venerdì 5 febbraio 2010

Visita del Papa a Cipro: Benedetto XVI dal 4 al 6 giugno nell'isola "dimezzata" (Sir Europa)


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Vedrà il confine

Benedetto XVI dal 4 al 6 giugno nell'isola "dimezzata"

Si svolgerà dal 4 al 6 giugno di quest'anno la visita apostolica di Benedetto XVI a Cipro, la prima di un Pontefice nell'isola, la terza del Mediterraneo per estensione (dopo Sicilia e Sardegna). Un viaggio che si potrebbe definire "nel segno del Medio Oriente". L'isola rientra, infatti, sotto la giurisdizione del Patriarcato latino di Gerusalemme. Senza dimenticare che Pio XII nel creare, l'11 febbraio 1948, la Delegazione apostolica per Gerusalemme e la Palestina, volle includervi anche il territorio cipriota. Il viaggio, di fatto, si collega al Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente che si svolgerà a Roma dal 10 al 24 ottobre 2010 sul tema "La Chiesa cattolica nel Medio Oriente: Comunione e testimonianza. 'La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola' (Atti, 4, 32)". Il "Documento di lavoro" ("Instrumentum laboris") di questa assemblea sarà consegnato da Benedetto XVI ai vescovi e patriarchi mediorientali proprio durante la sua visita a Cipro. Sui preparativi e significati del viaggio papale, SIR Europa ha intervistato padre Umberto Barato, vicario generale patriarcale dei cattolici latini di Cipro.

Come procedono i preparativi per questo importante appuntamento?

"Abbiamo una commissione centrale, formata dall'arcivescovo maronita, Josef Souaef, da me e da 10 laici, coordinatori delle sottocommissioni che si occupano di settori ed aspetti particolari della visita. Siamo solo all'inizio, abbiamo fatto una riunione il 14 gennaio alla quale erano presenti circa 250 persone. Tra i primi compiti c'è quello di cercare i volontari. Le cose da preparare sono molte ma stiamo lavorando per farci trovare pronti. Il tutto avviene in coordinamento col Governo e con la locale Chiesa ortodossa con la quale collaboriamo e lavoriamo in grande spirito di dialogo ecumenico".

Avete già individuato i luoghi dove si recherà il Pontefice e messo a punto il programma?

"La Commissione vaticana è venuta a Cipro all'inizio di dicembre scorso ed abbiamo individuato alcuni luoghi. Il programma deve essere ancora definito nei particolari che saranno sistemati nelle prossime visite della Commissione vaticana. Si parla, tuttavia, dell'arrivo, il 4 giugno, di Benedetto XVI a Paphos, teatro della predicazione dell'apostolo Paolo, dove si terrà una funzione ecumenica con l'arcivescovo ortodosso, Chrysostomos II. La stessa sera il trasferimento a Nicosia dove continuerà il programma. Nella grande celebrazione di domenica, 6 giugno, il Papa dovrebbe consegnare l'Instrumentum laboris del Sinodo ai vescovi e patriarchi mediorientali. Cipro fa parte della Terra Santa e questo è un gesto altamente significativo".

A Nicosia Benedetto XVI vedrà quella "linea verde" che segna il confine tra la parte greca e quella turca tagliando l'isola da est a ovest?

"Vedrà senz'altro il confine, ma varcarlo è un altro discorso".

La comunità cattolica locale, formata da latini e maroniti, è piuttosto piccola, tuttavia, vi attendete una grande presenza di fedeli nei giorni della visita?

"Certamente. Ma devo dire che la Chiesa locale non comprende solo latini e maroniti, ma anche tutte quelle migliaia di persone, circa 20 mila, che sono a Cipro per lavoro e che vengono dall'Asia e dall'Africa soprattutto. Anche loro sono nostri parrocchiani, anche loro sono la nostra Chiesa. Non si può distinguere tra locali e stranieri che lavorano qui. Per non parlare, poi, degli immigrati clandestini, che sono tantissimi. Siamo tutti membra della Chiesa e tutti ci stringeremo intorno al Pontefice".

Cosa si aspetta la Chiesa cattolica cipriota da questa visita?

"Molto dipenderà dalla nostra preparazione spirituale. In questo senso una delle sotto-commissioni di lavoro ha proprio il compito di preparare spiritualmente i nostri fedeli all'arrivo del Papa. Non vogliamo che questo viaggio abbia solo una valenza sociale o che resti superficiale, su un piano esteriore. Dobbiamo essere pronti a ricevere le parole di Benedetto XVI, a recepire i suoi consigli per essere sempre più fedeli al messaggio evangelico. Da questo viaggio mi attendo che la Chiesa cipriota riceva un nuovo slancio, nuovo entusiasmo e vitalità. Spero anche che questa rappresenti un'occasione privilegiata per avvicinare i 'lontani'. Stiamo per vivere un avvenimento spirituale e pastorale".

Scheda

La comunità cattolica di Cipro è formata dai maroniti e dai latini. Secondo dati forniti dal centro editoriale della Custodia di Terra Santa, i maroniti in tutta l'isola oggi sono circa 6000. Le loro otto parrocchie formano una diocesi, affidata nell'ottobre 2008 all'arcivescovo mons. Josef Souaef (47 anni). La liturgia viene celebrata in lingua araba e aramaica, ma molte parti sono ora tradotte in greco. I latini sono sotto l'autorità pastorale del patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal. I latini con cittadinanza cipriota sono circa 2000, ai quali vanno aggiunti altri 7000 che risiedono permanentemente nell'isola ma non sono ciprioti e circa 20 mila lavoratori stranieri temporanei. A Cipro operano i frati minori della Custodia di Terra Santa. A Nicosia, Larnaca e Limassol, hanno la responsabilità di tre delle quattro parrocchie latine dell'isola e del Terra Sancta College. L'ultima parrocchia creata è quella di Paphos, affidata alla responsabilità del patriarcato latino. Fondamentale è il contributo delle suore, impegnate nelle scuole cattoliche, nella catechesi e nell'assistenza a poveri, immigrati e anziani.

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