lunedì 21 giugno 2010

Pedofilia, stampa tedesca: un dossier segreto della Chiesa cattolica accusa Mons. Mixa. Pressioni sul vescovo affinchè lasci la casa


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La magistratura tedesca ha archiviato il caso per mancanza di prove che invece si troverebbero in un dossier segreto? C'e' qualcosa che non quadra...
R.

PEDOFILIA: STAMPA TEDESCA, ACCUSE A MIXA IN DOSSIER CHIESA

(ANSA) - BERLINO, 21 GIU

Un dossier segreto della Chiesa cattolica accusa l'ex vescovo di Augusta Walter Mixa di alcolismo e di violenze sessuali su giovani preti: lo scrive oggi il quotidiano Sueddeutsche Zeitung, secondo cui il Papa era al corrente di questo documento quando - lo scorso maggio - ha accettato le dimissioni del porporato.
Nel dossier, testimoni descrivono Mixa come un ''uomo con forti problemi di alcolismo'', che beveva durante tutta la giornata. Altri testimoni hanno parlato di abusi sessuali nei confronti di giovani preti quando era parroco, secondo quanto scrive un altro quotidiano, il Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz).
Mixa, gia' sospettato di malversazione e maltrattamenti, era stato dimissionato dal papa anche a causa di un sospetto caso di abusi su cui aveva aperto un'inchiesta la Procura bavarese di Ingolstadt. La procura aveva poi fermato le indagini per mancanza di prove e la settimana scorsa Mixa aveva annunciato che avrebbe fatto ricorso al Vaticano per ottenere una riabilitazione, convinto di essere vittima di un complotto.
Da parte sua, padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, aveva reso noto che Benedetto XVI ''ricevera' nelle prossime settimane l'ex vescovo tedesco di Augusta, Walter Mixa, ma non e' prevedibile che venga rimessa in discussione l'accettazione delle sue dimissioni, pubblicata l'8 maggio scorso''.

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PEDOFILIA:STAMPA TEDESCA,PRESSIONI SU MIXA PER LASCIARE CASA

(ANSA) - BERLINO, 21 GIU

Walter Mixa deve lasciare ''al piu' presto'' la residenza ufficiale assegnata al vescovo di Augusta: e' quanto sostengono, secondo indiscrezioni di stampa, i vertici della di diocesi di Augusta (Sud), alla luce delle dimissioni dell'alto prelato dalla carica di vescovo della citta' bavarese.
Secondo quanto scrive oggi l'agenzia stampa tedesca Dpa, aumentano le pressioni su Mixa affinche' abbandoni la residenza del vescovo, un'abitazione a cui non ha piu' diritto dopo che il papa ha accettato le sue dimissioni lo scorso maggio. Mixa, ricorda la Dpa, aveva gia' lasciato la casa, ma vi era tornato dopo un periodo trascorso in una clinica svizzera.
La settimana scorsa, il suo avvocato aveva difeso la scelta, spiegando che Mixa non aveva altra dimora: ''Vive qui come prima, non puo' andare in campeggio'', aveva detto il legale.
Tuttavia, sembra che l'ex vescovo abbia gia' deciso di traslocare. ''Adesso sta cercando un appartamento o una casa da prendere in affitto'', ha assicurato al domenicale Bild am Sonntag una persona vicina a Mixa.

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Da notare il titolo Pedofilia che la da per scontata. Mi sembra che Marx si stia rivelando il maggior danno per la Chiesa in Germania. Eufemia

Anonimo ha detto...

Mah, mah, mah !
come mai queste cose vengono fuori solo adesso ? E questi seminaristi non hanno mai detto nulla e hanno semplicemente accettato queste avances ?
Per dirla tutta mi sembrano solo str...te !
Stefano

un passante ha detto...

mixa ha mai indetto una conferenza stampa? Forse potrebbe servire...

Anonimo ha detto...

Come temevo, Raffa, più si avvicina l'udienza e più se ne vedono e vedranno delle brutte. Asseriti dossier anonimi, tentativi di coinvolgere il Papa ecc. Trovo notevole che l'Ansa, che è stata quasi zitta sui tantissimi elementi che sono emersi per un mesetto questa a fondare la prova di una macchinazione, sia così rapida a rilanciare con enfasi voci di un anonimo dossier contro Mixa. Mi sembra di ricordare i vari episodi in cui si accusavano prima il fratello del Papa e poi il Papa stesso.
L'archiviazione immediata e tombale della Procura tedesca, che ha ritenuto le accuse talmente infondate da non meritare neppure l'apertura di un fascicolo, allo stato devono fare ritenere l'esistenza di un dossier circostanziato poco probabile.
Inoltre, se anche un dossier esistesse, chi l'avrebbe redatto, e con quali prove? Perché i "confratelli" tedeschi, così rapidi a trasmettere alla Procura senza controllare alcunché un'accusa rivelatasi falsa, non hanno trasmesso anche quello, in nome della trasparenza che in quell'occasione avevano invocato? E perché l'avvocato di Mixa apprende solo ora dai giornali della sua esistenza, come da suo comunicato stampa che l'Ansa non menziona?
http://www.kath.net/detail.php?id=27114
Comunque aspettiamoci anche di peggio, perché lo scoperchiamento completo della verità su questo caso porterebbe ad un vero terremoto nell'episcopato tedesco.
Alberto

Anonimo ha detto...

Già Zoellitsch sta cercando di correre ai ripari cercando di convincere Mixa a sparire per il bene della Chiesa tedesca e anche il Tagespost prova a fare da paciere. Ma stavolta non si può certo dare la colpa alla stampa, perchè il caso Mixa è stato montato apposta da chi temeva che lo scandalo Canisius avrebbe rovesciato l'attuale leadership del Conferenza episcopale tedesca.Ovviamente lo Spiegel ora da spazio anche al difensore di Mixa, senza bisogno di scomodare un inviato speciale. Eufemia
http://www.spiegel.de/panorama/justiz/0,1518,701880,00.html

Anonimo ha detto...

Il Forum Deutscher Katholiken fa appello a Roma per impedire uno scisma nella diocesi di Augsburg.
http://forum-deutscher-katholiken.de/htm/aktuelles.html
Alberto