Vedi anche:
Tutto il bene che può venire da una bella liturgia. Dall'Inghilterra alla Spagna (Bruno Mastroianni)
Ancora oltraggi alle chiese francesi. Assordante il silenzio dei vescovi d'Oltralpe
Per salvare l'Iraq bisogna assicurare la sopravvivenza dei cristiani (Maggi)
L'esortazione papale «Verbum Domini». Una sola Parola ci salva dalle parole senza senso (Gennaro Matino)
Esortazione "Verbum Domini". Ha radice nella Parola la missione della Chiesa (Cardinale)
L'Esortazione Apostolica "Verbum Domini" nell'esaustivo commento di Salvatore Izzo
L'espansione del laicismo in Spagna. Il cardinale Rouco Varela ricorda le parole del Papa (Osservatore Romano)
Il vescovo anglicano Keith Newton di Richborough si unisce alla Chiesa cattolica per “ragioni positive” (Zenit)
Card. Bagnasco: “L’etica pubblica non può essere divisa da quella privata” (Galeazzi)
Richiamo del Papa nell'Esortazione "Verbum Domini": Basta con le omelie «generiche e astratte», che nascondano la semplicità della Parola di Dio, ma basta anche con le «inutili divagazioni» che rischiano di mettere al centro dell’attenzione il predicatore superstar, invece che ciò che dice (Tornielli)
Cinque vescovi anglicani si uniranno formalmente alla Chiesa Cattolica (Ansaldo)
"Morte alla blasfema": contadina cristiana condannata in Pakistan (Caprara)
Il Papa scuote i vescovi: "Imparate da san Francesco". Severo rimprovero alla gerarchia cattolica italiana. Dove continuano a prevalere, in campo liturgico, gli oppositori di Ratzinger (Magister)
Chiavi di lettura del nuovo documento "Verbum Domini" sulla Bibbia (Rome Reports)
La conferenza stampa di presentazione della Verbum Domini (R.V.)
Il colloquio tra il Papa e il suo confessore ex-comunista. Presto in libreria l'intervista di Peter Seeward, rinato cattolico, al Santo Padre (Affaticati). Da assaporare!
"Verbum Domini", il Papa: la coerente testimonianza di vita determina la credibilità dei Cattolici che hanno anche il dovere della denuncia non ambigua delle ingiustizie. Occorre ribadire l'unicità del matrimonio (Izzo)
Il Papa ed il "Botafumeiro" nella cattedrale di Santiago (Rome Reports)
Benedetto XVI: i Congressi eucaristici internazionali sostengano il lavoro della nuova evangelizzazione (Radio Vaticana)
La specificità cristiana. Giovanni Maria Vian commenta l'Esortazione Verbum Domini e la lettera del Papa in occasione della riapertura della Biblioteca Vaticana
L'intervista di Peter Seewald al Papa. Le anticipazioni di Panorama: nessuno ha letto le bozze del libro (in tedesco) tranne Joseph Ratzinger, Ingrid Stampa e probabilmente il card. Levada (Asca)
Passata la festa e fatto il conto della serva, sembra proprio che avere come ospite il Papa in casa propria sia convenuto anche ai mangiapreti spagnoli (Di Giacomo)
Nell'Esortazione Apostolica "Verbum Domini" il Papa si occupa anche degli abusi liturgici e dell'approssimazione di certe omelie
Sintesi dell’Esortazione apostolica postsinodale “Verbum Domini” (Zenit)
Il Papa: Il contributo del genio femminile alla conoscenza della Scrittura e all'intera vita della Chiesa è oggi più ampio che in passato e riguarda anche il campo degli stessi studi biblici (Izzo)
L'Esortazione Apostolica "Verbum Domini" ribadisce l'inscindibile legame tra Scrittura e Tradizione nella fede cattolica. Il Papa richiama a migliorare la qualità delle omelie. Il rapporto con islam ed ebraismo (Izzo)
Incontri con Cristina Siccardi. Mons. Manganini permettendo...(Messainlatino). Mons. Manganini è attualmente impegnato ad indignarsi contro il progetto di un negozio in Piazza Duomo
Esortazione apostolica postsinodale “Verbum Domini”: il commento del Sir
Il Papa al presidente iraniano Ahmadinejad: In alcuni Paesi del Medio Oriente le comunità cattoliche affrontano situazioni difficili, discriminazione e perfino violenza, e non hanno la libertà di vivere e professare pubblicamente la loro fede
Broadhurst: Penso che migliaia di anglicani laici inglesi e gallesi stiano convertendosi al cattolicesimo, oltre a molti sacerdoti, nonostante il rischio di perdere stipendio e immobili
Protect the Pope denuncia il fatto che molti vescovi inglesi siano ostili all'Ordinariato per gli Anglicani
Il Papa: alziamo la voce per chiedere agli Stati la libertà religiosa. A tutti la Chiesa si sente debitrice di annunciare la Parola che salva. In nessun modo essa puo' limitarsi ad una pastorale di 'mantenimento', per coloro che gia' conoscono il Vangelo (Izzo)
Esortazione "Verbum Domini", il Papa: Non si può usare la violenza in nome di Dio. Gli immigrati hanno diritto all'annuncio del Vangelo (Izzo)
ESORTAZIONE APOSTOLICA POSTSINODALE "VERBUM DOMINI" DI BENEDETTO XVI: LO SPECIALE DEL BLOG
___________________________________________________________
«Una guida per l’inizio di questo millennio»
Davanti ai giornalisti gli interventi di Ouellet, Ravasi, Eterovic e Frezza «Dal Papa un aiuto alla liturgia, alla teologia e alla vita spirituale»
DI MATTEO LIUT
L’ Esortazione «Verbum Domini» risponde «a ciò di cui ha bisogno la Chiesa in questo inizio di millennio». È la lettura condivisa emersa dagli interventi tenuti ieri durante la conferenza stampa di presentazione del documento. All’incontro, svoltosi nell’aula Giovanni Paolo II della Sala stampa della Santa Sede, erano presenti il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, l’arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura, l’arcivescovo Nikola Eterovic, segretario generale del Sinodo dei vescovi, e monsignor Fortunato Frezza, sotto-segretario del Sinodo dei vescovi.
Secondo Ouellet l’Esortazione riprende lo stesso messaggio della Dei Verbum, a 45 anni di distanza, sviluppando «una visione dinamica e dialogica della Rivelazione». Questa, ha aggiunto il cardinale «è essenzialmente una chiamata al dialogo, una Parola creatrice di evento e di incontro, di cui la Chiesa fa esperienza sin dalle sue origini». Una dinamica di cui la figura della Vergine Maria «rimane l’insuperabile paradigma». In quest’ottica l’Esortazione ricorda che «occorre soprattutto pregare con le Sacre Scritture per incontrarvi personalmente il Cristo». Ed è proprio nell’uso orante e comunitario della Bibbia che si radica il suo «senso spirituale». Per questo «le scienze sacre, siano esse filologiche, letterarie, storiche, patristiche o speculativamente teologiche, non possono fare astrazione dalla fede della Chiesa». Ouellet, infine, ha indicato alcune questioni da approfondire alla luce degli spunti forniti dal documento: i temi dell’ispirazione e della verità delle Scritture, la sacramentalità della Parola di Dio, il rapporto tra mariologia e teologia della Parola, l’apertura alle donne del ministero del lettorato. In definitiva, ha concluso il cardinale, l’Esortazione post-sinodale mostra «una visione dialogica della rivelazione », auspica «un’ermeneutica ecclesiale della Scrittura» e «un approfondimento del rapporto tra la Parola di Dio e i sacramenti».
Secondo Ravasi «siamo di fronte a un vero e proprio scritto globale, quasi simile a una 'costituzione' conciliare, ove s’intrecciano teologia e pastorale e ove la riflessione è sostenuta e arricchita da un intarsio di citazioni preziose, di rimandi efficaci, di motivazioni puntuali». Chiave interpretativa che «regge l’intera Esortazione», ha aggiunto l’arcivescovo, è il prologo del Vangelo di Giovanni, «che scandisce il trittico in cui il documento si articola, rendendo in tal modo nitida la sua trama e facendo sì che dottrina e prassi, fede e vita, Parola e 'carne' storica s’intreccino armoniosamente ». Nel terzo punto, dedicato alla Parola nel mondo, ha notato Ravasi, «la trama del testo papale si ramifica in un vero e proprio delta tematico che ha, ovviamente, il suo corso principale nella missione della Chiesa intera chiamata ad annunciare la Parola alle genti tutte, ai migranti, ai giovani, ai poveri, ai sofferenti, rendendo questo annuncio un seme di speranza, di giustizia, di carità, di riconciliazione, di verità». Presentando la struttura dell’Esortazione, poi, Eterovic si è soffermato in particolare sul titolo, «preso dalle antiche parole del profeta Isaia, nella maniera in cui le ha riproposte san Pietro nella sua Prima Lettera». «Si può, dunque, facilmente percepire la concordanza e quindi la continuità tra l’Antico e il Nuovo Testamento – ha notato l’arcivescovo – come pure il suo compimento e superamento nella Persona di Gesù Cristo». Il titolo, inoltre, mostra un «importante rilievo liturgico». Eterovic, poi, ha indicato sette diversi obiettivi della «Verbum Domini»: Comunicare i risultati dell’Assemblea sinodale, Riscoprire la Parola di Dio, fonte di costante rinnovamento ecclesiale, Promuovere l’animazione biblica della pastorale, Essere testimoni della Parola, Intraprendere una nuova evangelizzazione, Favorire il dialogo ecumenico, Amare la Parola di Dio.
Nel suo intervento, infine, Frezza ha proposto una riflessione sul «tema centrale»: la liturgia come luogo privilegiato della Parola di Dio. Secondo il sotto-segretario, «liturgia e Parola di Dio si compenetrano in stringente reciprocità: la Parola di Dio divinizza l’azione liturgica, la liturgia è luogo privilegiato per la comprensione della Parola di Dio». Soffermandosi, poi, su alcuni aspetti particolari di questo tema, Frezza ha sottolineato che «poiché la liturgia costituisce per la fede l’orizzonte ermeneutico della Parola di Dio, significa che anche nei singoli atti liturgici, come sono i sacramenti, l’annuncio biblico rivela la sua verità sia nella proclamazione liturgica sia negli effetti del sacramento celebrato». In questo modo, ha concluso, «si raggiunge quella comprensione totale della mente e della vita che connota l’esistenza cristiana.
© Copyright Avvenire, 12 novembre 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento