giovedì 28 gennaio 2010

La Chiesa ricorda San Tommaso d'Aquino, il Papa: fede e ragione ci mostrano che Dio è Amore (Radio Vaticana)


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Il Papa alle Pontificie Accademie: promuovere un umanesimo cristiano che dia ragioni forti di vita e di speranza, soprattutto alle nuove generazioni

Il Papa: "Alla carenza di punti di riferimento ideali e morali, che penalizza particolarmente la convivenza civile e soprattutto la formazione delle giovani generazioni, deve corrispondere un’offerta ideale e pratica di valori e di verità, di ragioni forti di vita e di speranza, che possa e debba interessare tutti, soprattutto i giovani" (Discorso alle Pontificie Accademie)

Lo stile sobrio e diretto di Benedetto XVI: quel rotolo di preghiera in tedesco nel filo spinato di Auschwitz (Sequeri)

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Il Giorno della Memoria con Edith Stein (Stefania De Bonis)

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Irinej, il nuovo Patriarca della Chiesa Ortodossa Serba: è tempo di un incontro con il Papa (Ansa)

Quando Benedetto XVI disse che, prima della conversione, San Francesco era una specie di «play-boy»...

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Indovina chi viene in sinagoga (Filippo Di Giacomo)

Il Papa ricorda la Shoah: "Con animo commosso pensiamo alle innumerevoli vittime di un cieco odio razziale e religioso, che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte in quei luoghi aberranti e disumani" (Appello del Santo Padre)

La Chiesa ricorda San Tommaso d'Aquino: fede e ragione ci mostrano che Dio è Amore

Oggi dunque, la Chiesa celebra la memoria di San Tommaso D’Aquino, grande teologo e filosofo del 1200, che ha cercato di presentare in modo organico le ragioni della fede cristiana. Ce ne parla Sergio Centofanti.

Siate “sempre pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi”: Tommaso d’Aquino, nella sua vita, ha cercato di seguire l’invito di San Pietro. La fede non è irragionevole, anzi – afferma Benedetto XVI – è l’opzione più razionale, più bella e più integralmente umana. In un tempo in cui la ragione sembra sempre più debole, incapace di andare oltre ciò che è verificabile nell’esperimento, San Tommaso – rileva il Papa - ci indica la strada per ridargli forza:

“Secondo il pensiero di San Tommaso, la ragione umana, per così dire, ‘respira’: si muove, cioè, in un orizzonte ampio, aperto, dove può esprimere il meglio di sé. Quando invece l'uomo si riduce a pensare soltanto ad oggetti materiali e sperimentabili e si chiude ai grandi interrogativi sulla vita, su se stesso e su Dio, si impoverisce”. (Angelus del 28 gennaio 2007)

Fede e ragione - afferma San Tommaso - sono necessarie a raggiungere la verità:

“Quando è autentica la fede cristiana non mortifica la libertà e la ragione umana; ed allora, perché fede e ragione devono avere paura l'una dell'altra, se incontrandosi e dialogando possono esprimersi al meglio? La fede suppone la ragione e la perfeziona, e la ragione, illuminata dalla fede, trova la forza per elevarsi alla conoscenza di Dio e delle realtà spirituali. La ragione umana non perde nulla aprendosi ai contenuti di fede, anzi, questi richiedono la sua libera e consapevole adesione”. (Angelus del 28 gennaio 2007)

La ragione ultima della fede cristiana – sottolinea San Tommaso - è che Dio è Amore e l’amore è l’unica cosa che dà senso pieno alla vita perché l'uomo è fatto per amare. Solo chi ama, conosce veramente. Poco prima di morire l’Aquinate vive un’esperienza mistica, appena un piccolo assaggio dell’amore di Dio, che gli fa esclamare, quando tutta l’Europa inneggia alla sua grandezza: “Tutto quello che ho scritto è solo paglia! Un semplice atto di amore merita la vita eterna”.

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