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Biblioteca vaticana, storia aperta al futuro
Un convegno e una grande mostra celebrano la riapertura dopo i tre anni di restauri. Il 18 dicembre la visita del Pontefice
ROMA. È «una storia aperta al futuro» quella che la Biblioteca apostolica vaticana metterà in mostra, da domani al 31 gennaio prossimo, al termine dei tre anni di lavori di restauro e sviluppo. Un evento presentato ieri dal Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, cardinale Raffaele Farina e con il quale si vuole «avvicinare il più possibile alla gente, anche a coloro che non sono studiosi e che diversamente non potrebbero mai accedere alla consultazione dei volumi e reperti – ha spiegato – il patrimonio immenso della Biblioteca». Ed è davvero di un patrimonio «ricchissimo e unico al mondo», quello della Biblioteca, i cui locali restaurati, come annunciato dal prefetto monsignor Cesare Pasini, saranno visitati dal Papa il 18 dicembre prossimo. Si parla di oltre un milione e 600 mila volumi a stampa, dai primi dell’epoca di Gutemberg fino ai giorni nostri, 80 mila manoscritti e 100 mila unità archivistiche, 8.400 incunaboli su un totale mondiale calcolato in circa 11 mila; 300 mila tra monete e medaglie a partire dalle prime rinvenute di epoca sumerica; 150 mila tra stampa, disegni e matrici e oltre 150 mila fotografie storiche e artistiche. La curatrice della mostra e direttrice del «Gabinetto delle stampe», Barbara Jatta, ha sottolineato come il «percorso multimediale della mostra, fatto anche di video e computer», offra ai visitatori «la singolare possibilità di consultare alcuni dei codici più preziosi... in realtà fac-simili di altissima fattura, ma che daranno l’impressione concreta di avere a che fare con l’originale, con il privilegio di 'entrare in biblioteca' come possono solo gli studiosi». Alla rassegna si prevede l’arrivo di «oltre 200mila visitatori», ha affermato l’amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi, padre Caesar Atuire, che affianca la Santa Sede nell’organizzazione dell’evento.
All’interno del quale, da domani al 13 novembre, si terrà un convegno sul tema «La Biblioteca apostolica vaticana come luogo di ricerca e come istituzione al servizio degli studiosi», al quale si sono prenotati 372 ricercatori da tutto il mondo. La mostra, ha concluso Farina, potrebbe prolungarsi oltre il 31 gennaio, evenienza che sarà considerata alla luce delle richieste che giungeranno da ogni parte del mondo.
© Copyright Avvenire, 10 novembre 2010
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