giovedì 6 maggio 2010

Pedofilia, Luca Barbareschi: la Chiesa non collabora abbastanza ma Papa Ratzinger è stato coraggioso. Ha scoperchiato un vaso di Pandora notevole


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E intanto sui giornaloni e nei telegiornali italiani è completamente sparito anche il solo nome di Maciel...

Tanto per rispondere alla Goodstein del NYT: per quanto valgono, i sondaggi dimostrano che la campagna mediatica contro il Papa è miseramente fallita!

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Legionari di Cristo, anche nella Chiesa il diavolo fa le pentole. Poi, è sufficiente che ad essere Papa sia un cristiano sempre più annoverato tra i miti e gli umili di cuore, per far saltare tutti i coperchi (Di Giacomo)

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La battaglia del Papa contro la pedofilia nella Chiesa: il "caso" Maciel Degollado e la "visitazione apostolica" ordinata dal Papa nei confronti dei Legionari di Cristo

Pedofilia La battaglia di Luca Barbareschi in difesa dei bambini

Sugli abusi il Papa è stato coraggioso

Valerio Maccari La pedofilia è un problema «si fa troppo poco.

E anche la Chiesa non collabora abbastanza». Luca Barbareschi, attore, imprenditore e deputato, è da sempre in prima linea nella lotta alla pedofilia. Nel 2007 ha dichiarato di aver subito abusi e, da allora, cerca di aiutare i bambini vittime di pedofilia con la fondazione onlus «Luca Barbareschi: Dalla parte dei Bambini», cui ha dato nome e fondi. «Innanzitutto - spiega - facendo conoscere il problema, attraverso campagne di comunicazione ed eventi». Come quello che ha organizzato ieri per celebrare la Seconda Giornata nazionale contro la pedofilia, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il presidente dell'Autorità garante per la privacy Francesco Pizzetti. Barbareschi, ormai sono 3 anni che la sua fondazione si occupa di bambini vittime di abusi. «Vogliamo dare loro un messaggio importante: vi siamo vicini. Ma non siamo solo comunicazione: da poco abbiamo donato 50 mila euro alla fondazione "La cura del Girasole", l'unica in ambito clinico nel Lazio ad occuparsi non solo del bambino danneggiato ma anche, quando possibile, del recupero della famiglia». Ha detto che il quadro della pedofilia, in Italia, è molto grave. «Sì, e purtroppo non si fa molto. Siamo in una situazione di stallo e il Vaticano non dà una mano. Sbaglia a non essere più trasparente nei confronti del problema».
Il Pontefice, però, ha mandato segnali importanti.
«Ratzinger è stato coraggioso. Ha scoperchiato un vaso di Pandora notevole e ha chiesto scusa. Non è poco: erano scuse tutto quello che chiedevo dall'istituto dove sono stato molestato. Non ho ricevuto neanche quelle».

© Copyright Il Tempo, 6 maggio 2010 consultabile online anche qui.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

OT
Campbell (Anglocatholic) accusa: La visita dei tre Vescovi doveva rimanere riservata. La Anglicanorum Coetibus ha potenti avversari nella Curia.
http://www.theanglocatholic.com/2010/05/bishop-of-fulham-on-vatican-visit-leak/
Alberto

laura ha detto...

Il coraggio del Santo Padre è fuori discussione e sono contenta che qualcuno lo riconosca, ma, certamente deve essere stato molto doloroso prendere certe decisioni, incontrare personalmente le vittime, pagare per i peccati degli altri. Benedetto XVI è sopra tutti. Mi vengono alla mente le parole di Don Abbondio al cardinal Federigo: "Se uno non ce l'ha, il coraggio non se lo può dare......"

Fabiola ha detto...

Luca Barbareschi. Non so voi, io certo non sentivo l'esigenza di conoscere la sua illuminata opinione sul coraggio di Benedetto XVI.
Talora, quasi, invidio l'acritica autostima di certi personaggetti televisivi.

Raffaella ha detto...

Barbareschi subi' molestie quando era in un collegio di religiosi.
La sua opinione quindi mi e' sembrata importante.
:-)
R.

Anonimo ha detto...

Io sono stato ripetutamente abusato sessualmente nel seminario minore da quando avevo 10 anni..( anni 67/71).ora, dopo essere stato un adolescente inquieto e poi alcolista sono un uomo tragicamente infelice ( tre tentativi di suicidio, cure psichiatriche, perdita di lavoro, matrimonio fallito, due figli che mi odiano) ho tendenze pedofile e sono ossessionato dal terrore di essere scoperto perchè ogni tanto cedo alla tentazione e vado a spiare( solo spiare si noti)i ragazzini che si fanno il bagno in piscina o nei campeggi e li spio mentre si fanno la doccia. AIUTATEMI per favore, vorrei curarmi prima di cadere nuovamente in depressione oppure di uccidermi. Uno di quei preti mi ha anche cercato quando avevo 16 anni per sfruttarmi sessualmente, ora è un pezzo grosso della curia e ha il coraggio questo ipocrita di rilasciare interviste dove parla contro l'omosessualità, uno schifo...Aiutatemi, cosa posso fare? Denunciare quei fatti dopo tanti anni? E della mia pedofilia cosa potrò dire per discolparmi? Mi hanno già pizzicato i carabinieri mentre spiavo dei ragazzini, grazie al maresciallo amico di famiglia non sono finito in giudizio, questo capitava anni fa...ma ora se mi capitasse ? E' colpa mia se sono così? Io quando sono entrato in seminario ero un bambino normale, sono stato onesto a lasciarlo perchè sentivo che non ero degno di diventare prete, ma il danno subito chi me lo ripaga? Posso avere un aiuto per curarmi nuovanmente? Il Papa si rende conto di questo? Io non sono andato a parlare in TV o a giornalisti, ma ho solo scritto sfogandomi al vescovo e lui non mi ha mai risposto.

Raffaella ha detto...

Carissimo,
mi dispiace moltissimo per quanto hai subito.
Purtroppo i reati sono probabilmente prescritti per la legge italiana.
Se posso darti un consiglio, ti vorrei suggerire di scrivere a Mons. Scicluna alla Congregazione per la dottrina della fede.
Non tutto e' perduto ed e' giusto che chi ti ha fatto del male paghi.
Un caro saluto.
Raffaella