venerdì 5 febbraio 2010

L'Opinione: È il Pontefice tedesco che non capisce l’italiano o sono i preti italiani che non comprendono il tedesco?


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Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

controcanto

Scherzi da prete

di redazione opinione

I giornali di ieri erano pieni delle cronache dei retroscena del pranzo di riconciliazione tra Vittorio Feltri e Dino Boffo zeppi di riferimenti a veleni, lotte a coltello, sospetti e colpi bassi tra i componenti di diverse fazioni della Curia romana.
Negli stessi giornali si raccontava che anche la Curia milanese sarebbe al centro di un turbinio di lettere anonime, maldicenze e ricatti a causa della battaglia tra prelati per il controllo dell’Istituto Toniolo e dell’Università Cattolica.
Accanto a queste notizie, infine, i soliti giornali pubblicavano l’omelia del Papa ad esaltazione della “vita consacrata” dei religiosi fatta di gratuità e di amore.
È il Pontefice tedesco che non capisce l’italiano o sono i preti italiani che non comprendono il tedesco?

© Copyright L'Opinione delle Libertà, 4 febbraio 2010

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Che battuta idiota!

Comunque, è evidente che i preti semplici, vescovi e cardinali, non capiscono perchè certi discorsi disturbano certe loro tentzioni molto lusinghiere.........
La lingua tedesca ovviamente incomprensibile qui non centra nulla. Sono i cervelli ad essere bloccati.

Anonimo ha detto...

Sono i vescovi italiani e i preti che non vogliono bene a Benedetto XVI. Conseguentementemente non capiscono con espressa volontò, quindi si rifiutano di capire. il linguaggio e i gesti del Papa

Anonimo ha detto...

Già, con i veleni di Curia di questi giorni è facile fare di tutta l'erba un fascio! ma grazie a Dio, non è così.
Nel leggere le parole di Benedetto XVI sulla gratuità della vita consacrata, sulla povertà del mondo senza sacerdoti,... ho pensato a quelli che conosco che hanno rinunciato a tutto per rispondere alla loro vocazione; a quelli che, pur essendo giovani, passano le loro giornate anche rinchiusi nei confessionali a consolare, a tentare di ricucire tante vite lacerate, ad accogliere chi è stato rifutato da tutti gli altri; a quelli che la sera, magari si sentono un po' soli e chiedono alle famiglie amiche di fargli compagnia, riflettendo insieme e lavorando sulla loro missione; a quelli che sono fedeli al Papa e, come noi, lo difendono a spada tratta, impegnandosi a conoscere e a diffondere il suo magistero; a quelli che quando li vedi sommersi e "tirati" da gruppi di bambini urlanti, ti ricordano Gesù quando diceva "lasciate che i bambini vengano a me".
senza contare di quelli che ancora pagano con il loro sangue la fedeltà al Vangelo.
Di questi ce ne sono ancora tanti e non è giusto che vengano offuscati da una minoranza ...
Maria Pia

Anonimo ha detto...

Io penso che il problema sia alla radice,cioè che un sacerdote appena uscito dal seminario decida, o il vescovo decida per lui,se seguire la carriera o la vita in parrocchia. Se già appena ordinato, quando dovrebbe essere ancora pieno di entusiasmo e vigore morale, già pensa à come farsi notare, quale istituto frequentare, ecc poi che ci si aspetta che a 50 anni cambi? quelli veramente motivati invece finiscono nelle parrocchie eli restano. Trovo sinceramente scandaloso che si scelgano sempreo quasi, vescovi,cioè pastori, uomini che pastori non lo sono mai stati, ma sonostati o segretari particolari,o responsabili di movimenti o funzionari della curia. Sarebbe buona cosa se si nominassevescovosolochi é stato almeno per un po' parrocco di qualche sperduta comunità di montagna. Il papa può cambiarelinea,soprattutto dopo le dimissioni di Re, spero che lo faccia.

Max

Caterina63 ha detto...

...più che battuta idiota direi irriverente, ma tanto ormai il Vicario di Cristo è trattato alla stregua di un qualsiasi "uomo" di un certo livello, non conta il ruolo che occupa ne di chi è il Vicario...

Però è vero che una certa parte di ecclesiastici fa finta di non capire ciò che il Papa dice, basta vedere che per la Messa di un Vescovo o in Parrocchia ancora ci si ostina a non imitare il Papa con l'inginocchiatoio, con il Canone in latino, con i canti sacri ecc...ecc...ecc...

Ma dimenticavo: è stato il Concilio che ha detto che ognuno fa per se...e chi fa per se fa per tre...
fateci caso, stranamente quelli che disattendono le richieste del Papa sono in maggioranza difensori del Concilio....e poi dicono pure di averlo capito bene!!

laura ha detto...

Il Papa non si discute. tedesco, italiano o polacco, è il vicario di Cristo. Si obbedisce e basta