lunedì 27 settembre 2010

Lo Ior e l'operazione trasparenza: la chiusura dei 13 conti laici. Un segnale rivolto a chi fa resistenza al nuovo corso (Vecchi)

Vedi anche:

La minoranza creativa di Benedetto: straordinaria analisi di Samuel Gregg sul viaggio del Papa nel Regno Unito

Il Papa e gli stereotipi: il commento di Francesco Guglietta (da assaporare!)

Mons. Georg Gaenswein: "La presenza fisica di Benedetto XVI cambia ogni volta le carte in tavola. La gente sente la sua parola diretta, non quella riferita, e quello che il Santo Padre dice convince" (Di Salvo)

Alla Gran Guardia (Verona) si sono ritrovate alcune delle persone vittime di abusi da parte di sacerdoti (L'Arena)

Il Papa rinnova la fiducia al presidente dello Ior

Il trionfo del Papa schivo. Cinque anni di un successo di pubblico che ha stupito i critici. L'enigma di pochi gesti e molte parole (Rodari). Monumentale

Un Pontificato sotto attacco o un Papa all'attacco del mondo? Ubaldo Casotto recensisce il libro di Tornielli e Rodari

Viaggio del Santo Padre a Santiago e Barcellona: i siti speciali

La reciprocità nei rapporti tra cristiani e islamici: quando viene meno il principio di ragione (La Capria)

A Palermo e in Spagna: continua l'evangelizzazione dell'Europa del nuovo San Benedetto (XVI). Il commento di Matteo Orlando

L'arcivescovo di Denver, Chaput: Sulla religione i pregiudizi del giornalismo (Osservatore Romano)

Richiamo forte del Papa a recuperare il senso della pasqua settimanale (Orlando)

Il Papa riceve il presidente dello Ior: "Attestazione di stima e di fiducia" (Repubblica)

Il Papa ha ricevuto brevemente il presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi. Giovedì il Papa rientrerà in Vaticano (Izzo)

L'arcivescovo di Rio de Janeiro, mons. Tempesta, dopo l'udienza in Vaticano : il Papa ci ha chiesto una Chiesa giovane (Radio Vaticana)

Il Papa: Dio ama i poveri e li solleva dall'umiliazione. Nel giorno del Giudizio sarà appianata ogni ingiustizia. Chiara Badano è esempio per i giovani di oggi (Izzo)

Il Papa all’Angelus: San Vincenzo de’ Paoli e Chiara “Luce” Badano, esempi di amore che porta alla felicità. Giovedì il rientro in Vaticano (Radio Vaticana)

Il Papa saluta Castel Gandolfo, giovedì prossimo ritorna a Roma

Il Papa: seguire in vita la via di Dio, dopo la morte, sarà troppo tardi per ravvedersi (AsiaNews)

Il Papa: Dio ama i poveri, dobbiamo vivere seguendo la sua strada (Apcom)

Il Papa: "Cari amici, solo l’Amore con la "A" maiuscola dona la vera felicità!" (Angelus)

La Messa del Papa «inaugurerà» le aree Expo di Milano (della Frattina)

Anche la Cnn s’arrende: dobbiamo essere faziosi (De Bellis)

"La verità del Papa. Perché lo attaccano, perché va ascoltato" di Aldo Maria Valli: la recensione de "Il Tempo"

Il Papa delle sorprese. Stile e coraggio di un uomo che parla di Dio (Mons. Georg Gänswein)

La luce di Chiara, prima focolarina a essere beatificata (Carlo Di Cicco)

Il Papa ha toccato l'anima del Regno Unito (Ramu de Bellescize)

Greg Erlandson: ma alla CNN non si vergognano? Anche Phil Lawler ribatte punto per punto all'emittente americana. Silenzio assordante dal Vaticano

Viaggio del Papa in Gran Bretagna: il commento entusiastico di Robert Mickens (The Tablet)
____________________________________________

Avanti con la pulizia! I tempi pero' dovrebbero accelerare un po'. Domanda: chi sono quei prelati che hanno permesso ad alcuni laici di aprire conti allo Ior?
R.

Il retroscena

Un segnale rivolto a chi fa resistenza al nuovo corso

Lo Ior e l'operazione trasparenza: la chiusura dei 13 conti laici

Non si sa a chi siano intestati. E c'è chi preferisce parlare di «riduzione» anziché «abolizione»

Gian Guido Vecchi

CITTÀ DEL VATICANO

Sia la Segreteria di Stato sia il portavoce della Santa Sede avevano già chiarito la totale «fiducia» e «stima» nei confronti del banchiere che un anno fa il cardinale Tarcisio Bertone, ovvero il più stretto collaboratore del Papa, ha scelto per avviare l'operazione trasparenza nello Ior, la banca vaticana che ancora sconta opacità e cattiva fama dell'era Marcinkus. Ed è lecito ritenere che il segnale di ieri, la stima a Gotti Tedeschi mostrata dallo stesso Benedetto XVI, fosse rivolto più dentro che fuori le Mura vaticane.
Le resistenze interne non sono mancate, in questi mesi.
L'operazione trasparenza, di là dagli slogan, è scandita da una serie di propositi, alcuni già attuati e altri in via di definizione. Tra questi ultimi, il più significativo (e temuto) riguarda i conti correnti cifrati intestati in realtà a laici, nel senso di non ecclesiastici. Fonti ai più alti livelli della Santa Sede parlano di tredici conti «laici» che il nuovo corso vorrebbe, semplicemente, chiudere: cancellando inoltre la possibilità che altri laici possano mai aprirne in futuro. Se ne è parlato ma non è accaduto ancora nulla. E il fatto stesso che Oltretevere ci sia chi scelga il termine «riduzione» anziché «abolizione» la dice lunga.

Non si sa a chi siano intestati o a che cosa siano serviti. Nei mesi scorsi si è parlato della possibilità che uno facesse capo ad Angelo Balducci, il «gentiluomo di Sua Santità» finito in carcere per l'inchiesta sul G8. Di certo gli intestatari, e magari i prelati che hanno permesso loro di aprirli, potrebbero non essere entusiasti.

Per definire ciò che è accaduto, d'altra parte, Ettore Gotti Tedeschi ha scelto un termine neutro, «equivoco», e lo stesso padre Federico Lombardi in una lettera al Financial Times ha parlato di un «misunderstanding in via di approfondimento» tra «lo Ior e la Banca che aveva ricevuto l'ordine di trasferimento».

Problema: come è stata possibile una simile «incomprensione» che ha portato all'accusa di violare le norme antiriciclaggio? Che dallo Ior si sia cercato di «forzare» dei conti al Credito Artigiano nel frattempo bloccati? «Dirigenti che hanno passato un'intera vita in banca, avrebbero operato su quei conti se avessero avuto consapevolezza che erano bloccati?», ha risposto Gotti Tedeschi. Se le cose stanno così, se nei vertici non c'era «consapevolezza», tutto sta nel capire chi lo sapesse.
In Vaticano qualcuno ha cercato di puntare il dito all'esterno e fatto filtrare sospetti su trame ostili di Bankitalia. Ma è significativo che proprio Gotti Tedeschi abbia insistito a ripetere che no, «non c'è stata nessuna incomprensione, i rapporti con la Banca d'Italia sono pressoché perfetti e continui e anzi sono stati loro a darci i suggerimenti più importanti». Tutte le procedure di ingresso nella «White List», e quindi l'adesione della Santa Sede alle normative europee antiriciclaggio. E ancora, poiché la Banca d'Italia non vigila quella vaticana, le procedure con le banche italiane secondo le direttive. E infine le nuove regole di controllo e autorizzazione dentro lo Ior: vedi i conti correnti.
A tutto questo si aggiunge l'organizzazione interna alla Santa Sede: la commissione affidata al cardinale Attilio Nicora per adeguarsi alle esigenze della «White List»; e un organo di vigilanza che in prospettiva dovrà controllare tutte le finanze vaticane, guidato dallo stesso Nicora: il cardinale diventerà una sorta di banchiere centrale vaticano, come Draghi in Italia. Il proposito è di voltare pagina. Ma il timore è che dentro le Mura, sospirano Oltretevere, «ci sia chi non vuole fare pulizia».

© Copyright Corriere della sera, 27 settembre 2010 consultabile online anche qui.

Nessun commento: