mercoledì 28 aprile 2010
Il Pontefice vola più alto dei nuvoloni. E non li teme. Mass media di nuovo spiazzati (Bruno Mastroianni)
Vedi anche:
I bambini, salvati da Gesù (e Galli non lo sa). Il commento di Antonio Socci
Precisazione di padre Lombardi sulla Visita Apostolica ai Legionari di Cristo (Radio Vaticana)
Il Papa: Murialdo e Cottolengo, sacerdoti santi, esempi per i preti di oggi (AsiaNews)
I PROSSIMI "APPUNTAMENTI TELEVISIVI E RADIOFONICI" DEL SANTO PADRE
Benedetto XVI vuole la santità della Chiesa e sa che persino il mondo può aiutarla (Crippa)
Card. Bertone: «Il celibato non è causa degli abusi» (Cardinale)
Il Papa: "Cari amici, questi due santi Sacerdoti, San Leonardo Murialdo e San Giuseppe Benedetto Cottolengo, dei quali ho presentato qualche tratto, hanno vissuto il loro ministero nel dono totale della vita ai più poveri, ai più bisognosi, agli ultimi, trovando sempre la radice profonda, la fonte inesauribile della loro azione nel rapporto con Dio, attingendo dal suo amore, nella profonda convinzione che non è possibile esercitare la carità senza vivere in Cristo e nella Chiesa" (Catechesi)
Trascrizione dell'intervista del card. Levada alla PBS
Card. George: le vittime di abusi hanno trovato nel Papa la compassione di Gesù (Agi)
Da Enea a Benedetto: riflessione del Presidente Giorgio Napolitano in occasione del quinto anniversario dell'elezione al Pontificato (Osservatore)
Il card. Levada non esclude che a giugno il Papa possa fare un pubblico "mea culpa" sulla pedofilia che da decenni mette in crisi la Chiesa (Ansa)
John Zucchi spiega al Sussidiario perchè è cattolico
Sindone: preghiera e parola. In attesa di Benedetto XVI (Marco Bonatti)
Legionari di Cristo - Il caso del fondatore: la memoria ingombrante. Verso una nuova stagione (Il Regno)
Caso Groer, beato sia internet! Ecco un'intervista del Regno (2009) a Erich Leitenberger, portavoce del card. Schönborn, che smentisce completamente il New York Times
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Card. Levada: il Papa è la persona adatta per affrontare la crisi degli abusi. Card. Bertone: accanimento dei media ma non cospirazione (Gasparroni)
Il Papa, il giudice e la societas (non) perfecta (Burini)
Don Chino Pezzoli: Benedetto XVI di fronte al problema dei suoi vescovi e preti pedofili ha mostrato estremo rigore e risolutezza. E gli altri?
La Catholic League dà una bella "rispostina" al NYT sul "caso" Groer. A quando la reazione della Santa Sede?
Il Papa affida a Fisichella le nuove terre di missione, cioé l’occidente (Rodari)
Il quinto anniversario di Benedetto XVI: Quando il criterio è l'amore. Il commento del card. George, Presidente della Conferenza episcopale Usa (O.R.)
Perché così tanto odio? Benedetto XVI ed i media. Riflessione del vescovo Ginoux
Andrew O'Connell, esperto comunicazione della chiesa irlandese: non negare gli abusi (Ansa). Purtroppo il danno ormai fatto è enorme!
La nuova "inchiesta" del NYT è "finalmente" giunta anche in Italia: "indagine" su ruolo Ratzinger in vicenda Groer. La Santa Sede intervenga!
Paul Mees sulla campagna mediatica contro il Papa: la verità deve essere rispettata anche se la persona non ci piace, anzi a maggior ragione! (Analisi obiettiva di un avvocato che non ama particolarmente il Santo Padre: i "casi" Murphy, Kiesle e abate H)
Venerdì in Vaticano vertice con Bertone sul caso dei Legionari di Cristo (Adnkronos)
Dall'omertà alla chiarezza. La svolta di Papa Ratzinger (Accattoli)
Pedofilia, i vescovi cechi: Come il Papa, esecriamo assolutamente tali peccati. Non confondere la colpa individuale con quella collettiva (Sir)
La chiesa di Benedetto e quella di Kung (Cesare Catà)
Nelle stanze private del Pontefice. Da Michelangelo alla cucina hi-tech (Rendina)
Pedofilia, sconvolgente ricerca negli archivi dei giornali: tutto era già scritto nel 2002 ma i media decisero di usare la carezza e non il pugno!
Il patto non scritto fra i media e la Chiesa: se il Papa è "simpatico" non lo attacchiamo o lo attacchiamo di meno!
Su segnalazione di Alessia leggiamo:
Il Pontefice vola più alto dei nuvoloni. E non li teme
Mass media di nuovo spiazzati
di Bruno Mastroianni
Esistono dei momenti in cui la personalità di papa Ratzinger riesce a rompere gli schemi preconcetti che la inseguono fin dalla sua elezione a pontefice e a venir fuori in tutta la sua ricchezza.
Uno di questi momenti fu l’estate scorsa, quando Benedetto XVI si ruppe il polso. I cronisti, per un attimo distratti dalle solite tematiche da prima pagina, si misero a raccontare delle sue attenzioni per non disturbare i collaboratori durante la notte, della sua tenerezza nei confronti del personale ospedaliero e il suo modo di reagire all’infortunio: «Forse il Signore voleva insegnarmi più pazienza e più umiltà».
Lo stesso è accaduto nella tempesta mediatica degli abusi sui minori: è venuto fuori il vero Joseph Ratzinger.
Quello che – anche se ne avrebbe avuto tutto il diritto – non si è dedicato a difendersi, a far la conta dei numeri, a presentare giuste ragioni o a respingere le accuse. Tutto concentrato nell’occuparsi delle vittime, nel rassicurare i fedeli, nell’elevare il problema all’ordine più alto della fedeltà al Vangelo e della santità della Chiesa, il Papa non ha avuto il tempo per pensare a se stesso o a manovre per salvare la “corporate image”. E mentre molti, spaventati dal temporale, hanno creduto che non sarebbe più finito (da qui la solita solfa di abolizioni del celibato, donne prete e fantasie varie di riforma), Benedetto XVI, con il suo modo di fare umano e cristiano, ha invitato tutti a non fermarsi alle nubi, per quanto torve e cariche di pioggia: al di sopra di esse il cielo è sempre rimasto terso e cristallino.
© Copyright Tempi, 28 aprile 2010
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