benedetto XVI. Il Papa: è nel dono di sé che si trova la vera vita
SCOMMETTO CHE NESSUNO DEI GIORNALI IMPEGNATI NELL'INFANGARE LA FIGURA DI BENEDETTO XVI, ABBIA RIPORTATO CIO' CHE è SUCCESSO IERI SERA IN PIAZZA SAN PIETRO!!!!!!!
...figuriamoci consumerebbero troppo inchiostro meglio risparmiarlo..e poi farebbero indigestione di rospi.... meglio continuare a sguazzare nel fango lì ci stanno meglio.... è il loro habitat naturale...
Ma poi siamo sicuri che erano 70mila....????? se la fonte è la segreteria di stato... era tutto pieno fino in via della conciliazione.... erano tanti tantissimi cuori stretti amorevolmente intorno al Papa che aveva due stelle al posto degli occhi e sono certa tanto ma tanto coldo al cuore.... alla faccia della giornatina appena passata....
No, Euge, nessuno ne ha parlato.
E ha ragione Francesca: non potevano essere 70mila!
R.
More solito. Sarebbe stato fuori dal normale se per una volta avessero dato i numeri correttamente. Va bene così, Papa Benedetto ha ricevuto una flebo di affetto impagabile da quei ragazzi.
Alessia
Ovvio che non ne parlassero, tirano solo le cose che fanno pettegolezzo! Oggi, accendo la radio e la prima notizia...indovinate qual è stata?
Eheheh, ho pensato, mai che mettano il Vaticano o il Papa in primo piano, quando c'è da dire bene....ma in caso contrario, supera finanche le notizie elettorali!
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