venerdì 5 febbraio 2010

Caso Boffo, "Il veleno di Feltri" (Aldo Maria Valli)


Vedi anche:

Caso Boffo, «Ma quali laicisti...Qui il complotto è ecclesiale». La visione profetica di Papa Benedetto. Lucida analisi di Paolo D’Andrea

Il card. Bertone scrive su "Shalom" dopo la visita del Papa in sinagoga (Asca)

Riflessioni per l'Anno sacerdotale: Come una sentinella del mattino (Luis Garza Medina)

Il prof. Veronesi sicuro di se stesso: "La religione impedisce di ragionare". Nella stessa giornata: "Tracce di pensiero nello stato vegetativo"

Il Papa "dimette dallo stato clericale" Marco Dessì, accusato di pedofilia, con un provvedimento inappellabile (Salis)

Il Papa: "Lo sport sia sempre un mattone prezioso su cui edificare pace e amicizia fra popoli e nazioni" (Messaggio del Santo Padre in occasione della XXI edizione dei Giochi olimpici invernali)

La leggenda del beato Wojtyla (Filippo Di Giacomo)

In vista della beatificazione è battaglia sulla memoria di Papa Wojtyla. L'ex segretario contro il postulatore per un libro di rivelazioni (Apcom)

Il Papa: se non arriva la giustizia umana, arriverà quella divina. Card. Cordes: giustizia ancora calpestata, Chiesa calunniata (Izzo)

Chiesa ortodossa russa, vicina ai cattolici, ma lontana dai protestanti (AsiaNews)

Messaggio del Papa per la Quaresima, card. Cordes: non basta dare a ciascuno il suo (Sir)

Messori sul “caso Boffo”: Chiesa casta et meretrix (Rodari)

Il Papa: non cerchiamo l'origine del male sempre fuori di noi (Izzo)

Mons. Negri: amore per Cristo e fraternità contro la tentazione della carriera e del potere nella Chiesa (Radio Vaticana)

Pöttering sul Messaggio del Papa: l’Europa trasformi la solidarietà in progetto politico. Il cardinale Cordes: l'uomo non si isoli da Dio (R.V.)

Il Papa: l'impegno per un'equa distribuzione dei bene non esaurisce il Vangelo (Izzo)

Quaresima 2010, Il messaggio di Benedetto XVI: La giustizia più grande (Sir)

Lucetta Scaraffia: Il no al matrimonio tra omosessuali non è omofobia (Riformista)

Messaggio del Papa per la Quaresima: l'uomo senza l'amore di Dio è incapace di attuare la vera giustizia (Radio Vaticana)

Il Papa: la giustizia di Dio non è quella degli uomini (AsiaNews)

Il Papa nel Messaggio per la Quaresima: "Uscire dall'illusione dell'autosufficienza" (Sir)

Che cosa si cela dietro lo scontro tra il Vaticano e Londra? Le norme anti-discriminazione non si applicheranno alle parrocchie cattoliche (Paci)

Voli papali in low cost? (Angela Ambrogetti)

Il Papa: i Cristiani si impegnino a formare società giuste (Apcom)

Il Papa: Egosimo, sospetto, competizione, ansia di "afferrare" e "fare da sé", sono sentimenti che abitano il cuore dell'uomo (Apcom)

Il Papa: "Ciò di cui l’uomo ha più bisogno non può essergli garantito per legge. Per godere di un’esistenza in pienezza, gli è necessario qualcosa di più intimo che può essergli accordato solo gratuitamente: potremmo dire che l’uomo vive di quell’amore che solo Dio può comunicargli avendolo creato a sua immagine e somiglianza" (Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2010)

Don Marco Dessì, accusato di pedofilia, è stato espluso dalla Chiesa Cattolica su decreto inappellabile di Benedetto XVI (Repubblica)

La moltiplicazione dei conclavi di Scalfari (Il Riformista). Evidentemente il fondatore di Repubblica parla della Chiesa ignorandone la storia recente

Card. Kasper sulle accuse a Vian: "Non esisteva alcun motivo per una macchinazione del genere" (Galeazzi)

Caso Boffo, Mons. Negri: tentativo diabolico di togliere alla Chiesa forza nella società (Apcom e Corriere)

Il caso Boffo e le nuove tensioni: «Tutta la Chiesa sotto attacco» (Vecchi)

Secondo Mancuso, in cinque anni, Benedetto XVI non ha ancora fatto pulizia nella Chiesa!

Chiesa divisa, il richiamo del Papa (Galeazzi)

Quelle tute blu guidate più dal Papa che dalla Cgil (Lodovico Festa)

Il veleno dei cardinali. Il caso Boffo scuote la Chiesa (La Rocca ed Ansaldo). Le riflessioni del blog

Vittorio Feltri: "Non conosco né il direttore dell’Osservatore Romano né il cardinale Bertone, mai incontrati" (Il Giornale)

Wojtyla, postulatore sotto accusa. Ora a rischio la beatificazione? (La Rocca)

Nella Chiesa c'è chi cerca solo carriera e potere. Il Pontefice: «Molti lavorano per se stessi e non per la comunità» (Gasparroni)

Discorso del Papa ai vescovi inglesi, Andrew Pierce: "Io, uomo gay, sono d'accordo con il Papa"

Storia di Shazia, 12 anni, cristiana (Antonio Socci)

Discorso del Papa ai vescovi inglesi, Brendan O’Neill: lo Stato non può imporre il pensiero unico

Il Papa e lo Spirito Santo (American Papist Blog)

Il veleno di Feltri

Aldo Maria Valli

In tutta la vicenda Boffo il polverone circa la misteriosa, presunta “manina” che ha allungato a Feltri le poco lusinghiere notizie sull’ex direttore di Avvenire rischia di far perdere di vista il contesto, che è invece la cosa più interessante.
E decisiva.
Noi non sappiamo a chi appartiene la “manina” o la “manona”.
Non sappiamo se appartiene a un’eccellenza della Chiesa o a qualcuno di simile, né sappiamo se sia mai esistita. A naso, sembra davvero strano che possa appartenere al direttore dell’Osservatore romano Gian Maria Vian, come sostengono alcuni. La ragione principale è che Vian è un galantuomo, ma poi che motivi avrebbe avuto di agire in un modo simile? Ammesso e non concesso che tra Vian e Boffo ci fosse della ruggine (personale o politica), perché il direttore dell’Osservatore avrebbe dovuto comportarsi così? L’Osservatore dipende dalla segreteria di Stato vaticana, quindi incolpare Vian vuol dire far risalire la colpa al cardinale Bertone, ma anche in questo caso la faccenda non sta in piedi.
Bertone, come tutti i comuni mortali, può commettere errori nell’esercizio delle sue funzioni, ma non ha bisogno di ricorrere a certi mezzi per far valere una linea.
Qui si stanno infangando alcune persone con una leggerezza impressionante, e senza lo straccio di una prova. Cerchiamo dunque di tornare alla realtà dei fatti.
La condanna per molestie nei confronti di Boffo c’è stata, ed è una notizia che nell’ambiente girava da almeno cinque anni. Circa questi fatti l’ex direttore di Avvenire, dopo essere rimasto a lungo in silenzio, ha spiegato che lui ha coperto una persona che ha usato il suo telefono per fare le molestie, ma la spiegazione è stata tardiva e mai dettagliata.
Personalmente credo alla versione di Boffo. Resta tuttavia il fatto che se avesse chiarito subito non ci sarebbero stati tanti polveroni e soprattutto lui non si sarebbe reso strumentalizzabile, come purtroppo è avvenuto.
Diverso è il caso dell’informativa allegata alla notizia circa la condanna.
Quell’informativa, relativa alla presunta omosessualità dell’ex direttore, si è rivelata un’emerita patacca, come ha ammesso lo stesso Feltri, ma costituiva solo il contorno della notizia sulla condanna per molestie.
La quale notizia, ripetiamo, circolava da moltissimo tempo.
Ora è qui che bisogna prestare attenzione al contesto. Che è doppio: politico ed ecclesiale. Sul piano politico l’attacco a Boffo è arrivato dal Giornale quando l’Avvenire ha incominciato a dimostrare la nausea dei cattolici per i comportamenti personali del presidente del consiglio.
La vicenda ha avuto questa origine ben precisa che non bisogna dimenticare. Boffo, reso strumentalizzabile, è stato usato a scopo politico per screditare la Chiesa che in quel frangente stava andando contro gli interessi del premier. Sul piano ecclesiale, invece, la vicenda è maturata con la fine del regno del cardinale Camillo Ruini alla guida della Cei, un regno nel quale Dino Boffo occupava una posizione di primissimo piano e, secondo molti uomini di Chiesa, spropositata. Non solo perché guidava sia l’Avvenire sia la televisione Sat 2000 sia la radio, ma perché di fatto era diventato nello stesso tempo collaboratore e interlocutore di Ruini espropriando la Cei delle sue funzioni di indirizzo editoriale e di controllo sui mass media di proprietà dei vescovi. E dobbiamo pensare che stiamo parlando di un impero che anche dal punto di vista economico rappresenta una realtà non di poco conto.
Per cui all’interno della Chiesa da molto tempo si levavano voci sempre più insofferenti nei confronti del ruolo di Boffo.
Quando a Ruini è subentrato Bagnasco, logica e buon senso avrebbero voluto che anche Boffo, dopo un lunghissimo regno, facesse un passo indietro, ma certe posizioni non si abbandonano facilmente, e da parte della Cei c’è stata anche dell’inerzia. Il direttore è rimasto così al suo posto e, poiché purtroppo uno scheletro nell’armadio c’era, è stato usato. Sicuramente, occorre ripeterlo, per un motivo politico preciso, rispetto al quale il motivo ecclesiale diventa un elemento secondario.
La “manina” o “manona”, sempre che sia esistita, ha agito in modo sporco. Ma proprio il fatto che abbia agito in modo sporco elimina dal novero dei possibili esecutori tutti coloro che non avevano nessun motivo di sporcarsi le mani visto che avevano la possibilità di agire in modo pulito semplicemente comunicando a Boffo che il suo mandato era arrivato alla fine.
Il fatto è che ora Feltri, per salvare se stesso in vista del “processo” che dovrà subire davanti all’ordine dei giornalisti della Lombardia, sta sparando sui vertici della Chiesa.
Cartucce piene di veleno che mirano a screditare i vertici ecclesiali e a dividerli per dimostrare che il marcio sta lì. Ed è questo un gioco al quale la Chiesa e i suoi uomini non dovrebbero prestarsi.

© Copyright Europa, 5 febbraio 2010 consultabile online anche qui.

2 commenti:

massimo ha detto...

bell'articolo.rimango disgustato dai giornalisti e dalla società,se avessimo amato di più la chiesa ascoltato di più i pastori la nostra società sarebbe meglio,ma anch'io sbaglio a dire "se"....la frittata è fatta.
volgiamo ascoltare il Papa,ricordiamo cosa disse l'8 dicembre.

Fabiola ha detto...

Non sono d'accordo. E' l'articolo di un catto-progressista che non ha mai sopportato le posizioni di Ruini e quindi di Boffo...
Alla fine sembra che la responsabilità sia stata di chi non ha dimissionato Boffo insieme a Ruini.
L'attacco a Feltri (non intendo difenderlo, non m'interessa)è ovviamente politico.