domenica 9 maggio 2010

Le dichiarazioni dell'arcivescovo di Vienna e le sue implicazioni nel commento di Andrea Tornielli


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E improvvisamente agenzie e siti internet si destarono scoprendo di colpo le dichiarazioni del card. Schönborn

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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

Commento

ANDREA TORNIELLI

L’impressione è che si stia avvicinando una resa dei conti e che le pressioni mediatiche stiano facendo saltare i nervi a più di qualcuno nelle alte sfere ecclesiastiche. Le parole con cui il cardinale arcivescovo di Vienna ha criticato apertamente e aspramente l’attuale decano del collegio cardinalizio, l’ex Segretario di Stato Angelo Sodano, rappresentano un precedente assolutamente inedito. Schönborn, a dire il vero, ai giornalisti ha detto anche dell’altro: ha detto che una riforma della Curia romana è «urgente»; ha detto che gli omosessuali che vivono relazioni stabili devono essere maggiormente considerati, ha detto che la Chiesa dovrebbe rivedere le sue posizioni sull’esclusione dei divorziati risposati dalla comunione.
L’affondo che rappresenta un punto di non ritorno è comunque l’attacco diretto e nominale a Sodano. Le accuse dell’arcivescovo di Vienna sono speculari alle dichiarazioni rilasciate nelle scorse settimane dall’ex Prefetto della Congregazione del clero, il cardinale colombiano Darío Castrillón Hoyos, il quale, dopo la ripubblicazione di una sua lettera di sostegno a un vescovo francese che nel 2001 non aveva voluto denunciare un suo prete pedofilo seriale, aveva rivelato di essere stato appoggiato in questa iniziativa da Giovanni Paolo II. «Dopo aver consultato il Papa e avergli mostrato la lettera, la inviai al vescovo, congratulandomi con lui per essere stato un modello di padre che non consegna i suoi figli» alla polizia, aveva detto Castrillón.
Dalle dichiarazioni del porporato colombiano, come da quelle più recenti del cardinale viennese, emerge ancora una volta l’esistenza di un nodo irrisolto che riguarda l’ultimo decennio del pontificato di Giovanni Paolo II e il modo con cui la Curia romana – a partire dai suoi vertici – affrontava i casi di abusi sui minori. Più che il caso Groer, a pesare per i suoi risvolti inquietanti è il caso di padre Marcial Maciel, il fondatore dei Legionari di Cristo, il quale grazie alle coperture di cui godeva nei sacri palazzi d’Oltretevere è riuscito a far sì che per ben sei anni le accuse circostanziate rivoltegli da ex seminaristi, da lui abusati e poi da lui stesso assolti in confessionale, fossero considerate delle calunnie, nonostante la puntuale denuncia canonica presentata alla Congregazione per la dottrina della fede.
Gli attacchi diretti e nominali come quello di Schönborn, le chiamate in causa che nelle labbra dei prìncipi della Chiesa non sono più ammantate di diplomazia - merce a dire il vero sempre più rara pure nel Vaticano odierno - sono eloquenti per verificare quanto alta sia la temperatura e quanto sia illusorio credere ormai superata la crisi. Questo pare essere il messaggio sottointeso alle dichiarazioni dell’arcivescovo di Vienna e al suo crescente protagonismo, soprattutto mediatico: tolleranza zero e trasparenza – parole d’ordine che sembrano talvolta aver rimpiazzato quelle più cristiane di peccato e misericordia – devono valere per tutti, anche Oltretevere.
Mentre l’insistenza con cui si descrive il diverso atteggiamento tenuto in quegli anni dall’allora cardinale Ratzinger, certamente poco avvezzo a guardare con indulgenza questi casi e deciso a perseguirli adeguatamente, rischia di avere come conseguenza non prevista e non voluta, l’estendersi di un’ombra su buona parte della Curia wojtyliana, un’ombra che finisce per lambire lo stesso Pontefice polacco.

© Copyright Il Giornale, 9 maggio 2010

6 commenti:

Anonimo ha detto...

A Tornielli vorrei dire:
"E no, ciccio! Non è SOLO un attacco al card. Sodano, è un attacco alla Chiesa!"
Perché si mettono insieme critiche giuste, ma inopportune per la sede e la modalità e nel contempo si attacca apertamente il Magistero e la secolare tradizione che, come per l'indissolubilità del matrimonio, si rifà direttamente a Cristo (S. Matteo 5: 31-32). E si osa dire al Papa ciò che deve fare! E questo sarebbe il discepolo e amico di Benedetto XVI? Povero Papa: i suoi amici sono peggiori dei suoi nemici!
Forse al card. Schoenborn qualcuno dovrebbe ricordare che i punti che lui tocca non sono competenza sua, o ha deciso di imporre al Papa ciò che lui e lui solo, come capo della Chiesa, Successore di Pietro e quindi Vicario di Cristo in terra deve decidere.
Ho sempre più l'impressione che il card. Schoenborn si stia spingendo verso lo scisma.
Jacu

euge ha detto...

anche io mi sto chiedendo a che gioco sta giocando l'arcivescovo di Vienna. Ribadisco la mia sfiducia totale nel card. Sodano ma, non posso neanche averla nell'arcivescovo di Vienna che in tantissime occasioni, si è apertamente schierato con azioni e fatti, contro il Magistero non solo del Pontefice ma, della chiesa in generale.
Attenzione!!!!!!!!!! No0n cadiamo nella trappola di colui che attaccando Sodano si vuole vendere come difensore del Papa per poi colpirlo alle spalle come fanno e continueranno a fare coloro che sono stati sempre contro Benedetto XVI oggi e contro l'allora Prefetto Ratzinger.
Che il Signore preservi Benedetto XVI non solo dai dichiarati nemici ma, anche dai FALSI AMICI!

Anonimo ha detto...

Euge perfetto! Finalmente trovo qualcuno che condivide! Cominciavo a "sentirmei "particolare" E' da un anno che dico che Schonborn è l'anti Ratzinger. E' l'uomo simpatico che i media (protestanti e giacobini vogliono Papa contro Roma) Kung, NY Time Rai 3 Merkel ebrei ...etc. etc. attaccano BXVI goffamente ma chi incassa è Schonborn.
Mazzarino da ALMA PREX

euge ha detto...

Caro mazzarino sinceramente, io non ho mai nutrito ne simpatia ne fiducia nell'arcivescovo di Vienna...... evidentemente, non ha saputo far tesoro degli insegnamenti del suo professore!!!!!! Se dipendesse da me lo rimanderei a studiare in seminario ed ovviamente, gli impedirei di fregiarsi di un appellativo che non merita in nessun caso e cioè quello di Allievo di Ratzinger!!!!! Continuo comunque a sostenere la tesi che ad insabbiare non era solo Sodano ma, anche un certo segretario che con i documenti lasciati da Giovanni paolo II destinati alla distruzione, secondo la volontà del Pontefice, ci si è scritto e pubblicato un libro......ALLA FACCIA DELLA FEDELTA'...........

rita ha detto...

Jacu, "Schoenborn verso lo scisma"? Naaaaaaaa... vuole fare il Papa!

euge ha detto...

Cara rita ci mancherebbe solo questo! POVERI NOI L'ARCIVESCOVO DI VIENNA PAPA ........ NON SCERZIAMO!
VI IMMAGINATE UNA MOSTRA BLASFEMA DENTRO SAN PIETRO??????????


IL PAPA E' BENEDETTO E CE LO TENIAMO STRETTO!!!!!!!!!!!!!!!!