mercoledì 13 ottobre 2010

Il Papa: siamo tutti nel pericolo di vivere come se Dio non esistesse (AsiaNews)

Vedi anche:

Il Papa: "Oggi siamo tutti in pericolo di vivere come se Dio non esistesse: sembra così lontano dalla vita odierna. Ma Dio ha millemodi, per ciascuno il suo, di farsi presente nell'anima, di mostrare che esiste e mi conosce e mi ama" (Catechesi)

Il Papa saluta i minatori cileni: servizio di Rome Reports

Il repertorio video del Centro Francescano Multimediale sul Sinodo e la Chiesa in Medio Oriente

Il Papa all'udienza generale prega per i minatori in Cile. Catechesi dedicata alla mistica Angela da Foligno (Radio Vaticana)

Il Papa: “Oggi siamo tutti in pericolo di vivere come se Dio non esistesse” (Sir)

Dal Papa un pensiero speciale per i minatori cileni (Sir)

Crisi ecomica, Santa Sede: tagliare le spese militari, ma l'Onu rispetti i valori (Izzo)

Santa Messa in Rito Ambrosiano antico a Induno Olona (Varese) dal 17 ottobre 2010

La cronaca aspra e la parola del Papa (Alessandro D’Avenia)

Il potere e la fede dei semplici (Luca Doninelli)

Motu proprio "Ubicumque et Semper": traduzione in inglese e spagnolo (a cura di Zenit)

Il grido della Madre Chiesa. Il commento di José Luis Restán alla meditazione del Santo Padre al Sinodo

Sarah e la nuova evangelizzazione (Giorgio Bernardelli)

Il solito pasticcio vaticano. "Dramma" in conferenza stampa con la protesta di un giornalista britannico che afferma: "Partiamo male! Un documento sulla nuova evangelizzazione esce solamente in italiano" (Il Giornale)

Benedetto XVI denuncia la violenza fatta in nome di Dio (La Croix)

Sinodo, appello per la difesa dei Cristiani in Iraq (Izzo)

MOTU PROPRIO "UBICUMQUE ET SEMPER" CON IL QUALE SI ISTITUISCE IL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE: LO SPECIALE DEL BLOG

Benedetto XVI istituisce un nuovo dicastero in Vaticano per «rievangelizzare» i Paesi occidentali: il commento di Franco Cardini

Pubblicato il motu proprio “Ubicumque et semper”. La sacrosanta protesta di un vaticanista britannico che lamenta la mancanza di traduzione del testo in lingue diverse dall'italiano

La grande gioia del Cile: in corso il salvataggio dei 33 minatori intrappolati dall'agosto scorso

I padri sinodali in ascolto: Quello che lo Spirito dice alle Chiese (Frédéric Manns)

Papa Ratzinger denuncia le “false divinità” che rendono l’uomo schiavo (Giansoldati)

“Ubicumque et semper” (“Sempre e dovunque”). Il nuovo dicastero dedicato alla nuova evangelizzazione (Sir)

Appello dei Padri sinodali in favore dei cristiani in Iraq. Mons. Warduni: a volte ci sentiamo soli (Radio Vaticana)

Il commento di Padre Livio nell'odierna rassegna stampa alla straordinaria meditazione di Benedetto (audio)

Sinodo, l'esarca di San Gregorio di Narek in Argentina chiede che i patriarchi orientali siano ammessi di diritto a partecipare al conclave per l'elezione del Papa

Un Sinodo per il Medio Oriente cristiano (Accattoli)

Non formula astratta ma pensiero forte. Il motu proprio "Ubicumque et semper". Riflessione di Mons. Fisichella (Osservatore Romano)

Il Papa ha aperto domenica il primo Sinodo per il Medio Oriente. Nella meditazione di ieri la denuncia degli idoli del nostro tempo (Mazza)

Il discorso del Papa sulle piaghe della civiltà odierna fende la chiacchiera insopportabile dei nostri giorni spenti, e va esatta mente a segno (Sequeri)

Sinodo: difficile, ma indispensabile, il dialogo per la convivenza con l’islam (AsiaNews)

Mons. Fisichella presenta la lettera apostolica di Benedetto XVI in cui annuncia la nascita del pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione (Repubblica)

Mons. Fisichella guiderà il nuovo dicastero per la rievangelizzazione (Apcom)

Mons. Muller (Ratisbona) bandisce la musica pop/rock dai matrimoni

Presentato il Dvd "Benedetto XVI Pellegrino in Terra Santa"

Motu Proprio per il Dicastero vaticano della nuova evangelizzazione: annunciare Cristo sempre e dovunque (Radio Vaticana)

Il Papa: Solo una nuova evangelizzazione può assicurare la crescita di una fede limpida e profonda, capace di fare di queste tradizioni una forza di autentica libertà. Mons. Fisichella: l'azione del dicastero non è limitato all'Occidentale (Izzo)

Mons. Fisichella: individualismo privo di responsabilità pubblica e sociale (Sir)

Mons. Fisichella: un nuovo dicastero per riportare il messaggio di Cristo nei cuori di chi non lo comprende più (Radio Vaticana)

Il Papa: Una preoccupante perdita del senso del sacro ha accompagnato le trasformazioni sociali alle quali abbiamo assistito negli ultimi decenni (Izzo)

Il Papa: “La Chiesa ha il dovere di annunciare sempre e dovunque il Vangelo di Gesù Cristo” (Sir)

Benedetto XVI: annunciare “sempre e dovunque” il Vangelo (AsiaNews)

Il Papa lancia una nuova evangelizzazione: "In Occidente si vive senza Dio" (Adnkronos)

Il Papa: si e' verificata una preoccupante perdita del senso del sacro, giungendo persino a porre in questione quei fondamenti che apparivano indiscutibili

Briefing di presentazione della Lettera Apostolica "Motu proprio" Ubicumque et semper del Santo Padre

IL TESTO DEL MOTU PROPRIO "UBICUMQUE ET SEMPER" CON IL QUALE SI ISTITUISCE IL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

L'intervento del Presidente ceco Havel sul peccato d'orgoglio della nostra civiltà (Anna Arco)

Un dizionario «fuzzy»: recensione del direttore Vian all'opera curata da Alberto Melloni
_______________________________________________

VATICANO

Papa: siamo tutti nel pericolo di vivere come se Dio non esistesse

Ma Dio ha “mille modi per mostrarci che esiste e bisogna fare attenzione ai “segni coi quali Dio ci tocca”, come mostra l’esperienza della beata Angela da Foligno, alla quale Benedetto XVI ha dedicato il discorso per l’udienza generale. Una preghiera per la buona riuscita del salvataggio dei minatori cileni.

Città del Vaticano (AsiaNews)

“Siamo tutti in pericolo di vivere come se Dio non esistesse, ma Dio ha mille modi, per ognuno ha il suo di farsi presente nella nostra anima, di mostrare che ci conosce e ci ama e vuol farci attenti a quei segni coi quali Dio ci tocca”. Lo mostra la beata Angela da Foligno, la mistica del XIII secolo, che ebbe una giovinezza lontana dalla fede e conobbe poi “vertici nell’esperienza dell’unione con Dio”. A lei Benedetto XVI, che da alcune settimane illustra le grandi figure femminili della Chiesa medioevale, ha dedicato il discorso per l’udienza generale.
Alle 40mila persone presenti in piazza san Pietro, il Papa ha detto che “di solito si è affascinati dai vertici dell’esperienza della unione con Dio che ella ha raggiunto, ma si considera poco la prima parte della vita”. Angela nacque nel 1248 in una famiglia benestante di Foligno. Introdotta negli ambienti mondani, conobbe un uomo che sposò a 20 anni ed ebbe dei figli. In quel periodo la sua vita “non è certo quella di una fervente discepola del Signore”, tanto da disprezzare i cosiddetti penitenti, come venivano chiamati coloro che per devozione “vendevano i loro beni e vivevano nella preghiera, nel digiuno, nel servizio alla Chiesa e nella carità”.
Alcuni avvenimenti del 1279, come un violento terremoto, un uragano, la guerra con Perugia e le sue dure conseguenze incidono nella vita di Angela che “prende coscienza dei suoi peccati”. Si arriva al momento decisivo: nel 1285 invoca san Francesco che le appare e la spinge a una confessione generale. Tre anni dopo c’è anche lo “scioglimento dei legami affettivi”, in pochi mesi muoiono sua madre, il marito e tutti i figli”. Angela vende tutti i suoi beni e aderisce al Terz’ordine francescano. Muore nel 1309.
“Conversione, penitenza, umiltà e tribolazioni” sono raccolte dal suo frate confessore nel “Libro”, nel quale “alla difficoltà per Angela di esprimere la sua esperienza mistica si aggiunge la difficoltà dei suoi ascoltatori di comprenderla”. “Una situazione che indica con chiarezza come l’unico e vero Maestro, Gesù, vive nel cuore di ogni credente e desidera prenderne totale possesso”.
E’ un “cammino di conversione” che prende il via dalla paura di Angela per l’inferno. “Questo timore dell’inferno risponde al tipo di fede che Angela aveva al momento della sua conversione; una fede ancora povera di carità, cioè dell’amore di Dio. Pentimento, paura dell’inferno, penitenza aprono ad Angela la prospettiva della dolorosa via della croce che, dall’ottavo al quindicesimo passo, la porterà poi sulla via dell’amore”.
Angela “sente di dover dare qualcosa a Dio per riparare i suoi peccati, ma lentamente comprende di non aver nulla da dargli, anzi di essere nulla davanti a Lui; capisce che non sarà la sua volontà a darle l’amore di Dio, perché questa può solo darle il suo nulla, il ‘non amore’”. “Come ella dirà: solo l’amore vero e puro, che viene da Dio, sta nell’anima e fa sì che riconosca i propri difetti e la bontà divina”.
“Tuttavia, il cuore di Angela porta sempre le ferite del peccato; anche dopo una Confessione ben fatta, ella si trovava perdonata e ancora affranta dal peccato, libera e condizionata dal passato, assolta ma bisognosa di penitenza. E anche il pensiero dell’inferno l’accompagna perché quanto più l’anima progredisce sulla via della perfezione cristiana, tanto più essa si convincerà non solo di essere indegna, ma di essere meritevole dell’inferno”. Alla fine, Angela capisce qual è la realtà centrale. “Ciò che la salverà dalla sua indegnità e dal meritare l’inferno non sarà la sua unione con Dio e il suo possedere la verità, ma Gesù crocifisso, la sua crocifissione per me, il suo amore”.
Il passaggio dalla conversione all’esperienza mistica, “da ciò che si può esprimere all’inesprimibile, avviene attraverso il Crocifisso”. Tutta la sua esperienza è “tendere ad una perfetta somiglianza con Lui, mediante purificazioni e trasformazioni sempre più profonde e radicali. In tale stupenda impresa Angela mette tutta se stessa, anima e corpo, senza risparmiarsi in penitenze e tribolazioni dall’inizio alla fine, desiderando di morire con tutti i dolori sofferti dal Dio-uomo crocifisso per essere trasformata totalmente in Lui”.
Dalla conversione all’unione mistica con il Cristo crocifisso, all’inesprimibile. Un cammino altissimo - ha spiegato il Papa - il cui segreto è la preghiera costante: “Quanto più pregherai – ella afferma - tanto maggiormente sarai illuminato; quanto più sarai illuminato, tanto più profondamente e intensamente vedrai il Sommo Bene, l’Essere sommamente buono; quanto più profondamente e intensamente lo vedrai, tanto più lo amerai; quanto più lo amerai, tanto più ti diletterà; e quanto più ti diletterà, tanto maggiormente lo comprenderai e diventerai capace di capirlo. Successivamente arriverai alla pienezza della luce, perché capirai di non poter comprendere”.
“Preghiamo – la conclusione di Benedetto XVI – che Dio ci renda attenti ai segni della sua presenza, che ci insegni a vivere realmente
Il Papa, infine, nel suo saluto in spagnolo ha pregato per la buona riuscita dell'operazione di salvataggio dei minatori in Cile: "continuo ad affidare con speranza i minatori - ha detto - alla divina bontà".

© Copyright AsiaNews

Nessun commento: