venerdì 25 giugno 2010
Il libro “top secret” di Papa Ratzinger (Lo Svizzero)
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Su segnalazione di Alessia leggiamo:
IN USCITA
Il libro “top secret” di Ratzinger
di Lo Svizzero
E’ come se siano state riesumate le antiche regole riguardanti il dovere dell’assoluto segreto. E di fatti nessuna parola dietro il Portone di bronzo viene pronunciata sull’ultima e più importante fatica letteraria, ma soprattutto teologica, di Joseph Ratzinger, o meglio del romano pontefice Benedetto XVI.
Eppure, si sa bene che l’autore ha concluso tale lavoro, riguardante Gesù il Cristo, da una esigua serie di giornate, il tutto nel riserbo più assoluto. Sicché, con una certa immediatezza, le pagine ratzingeriane sono state consegnate dal suo primo segretario al direttore delle edizioni vaticane, affinché le desse ai tecnici per la loro capacità realizzatrice nel comporlo. Costoro dovevano innanzitutto garantire che quel testo continuasse a essere top secret; in secondo luogo, quelle pagine dovevano essere affidate ai traduttori di tutte le lingue, scritte e parlate, dell’universo. A questi è chiesto uno spessore notevole, tale da coprire tutte le difficoltà che un testo come quello indubbiamente presenta. Ma non basta. C’era poi da assicurare l’aderenza al testo latino di questo volume del tutto particolare che, a detta di non pochi esponenti dell’entourage papale, è decisamente originale. Insomma, le traduzioni avrebbero dovuto essere uno specchio indefettibile del manoscritto originario. Ed è qui che i diretti fautori dell’impresa si sono trovati sin dal primo momento in non poche difficoltà, soprattutto per via della complessità del compito loro assegnato, data l’alta qualità richiesta ai traduttori e la profondità dell’opera pontificia. Infatti, a differenza dell’edizione del primo volume, nel caso in esame l’autore ha voluto fare le cose in grande, anche a cominciare proprio dalle traduzioni, che devono essere tali da raggiungere il maggior numero di popoli: nessun agglomerato umano ha da essere escluso. Ne deriva inevitabilmente una certa moltiplicazione dei testi, fino a inserire quelli che sono ancora di non eccessivo rilievo.
Se ne può legittimamente arguire che le traduzioni in questione tratteranno lingue e idiomi che sono ancora alla periferia della civiltà della stampa, il tutto per poter trasformare il nuovo volume in una sorta di parziale catechismo per quei popoli che non hanno ancora il vantaggio di un indottrinamento. Quanto al contenuto, è abbastanza chiaro che sia una sorta di nuovo tipo di insegnamento religioso per i popoli del terzo millennio. Poco o nulla si sa della sua impostazione, così come non si conosce il titolo generale di questo secondo volume dello studio sul Figlio di Dio; si può dire soltanto che sarà adatto al tipo di umanità del nostro tempo. Realizzata in tal modo l’impostazione generale, non si conosce ancora quando potrà essere spedito nelle librerie dell’universo mondo. Manco a dirlo, anche a questo proposito non si sanno date sicure; si azzarda soltanto una lieve probabilità, questa: una tiratura massiccia, così da raggiungere l’umanità più lontana, potrebbe essere fissata all’anno prossimo, 2011, intorno alle celebrazioni pasquali. Ma sono soltanto ipotesi messe in piedi da chi può dedicarsi a certi calcoli, peraltro piuttosto azzardati. Come che sia, il secondo libro cristologico del terzo millennio di Benedetto XVI viene realizzato alla grande, in un momento storico non dei migliori per la Chiesa di Roma. Nonostante tutto, il Vaticano e i suoi abitanti restano in una attesa che ha una grande speranza, quella che un semplice libro possa trasformarsi in una “svolta”. Grande, inesausta, capace di compiere un vero e proprio miracolo in un mondo popolato da gente con scarsa se non addirittura nulla fede, ormai vinta dalla secolarizzazione imperante. C’è chi ci crede, con la fondata convinzione che in quelle pagine ancora intonse ci sia un grande “segno”, inedito ma atteso come attesi erano secoli addietro i miracoli degli eremiti. Potrà realizzare tutto ciò Joseph Ratzinger?
© Copyright L'Opinione della libertà, 25 giugno 2010
Risposta: l'ha gia' fatto, lo sta facendo e lo fara'...
R.
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2 commenti:
verrebbe da dire: "Uomini di poca fede"!!!!!!!!!!!!!!!!
(mi è più difficile rispondere alla banale domanda: sarà in grado Maria, di accorciare correttamente i pantaloni che ha sotto gli occhi? ecco, queste si che sono le sfide del terzo millennio =_=")
Caro, dolce Santo Padre; non perdi certo tempo, ma ti dai tutto a tutti, per annunciare il Cristo a tutta l'umanità!!!
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