lunedì 19 aprile 2010

Il Papa aggredito perchè scomodo al pensiero laico dominante (Rodolfo Lorenzoni)


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Inqualificabile il comportamento di tg1 e tg2

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Il Papa: "Dio ama ognuno di noi con una profondità e intensità che non possiamo neppure immaginare. Egli ci conosce intimamente, conosce ogni nostra capacità ed ogni nostro errore. Poiché egli ci ama così tanto, egli desidera purificarci dai nostri errori e rafforzare le nostre virtù così che possiamo avere vita in abbondanza. Quando ci richiama perché qualche cosa nelle nostre vite dispiace a lui, non ci rifiuta, ma ci chiede di cambiare e divenire più perfetti" (Discorso ai giovani)

IL PAPA A MALTA: VIDEO, FOTO, PODCAST

Malta ha accolto il Papa con una grande e calorosa partecipazione. Stamattina erano attesi 15mila fedeli e ne sono giunti 50mila (Radio Vaticana)

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INCONTRO DEL PAPA CON LE VITTIME DI ABUSI: COMUNICATO DELLA SANTA SEDE

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Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

Aggredito perchè scomodo al pensiero laico dominante

Ancora attacchi a Benedetto XVI. Lo definito un Papa intellettuale, ma in cinque anni ha viaggiato più di Paolo VI in tutto il pontificato. Non si tollera la voce spirituale che difende la vita e la dignità umana.

Rodolfo Lorenzoni

Tentano di infangarlo in tutti i modi.
Lo definiscono un Papa intellettuale, come se fosse una colpa. Lo raffigurano come un uomo freddo, oppure lo tacciano di immobilismo, accusandolo di essere un conservatore ad oltranza, un ottuso reazionario. Ma all'esame dei fatti Benedetto XVI è invece destinato a smentire uno ad uno tutti i luoghi comuni pronunciati sul suo conto. Ennesime "leggende nere", scagliate come sassi sulla Chiesa di Roma.
In cinque anni Ratzinger ha viaggiato più di quanto abbia fatto Paolo VI in tutto il suo pontificato: 31 viaggi pastorali, di cui 14 all'estero.
Sempre indubbi successi, con accoglienze caldissime soprattutto nelle Giornate Mondiali della Gioventù, proprio da parte di quei giovani che - stando a quanto sostenuto dagli anticlericali in servizio permanente effettivo - dovrebbero invece disdegnarlo.
Si è poi speso in aperture dottrinarie pressoché a 360 gradi.
Ha "perdonato" quattro vescovi lefebvriani, peraltro ricevendo in cambio critiche e suscitando polemiche spesso innescate ad arte da alcuni settori del mondo dei media. Ha teso la mano agli anglicani; ogni sua azione e discorso sono stati diretti alla stabilizzazione e al miglioramento dei rapporti interconfessionali con la comunità ebraica; ha compiuto passi rilevanti nel dialogo con l'Islam. Benedetto XVI ha inoltre indetto due importanti sinodi, uno sulla Parola di Dio e uno sull'Africa, con quello sul Medio Oriente in preparazione.
E mentre sulla Chiesa piovono accuse generali e indiscriminate di pedofilia, il Papa ha nei fatti mostrato un interesse scrupoloso per la situazione del clero, aprendo l'Anno Sacerdotale nella celebrazione della figura del Curato d'Ars.
Nella tempesta degli attacchi mediatici e non solo, Benedetto sembra insomma procedere con la sua proverbiale leggerezza e con l'affabilità che gli viene riconosciuta da tutti coloro che lo hanno incontrato: non appare un uomo in difficoltà, perché sa di avere con sé l'intera patrimonio di autorità dei duemila anni di storia cristiana.
E allora ecco le sue tre encicliche: Caritas in veritate, Spe salvi e Deus caritas est. Documenti di straordinaria profondità concettuale e colmi di un amore sconfinato per il popolo di Dio. Ma anche di netta contrapposizione al pensiero moderno basato sul relativismo, confermando l'impegno di Benedetto in una lotta durissima, combattuta persino in quelle aree della stessa Chiesa più inclini a cedere alle sirene contemporanee e perciò per molti versi ostili al magistero ratzingeriano. La chiave dell'offensiva contro il Papa cui stiamo assistendo in questi mesi è proprio qui.
Non c'entra lo scandalo dei preti pedofili, non ha senso interrogarsi sulle tensioni ecumeniche oppure sulla presunta impopolarità caratteriale di Benedetto.
La spiegazione, in realtà, è molto più semplice: lo aggrediscono perché dà fastidio, perché la tanto laica e aperta società del ventunesimo secolo non intende tollerare la guida spirituale dell'unica istituzione che continui a parlare un linguaggio controcorrente, in difesa della vita e della dignità umana.

© Copyright Il Tempo, 19 aprile 2010 consultabile online anche qui.

3 commenti:

Giovanni ha detto...

Cara raffa, puoi anche non pubblicare questo commento. Volevo sapere, se hai visto in diretta la messa di ieri, se è vero quello scritto da l'espresso: http://espresso.repubblica.it/multimedia/24147909/1
secondo il quale BXVI si sia addormentato durante la messa.

Giovanni ha detto...

relegato nel gossip sportivo: http://www.repubblica.it/sport/calcio/2010/04/18/news/nazionali_francesi_baby_prostitute-3432067/

ecco la dimostrazione dell'uso della pedofilia come pretesto per attaccare la chiesa. Perchè non si attacca allo stesso modo la nazionale francese e il presidente della federcalcio di quel paese?

Raffaella ha detto...

Sembrerebbe di si', caro Giovanni!
Non c'e' nulla di cui allarmarsi secondo me.
:-))
R.