venerdì 5 febbraio 2010

Mons. Miglio: il Papa sa che ci sono peccatori anche nella Chiesa. Essa sarebbe più danneggiata se nascondesse ciò che non va (Apcom ed Asca)


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Boffo/ Mons. Miglio: Papa sa che peccatori sono anche in Chiesa

Chiesa sarebbe più danneggiata se nascondesse ciò che non va

Con la recente denuncia del carrierismo all'interno della Chiesa "abbiamo la dimostrazione che il Papa è coraggioso perché guarda i problemi che ci sono dentro la Chiesa, fatta di uomini e donne che hanno il peccato originale come tutti", secondo monsignor Arrigo Miglio, presidente della commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. Il presule ha risposto alle domande dei giornalisti sulle ultime polemiche legate al caso Boffo, l'ex direttore di Avvenire, sottolineando che "come tutti gli altri anche noi uomini di Chiesa abbiamo bisogno regolarmente di chiedere perdono e di convertirci.
I sette vizi capitali hanno le loro radici nel cuore di tutti, preti, laici, uomini e donne. La novità è forse che il Papa lo dice con molta chiarezza e molta schiettezza". Secondo Miglio, che ha parlato a margine di una conferenza stampa presso la presidenza dell'Azione cattolica, quando critica il carrierismo, Benedetto XVI si rivolge "a due tipi di interlocutori", coloro che sono fuori della Chiesa e coloro che ne fanno parte, "perché nessuno di noi si senta immune e garantito e abbia l'umiltà di chiedere perdono". Per il vescovo di Ivrea, ad ogni modo, "la Chiesa sarebbe più danneggiata se, quando ci sono cose che non vanno, si tentasse di nasconderle".

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AVVENIRE: MONS.MIGLIO, PAPA SA CHE CI SONO PECCATORI ANCHE DENTRO CHIESA

''Il papa e' coraggioso perche' guarda anche i problemi che ci sono dentro la chiesa che e' fatta di uomini e di donne che hanno il peccato originale come tutti gli altri'': lo ha detto il vescovo di Ivrea mons. Arrigo Miglio, presidente della Commissione Cei per i problemi sociali e del lavoro, rispondendo alle domande dei giornalisti sul caso Boffo e sul richiamo di papa Benedetto XVI conto la tentazione del potere anche all'interno della chiesa. Gli uomini di chiesa, ha ricordato mons. Miglio, hanno ''bisogno regolarmente di chiedere perdono e di convertirsi'', perche' ''i sette peccati capitali hanno le loro radici nel cuore di tutti, preti e laici, uomini e donne''. ''La novita', forse - ha aggiunto - e' che questo papa lo dice con molta chiarezza e molta schiettezza. Mi pare che abbia due tipi di interlocutori: lo dice a quelli di fuori, perche' non ha paura di riconoscere i limiti e i peccati degli uomini di chiesa, e lo dice a noi dentro perche' nessuno di noi si senta immune e garantito''. ''La chiesa - ha concluso il vescovo - sarebbe molto piu' danneggiata se quando ci sono delle cose che non vanno cercasse di nasconderle. Il problema e' quello di cambiare la situazione di convertirci, come dice il papa'', perche' ''cio' che danneggia la chiesa e' la non volonta' di conversione che ci puo' essere nell'uno o nell'altro''.

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2 commenti:

SERAPHICUS ha detto...

Al posto delle chiacchiere:

"Se Dio non è in Cristo, egli ritorna a dimorare in una lontananza incommensurabile; e se Dio cessa di essere un Dio in mezzo agli uomini, egli diventa un Dio assente e, per conseguenza, un non-Dio: giacché un Dio privato della capacità di agire non è Dio. Per quanto concerne il timore che Gesù, a causa della fede nella sua figliolanza divina, si allontani da noi uomini, in realtà è vero il contrario: e, cioè, se Gesù è stato un semplice uomo, egli appartiene irrevocabilmente al passato e può essere percepito, con maggiore o minore chiarezza, solo attraverso un lontano ricordo. Se, al contrario, Dio si è realmente fatto uomo e, quindi, in Gesù Cristo è al tempo stesso vero uomo e vero Dio, Gesù partecipa come uomo del presente di Dio, che abbraccia tutti i tempi. Allora e soltanto allora Dio non è mero passato, ma è presente tra gli uomini, nostro contemporaneo nel nostro oggi. Perciò, e di questo sono assolutamente convinto, un rinnovamento della cristologia deve ave- re il coraggio di concepire il Cristo in tutta la sua grandezza, così come ce lo mostrano i quattro vangeli presi assieme, nella loro unità carica di tensione."

sam ha detto...

Gran bell'intervento