lunedì 18 ottobre 2010

Dissonanze: dal Sinodo alla Cappella Sistina (Angela Ambrogetti)

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Chiedo scusa per la latitanza :-))

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Dissonanze: dal Sinodo alla Cappella Sistina

postato da Angela Ambrogetti

Il Sinodo per le Chiese del Medio Oriente è a metà del suo percorso. Ed è un percorso difficile che mette in evidenza le divisioni che quella regione vive. Le divisioni e le difficoltà politiche, ma anche quelle sociali e, purtroppo, quelle religiose. Tra le diverse fedi, tra le confessioni cristiane, e nella stessa Chiesa cattolica tra i diversi riti. Un fatto è certo: i cristiani del Medio Oriente vivono in un continuo stato di sofferenza e hanno bisogno di sostegno. E non solo economico o politico, ma anche culturale formativo. Il dibattito sinodale è vivacissimo. Ci sono tanti interventi sia in aula sia consegnati per scritto alla Segreteria. Se ne terrà conto nei circoli minori per arrivare alle proposizioni finali, le proposte sulla base delle quali il papa scriverà la esortazione post sinodale.
Tra i temi emersi anche quello del primato petrino, un tema molto "orientale" che vede il legame delle Chiese cattoliche con quelle ortodosse. Un tema che si affronta spesso e che certo va affrontato con serenità. Il cardinale Levada, prefetto della Congregazione della Dottrina della fede ha detto infatti: "prevedrei uno studio e uno scambio di opinione utili su come il ministero del Successore di Pietro, con le sue caratteristiche dottrinali fondamentali, potrebbe essere esercitato in modi diversi, secondo le diverse necessità dei tempi e dei luoghi. Questo rimane un capitolo dell'ecclesiologia che deve essere ulteriormente esplorato e completato."
Bellissime le testimonianze, a volte commoventi e applaudite, della vita di alcune piccole comunità di cristiani che devono affrontare ostilità politica e religiosa come nella Regione del Golfo Persico. Vivace la presenza delle comunità della diaspora, coloro che sono emigrati negli anni fuori dal Medio Oriente a causa della guerre, delle persecuzioni o delle difficoltà economiche. Sempre centrale il tema della vita dei cristiani nei territori palestinesi e in Israele. Piuttosto scarsi i temi propriamente pastorali, anche se molti padri hanno messo in evidenza la necessità di una catechesi che sia orientale e costruisca una mentalità di pace. Soprattutto i patriarchi vogliono tornare a casa con dei risultati concreti. Alcuni hanno discusso lo Strumento di Lavoro con le comunità.
Una richiesta che ha fatto rumore è stata quella di ammettere tutti i patriarchi al conclave. Una piccola rivoluzione.
Un problema comune è stato quello delle divisioni interne alle comunità. Una contro testimonianza che rende difficile la testimonianza. E del resto è proprio questo il tema del Sinodo.
Sabato pomeriggio i padri assistono al concerto offerto al papa dal maestro Enoch zu Guttenberg che dirige il coro "Chorgemeinschaft Neubeuern" e l'orchestra "Die Klang Verwaltung", con l'esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi.
E intanto arriva, fin troppo annunciata una nomina che lascia a dir poco stupiti. Il papa decide di cambiare il maestro della Cappella Sistina. Dopo aver confermato fin dall'inizio del suo pontificato la fiducia e la stima al maestro Giuseppe Liberto, ha nominato un salesiano pressoché sconosciuto nel mondo musicale: Massimo Palombella. Il suo più grande merito artistico è la creazione e direzione del Coro interuniversitario di Roma. Un coro di studenti non professionisti. Né ancora si conosce il prossimo incarico di monsignor Liberto che negli ultimi cinque anni ha offerto al papa e al fratello Georg un incontro-concerto proprio in Sistina all'inizio dell'anno. Sono in molti a rimanere interdetti. A cominciare da Valentino Miserachs, compositore e direttore di segno molto diverso dallo stile di Liberto, ma di altissimo livello, che da tempo aspirava alla direzione della Sistina. La scelta di Palombella sorprende e disorienta tutto il mondo musicale e dei blogs, sia i più progressisti che i più conservatori. Il fatto che Palombella sia un sacerdote salesiano fa pensare. E' infatti si una nomina papale, ma a firma del Segretario di Stato.

http://www.angelambrogetti.org/

10 commenti:

Anonimo ha detto...

A parte mons. Palombella, in Germania hanno ripreso la caccia al piccione, questa volte Hanke, che è accusato da vari media, prontamente ripresi dal MFTHK, di aver fatto ribailitare i discussi "angeli", facendo cambiare idea al Papa. Questa volta il vescovo ha subito rilasciato un'intervista a Badde, per cercare di spiegare. Eufemia
http://www.kath.net/detail.php?id=28553

Anonimo ha detto...

Francamente non capisco, il torto di Don Palombella è forse di essere salesiano? Bisognerebbe giudicarlo dai risultati, invece di elogiare come fanno taluni, il maestro Liberto sino a non molto tempo fa criticatissimo, pur capendo la delusione di chi si attendeva ben altro nome. Non sto parlando di Angela Ambrogetti sempre equilibrata nei suoi giudizi.
Segnalo due commenti di messa in latino.
L'ultimo do oggi
http://blog.messainlatino.it/2010/10/palombella-e-un-tradizionalista.html
il precedente del 16/10
http://blog.messainlatino.it/2010/10/nuovo-direttore-in-sistina.html
Alessia

Abelardo ha detto...

Parlare a vanvera...molti non sanno di che parlano.Dobbiamo ringraziare il card. Bertone che ha iniziato a ripulire la stalla di Augia del Vaticano con nomine eccellenti a cominciare da Guido Marini per finire con Piacenza.Palombella sarà un ottimo direttore e sicuramednte fedele alle direttive del Santo Padre.Preghiamo per lui perchè svolga bene il suo incarico alla Sistina a maggior gloria di Dio.
Smettiamola di lamentarci per ogni ombra che passa e riponiamo il nostro amore e la nostra fiducia in Dio che guida la sua Chiesa tramite il Suo Vicario.

Anonimo ha detto...

Il commento di Fr. Z
http://wdtprs.com/blog/2010/10/new-director-of-the-sistine-chapel-choir/
Alessia

mariateresa ha detto...

io comincio sinceramente ad avere i zanetti stracolmi di questa disposizione d'animo sempre pronta a criticare tutto e tutti e atrovare le dissonanze.La polemica Palombella non mi interessa come mi è parsa esagerata anche quella della tiara nello stemma.Va bene che con quello che che è successo quest'anno sui media c'è da augurarsi che i problemi siano sempre di questo tipo. Inoltre tutto questo strapparsi i capelli nel web io non l'ho verificato, almeno per ora. Certo Palombella è salesiano (come una volta si diceva "è negro")ma io vivo in una parrocchia da anni gestita dai salesiani e ne sono orgogliosa.Non hanno il marchio di Caino in fronte.
Certo Magister sarà verde, ma pazienza.Il verde è il colore della speranza.

sonny ha detto...

Straquoto Mariateresa!

Anonimo ha detto...

Questa polemica su Palombella ha fatto perdere di vista una serie di nomine, certo non meno importanti, alla CDF, che dimostrano come il Papa stia di fatto ricostituendo il Sant'Uffizio, un organo della massima autorevolezza, dove siano presenti le più importanti autorità dei vari dicasteri e consigli e di Sua fiducia. Un vero braccio operativo del Pontefice in materia dottrinale e disciplinare. Nominati nuovi membri i Card. Ouellet (Vescovi)e Turkson (Giust. e Pace),e i Mons. Koch (Unità dei Cristiani) e Amato (Cause dei Santi).
http://visnews-ita.blogspot.com/2010/10/altri-atti-pontifici_18.html

Alberto

cooperator ha detto...

Alla signora Ambrogietti consiglio di documentarsi, come ogni buon giornalista dovrebbe fare. Infatti afferma che il Papa «ha nominato un salesiano pressoché sconosciuto nel mondo musicale: Massimo Palombella. Il suo più grande merito artistico è la creazione e direzione del Coro interuniversitario di Roma». Ha dimenticato, la giornalista, di leggere la nota biografica e curriculum che la Radio Vaticana ha diramato qualche giorno fa su Don Palombella: «E' docente alla Pontificia Università Salesiana in Urbe, presso la Facoltà di Teologia, di Escatologia e di Musica e Liturgia; ed al Conservatorio "Guido Cantelli" di Novara, nel biennio di specializzazione in Musica Sacra, di Composizione per la Liturgia, Polifonia Romana e Legislazione della Musica Sacra. Inoltre è stato docente di Linguaggi della Musica all'Università "La Sapienza" di Roma; al Conservatorio di Torino e al Pontificio Istituto di Musica Sacra in Urbe ha insegnato Liturgia. Dal 1998 dirige la Rivista di Musica per la Liturgia "Armonia di Voci", dell'Editrice Ldc. E' membro, in qualità di esperto, della Consulta dell'Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana. Dal 1995 è stato maestro di musica di tutti gli incontri del Papa con la Cultura Universitaria. Recentemente ha curato la veglia di chiusura dell'Anno Sacerdotale in Piazza San Pietro, in collaborazione con le Orchestre della Provincia e del Conservatorio di Bari. Con il Coro Interuniversitario di Roma ha al proprio attivo numerosi concerti in Italia e nel mondo ed un'ampia serie di registrazioni in Cd e Dvd». Forse può bastare.
E poi, la signora dimostra anche di voler intervenire nel merito della scelta, disprezzando le nomine ratificate dal Santo Padre. Mi sembra abbastanza deludente per una giornalista, immagino cattolica, che è stata una delle punte di Telepace. Cordialmente.

Anonimo ha detto...

Comunque, per chi se ne intende e vuol farsi un'idea, questa è la versione di Rorate Coeli del Coro Interuniversitario diretto da Palombella.

http://www.youtube.com/watch?v=tJngo2Y6FQg&feature=related

Alberto

cooperator ha detto...

Grazie al video postato da Alberto, preso durante un concerto eseguito da don Palombella, presso il Collegio Capranica, si può vedere che in prima fila ad ascoltarlo c'è il maestro Domenico Bartolucci, fatto significativo, credo. Ricordo ancora che il nuovo direttore della Cappella Sistina è stato anche allievo del maestro Mons. Valentino Miserachs Grau. Cordiali saluti.