sabato 10 aprile 2010

Nei palazzi vaticani l'incubo della talpa (Galeazzi, ottimo!). C'è un solo modo per essere sicuri della piena disinfestazione: cacciare via tutti!


Vedi anche:

Proprio il Papa che più si è battuto contro i pedofili è costretto a caricarsi di responsabilità passate (La Spina)

Dagli Stati Uniti arrivano nuove accuse a Ratzinger ma la ricostruzione risulta piena di inesattezze (Avvenire)

C'è una sola espressione per definire i titoloni dei giornaloni di oggi...

SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE: FALSO AFFERMARE CHE RATZINGER COPRI' CASO KIESLE

Lettera del 1985: la risposta della Santa Sede

ATTENZIONE! NON SI TRATTAVA DI UNA RIDUZIONE ALLO STATO LAICALE MA DI UNA RICHIESTA DI DISPENSA DAL SACERDOZIO!

Pedofilia, arrivano le linee guida del Vaticano. Pubblicate lunedì? (Ansa)

C'è grande "godimento" su siti ed agenzie per una lettera del card. Ratzinger del 1985 ma c'è qualche conto che non torna...

Santa Sede: il Papa è dalla parte delle vittime e porta la croce per tutti (Izzo)

Intervista del card. Bagnasco alla CNN: trascrizione del testo in italiano

Papa Ratzinger non chiede ad altri di portare la croce: l'assume di persona, sull'esempio di nostro Signore, che "umiliò se stesso" e "si caricò dei peccati dei fratelli", per fare risplendere la parola di vita e di salvezza (Monumentale riflessione di Mons. Gualtiero Bassetti per l'Osservatore Romano)

Fr. Chadwick (TAC): questa è una guerra culturale. Dall'elezione di Benedetto XVI comincia a risvegliarsi l'identità cattolica

Pellegrini e turisti affollano San Pietro: il bellissimo servizio di Chatolic News Service

Cresce anche tra i non cattolici la solidarietà al Papa (Radio Vaticana)

Joseph Ratzinger non insabbiò il caso dei Legionari e ora deve decidere come chiuderlo (Rodari)

Il vescovo di Gozo: a Malta la gente ha capito che c'è una campagna contro il Papa (Radio Vaticana)

Padre Lombardi: il Papa pronto ad incontrare nuovamente le vittime di abusi

Luciano Paolucci (padre di Lorenzo, ucciso dal "mostro di Foligno"): dal Papa un lavoro eccezionale. I politici facciano come lui! (Ansa)

Padre Lombardi: La trasparenza e il rigore si impongono come esigenze urgenti di una testimonianza di governo saggio e giusto nella Chiesa

Nel dibattito sugli abusi sessuali, quale è la rotta della Chiesa? Editoriale di padre Lombardi (Radio Vaticana). Da leggere e meditare!

Kathryn Jean Lopez (National Review): Benedetto XVI sta insegnando che cosa significa essere cattolici a una generazione che non ha più le idee chiare

L’attacco alla Chiesa è politica di potenza (L'altra campana)

Padre Aldo Trento: Io, missionario in Paraguay vorrei che il mondo abbracciasse il Papa (Avvenire)

PAPA/ Ora la Chiesa non si faccia "ingannare" dalla giustizia degli uomini (Robert Royal)

Giuliano Ferrara: «La pedofilia è una scusa, obiettivo è la Chiesa» (Panorama)

Priore di Bose: basta mea culpa. Il Papa non deve chiedere scusa per colpe che non ha (Tosatti)

«Il dolore di Benedetto XVI è grandissimo, la Chiesa non nasconderà i suoi peccati» (Galeazzi)

J’ACCUSE/ Tutte le falsità della “mani pulite di Dio” firmata New York Times (Mario Mauro)

Attacco al Papa. Si prepara l'affondo sulla salute di Benedetto XVI (Gagliarducci). Teniamoci pronti a reagire!

Canada: ex vescovo accusato di abusi sessuali. Il Papa lo ha già fatto dimettere a settembre a norma del canone 401 § 2

L'ex sindaco (di fede ebraica) di New York, Koch, denuncia la campagna mediatica contro il Papa fatta per punire e non per informare (Jerusalem Post)

Card. Bertone: «Il Papa molto addolorato per i casi di pedofilia nel clero» (Pinna)

La débâcle infinita del NYT: in un articolo si rimangia gran parte delle accuse sul caso Murphy ma la precisazione finisce a pag. 6. E le scuse?

L'Economist accusa il Vaticano di arroccarsi, offende gli Italiani ma almeno dà atto a Benedetto XVI di non avere ignorato la pedofilia nel clero

Le coperture di Maciel nei Sacri Palazzi ed il processo di beatificazione di Wojtyla (Tornielli). Lode a J. Ratzinger che non si fece incantare!

La campagna anticattolica dell'ex direttore del NYT, Bill Keller: l'analisi di George Neumayr (American Spectator)

Il Papa e la stampa. Le false accuse del NYT sono state smascherate. Il commento di Raymond J. de Souza (National Post)

Servizio di Stefano Maria Paci

Santa Sede: paradossale e ridicolo affermare che il Papa abbia coperto Maciel (Izzo)

Pedofilia, anche in Norvegia la fermezza di Benedetto XVI (Mazza)

Mons. Duka (nuovo arcivescovo di Praga): "Seguirò l'esempio del Papa" (Izzo)

Il card. Vallini smentisce le insinuazioni delle agenzie: massimo rigore sul caso del prete pedofilo di Albano. Comunicato stampa

Lo scrittore ebreo Jon Juaristi denuncia la feroce campagna mediatica contro il Papa (ABC)

Card. Sepe: il Papa paga il coraggio della verità (Sir)

Mons. Conley (Denver): nessuno ha fatto più di Benedetto XVI per liberare la Chiesa dal male dell'abuso sessuale

Il 17 e 18 aprile Benedetto XVI a Malta: Quei cristiani sopravvissuti alla dominazione araba (Stanley Fiorini)

Card. Bertone: i casi di pedofilia hanno arrecato un dolore molto grande al Papa (Osservatore Romano)

E i fedeli si stringono attorno a Benedetto XVI: ieri folla in Piazza San Pietro (Frasca)

I vescovi di Malta: facciamo nostre le parole del Papa ai Cattolici d'Irlanda (Izzo)

Un assalto che si ripete per minare l'autorità cattolica: la riflessione di Pietro De Marco

Il Papa sa che la Chiesa non crollerà. Lo scandalo-pedofilia può dare l'impulso ad una fase di rinnovamento (De Robertis)

Pedofilia, il Papa agisce, gli Stati no: editoriale di Beppe Del Colle (Famiglia Cristiana)

Stati Uniti, ecco il fronte a favore di Papa Ratzinger (Farkas)

La confutazione punto per punto delle false accuse mosse al Papa dal NYT sul caso Murphy (Akin)

Una lettrice scrive al direttore di Avvenire: «E io mi accorgo che il Papa consola noi...»

A proposito della nuova strategia: il commento di padre Scalese

Tre lezioni sui laicisti e la Chiesa (Marcello Pera)

Fuoco amico sul Papa. La linea dura di Ratzinger non piace alla Curia. Gola profonda nella CDF? (Gagliarducci). Da leggere e meditare!

Nelle diocesi arriva la linea dura del Papa. Lodi su lodi a Galeazzi che ha il coraggio di squarciare l'omertà su Maciel e le "bustarelle"

Il Wall Street Journal bacchetta i metodi del New York Times contro il Papa (Tornielli). Bucato il muro di gomma del silenzio mediatico su Maciel!

Le paure del Vaticano e la serenità del Papa (Bechis)

La passione di Papa Benedetto. Sei accuse, una domanda (Magister). Da sottoscrivere mille volte!

L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG

Nei palazzi vaticani l'incubo della talpa

GIACOMO GALEAZZI

CITTA' DEL VATICANO

L’incubo nei Sacri Palazzi si è materializzato ieri mattina sotto le spoglie miti e ben conosciute Oltretevere di Victor Simpson, capo della redazione romana dell’agenzia americana «Associated Press». Un foglio in mano e una sola richiesta al portavoce vaticano padre Federico Lombardi e cioè se sia di Joseph Ratzinger la firma apposta alla lettera che entro poche ore dilagherà sui mass media mondiali. Ricevuta risposta affermativa ma nessun commento ufficiale, il peggiore dei timori della Santa Sede si è realizzato e con esso l’amara impressione che tra gli ecclesiastici rimossi da Ratzinger qualcuno abbia deciso di fargliela pagare passando le carte ai mass media.
Da lì inizia una frenetica corsa contro il tempo per neutralizzare l’effetto devastante della rivelazione. «Con accanimento continuano i tentativi di coinvolgere Joseph Ratzinger nello scandalo della pedofilia», reagiscono in Curia. E assicurano che l’allora prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede consigliò prudenza (in tutti i sensi, non tanto verso il sacerdote quanto per i bambini) al vescovo di Oakland, monsignor John Cummins, che prospettava la necessità che un sacerdote sospettato di essere pedofilo venisse ridotto allo stato laicale. Nella missiva del 1985, Ratzinger consigliava «di avere la massima cura paterna» non tanto per il prete «quanto per le vittime e per i bambini che mai più avrebbe dovuto poter avvicinare». Il cardinale Ratzinger definiva gli argomenti a favore della riduzione del sacerdote allo stato laicale di «grande significato», ma suggeriva prudenza al vescovo sottolineando di considerare «il bene della Chiesa universale» e il «danno che concedere la dispensa può provocare nella comunità dei credenti in Cristo, in particolare vista la giovane età» del religioso, poi ridotto allo stato laicale nel 1987, cioè solo due anni dopo la lettera.
Quella invocata dal futuro Pontefice risulta dunque, secondo la Santa Sede, «nulla più che un normale invito alla prudenza per vedere chiaro nelle cose prospettate dalla diocesi».
Fermo restando che il sacerdote non veniva riammesso al lavoro pastorale, tema che comunque non era all’epoca di competenza della Congregazione della Dottrina della Fede, che divenne competente su questi casi nel 2001. I tempi intercorsi si spiegano con la lentezza delle comunicazioni in quell’epoca.
E non va confusa la rimozione di un sacerdote dall’incarico (all’epoca di competenza del vescovo locale) con la riduzione allo stato laicale che deve essere autorizzata dalla Santa Sede.
Il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi «non crede necessario rispondere a ogni singolo documento preso fuori dal contesto a proposito di singole situazioni legali» ma afferma che «non è strano che ci siano singoli documenti che hanno la firma del cardinale Ratzinger». Ma la lettera di Ratzinger non è l’unico caso a rimbalzare da oltre oceano ed è l’intero impianto difensivo della Santa Sede a vacillare sotto colpi tremendi. Il «New York Times» svela che il prelato che negli Anni Novanta istruì e avviò il processo canonico contro il prete accusato di aver molestato sessualmente 200 bambini sordomuti in Wisconsin, ha ammesso che gli fu ordinato di fermare il processo nel 1998, dopo una richiesta del Vaticano. E dal Canada il quotidiano «The globe and mail» lancia nuove accuse, riportando che la Santa Sede coprì padre Bernard Prince (incriminato per aver compiuto abusi sessuali tra il 1964 e il 1983) e che divenne, durante la sua permanenza a Roma, amico di papa Wojtyla.
Ma non poi di Ratzinger che l’anno scorso decise la riduzione allo stato laicale di Prince, arrestato nel frattempo.
A mettere sul banco degli imputati la Santa Sede, in questo caso, è una lettera scritta da monsignor Joseph Windle, vescovo di Pemroke, la diocesi di Prince. Nella missiva, inviata nel febbraio 1993 al nunzio apostolico in Canada, Carlo Curis, si fanno chiari riferimenti alla necessità di insabbiare la storia perché lo scoppio dello scandalo avrebbe potuto «avere conseguenze disastrose non solo per la Chiesa canadese ma anche per tutta la Santa Sede».
Dall’Europa, intanto, la Chiesa scende in campo con una serie di iniziative sulla linea della «tolleranza zero» varata dalla Santa Sede: in Germania il vescovo di Erfurt ha annunciato di aver denunciato alla magistratura ordinaria un sacerdote che aveva ammesso abusi. E anche il clero italiano prepara il contrattacco: il vescovo di Bolzano segnalerà alla magistratura una serie di casi in attesa di vedere se tra questi ce ne sia qualcuno non caduto in prescrizione e quindi da perseguire. «Ora tutta la Chiesa deve stringersi attorno al Papa, altrimenti saremo tutti travolti».

© Copyright La Stampa, 10 aprile 2010 consultabile online anche qui.

Ottimo questo articolo di Galeazzi che non teme di parlare anche del caso canadese, anche se poi in prima pagina ci finisce solo Papa Ratzinger.
Le talpe risiedono o nelle diocesi o nel Vaticano.
Io credo che siedano su poltrone collocate sia nelle Sacre Mura che fuori.
Particolamente vergognosa e' l'infestazione di ratti in Vaticano.
C'e' un solo modo per fare solenne pulizia: azzerare tutti i vertici (salvo eventualmente quelli di assoluta e specchiata lealta') e soprattutto tutto il sottobosco. Venga cacciato per primo chi voleva una promozione (grande esempio di sacerdote!) e non l'ha ottenuta.
Tutti in Africa nelle missioni
!
R.

11 commenti:

Maria R. ha detto...

Sottoscrivo in pieno, specialmente la tua proposta di "missionizzare".... in certi posti, le poltrone di sabbia, lasciano molto tempo per "meditare"....(ammesso che non si rimanga troppo stanchi, dopo una giornata di lavoro non proprio fra gli "agi")

Buon fine settimana a tutti

mariateresa ha detto...

talpe ce ne sono sicuramente in Vaticano e nelle diocesi e il movente può essere molto semplice senza farla tanto complicata: i 30 denari di Giuda. I soldi, i talleri, le palanche.
Mi piacerebbe sapere chi sono queste talpe perchè dall'articolo sembra che siano note.
Ma questi ancora mi sembrano brustulli. Occorre un contrattacco pari al contrattacco testè messo in piedi.
L'AP è un'agenzia che ha fatto un lavoro militante in questi giorni, è una delle più grandi al mondo e se controlli quella controlli buona parte dei media. Ne parla Teresa Benedetta.
Bisogna che la santa sede metta in piedi una risposta più articolata e, possibilmente, perfida.

alex ha detto...

Per carità! Non vorrete mica rovinare l'Africa, spedendogli vagonate di pretacci infindi. Non mi sembra sinceramente una grande soluzione. Papa Benedetto lo sa, e preferisce sopportarli lui, che lasciarli nuocere alla chiesa universale. Ricordate cosa scriveva nella lettera dell'1985: il bene della chiesa universale è da tutelare.

Raffaella ha detto...

Si', ma almeno li carichi tutti su un trenino per una destinazione ignota dove, tutti insieme, potranno gracchiare nello stagno e sparlare l'uno dell'altro :-)
R.

Anonimo ha detto...

Cara Raffa, è vero la soluzione è cacciare tutti! ma da un'analisi vaticana "interna" emerge che finora i più stretti collaboratori del nostro amato e illuminato Santo Padre abbiano "cacciato" solo gli onesti che avevano la colpa di "sapere troppo"! Allora non sarebbe più facile e anche più rapido, oltre che più efficace finalmente "cacciare" o "promuovere" qualche "stretto collaboratore" del Santo Padre, forse scelto da Lui o da chi per Lui?

euge ha detto...

Si è arrivato il momento di una bella derattizzazione in Vaticano in primis, a seguire nelle diocesi.....! Non è indispensabile mandarli in Africa, ci sono tanti altri modi di impiegare queste talari nere che sono nere anche nell'animo........... Intanto vi le cariche e via i privilegi...... più sano lavoro nei centri di accoglienza e nelle comunità a contatto con realtà che questi signori neanche si sognano...... poi, tanta preghiera e sacrificio. Non è giusto che il Papa si carichi di colpe del passato che tanto non saranno mai imputate ai veri responsabili che ovviamente devono rimanere illibati!

Anonimo ha detto...

in Africa?

no, no, no,no!
l'Africa e le missioni han bisogno di apostoli non di fannulloni.

Piuttosto il Vaticano compri o prenda in affitto dieci o venti ettari di terra vicino a Roma e li mandi lì a seminar patate. Sotto stretta sorveglianza naturalmente.

Bozoum in diretta ha detto...

Scusate, ma in Africa ne abbiamo già abbastanza... tra Aids, miseria guerre, e anche una situazione piuttosto precaria nella Chiesa locale... ci mancano slo le talpe!!!!

A parte gli scherzi, un grazie grosso per l'ottimo lavoro che fate, in particolare in questi giorni...

Sono un missionario, in Repubblica Centrafricana dal 92, e leggere il vostro blog mi aiuta a vivere sempre più in comunione con la Chiesa universale.

Tutto questo pasticcio... proprio in questo Anno del Sacerdozio... Ci sto pensando in questi giorni... Forse il Signore ci invita ad essere ancora più forti e generosi nel sacerdozio!
Anche qui la situazione della Chiesa è molto triste... con molti sacerdoti locali con gravissimi problemi di fedeltà al celibato.

Comunque... sabato notte abbiamo celebrato la veglia pasquale, nella quale un centinaio di giovani e di adulti hanno ricevuto il battesimo. Ed è un segno di speranza!
E la settimana prima, in occasione della domenica delle Palme, abbiamo fatto un pellegrinaggio a un villaggio per l'inaugurazione della chiesetta, a 48 km, con 400 giovani di qui, Bozoum, e altri 400 dei villaggi intorno.
e questo pellegrinaggio è una doppia speranza: per i giovani che hanno camminato, e pregato e offerto per la fede e per la Chiesa; ma anche per il villaggio (Tatale) che nel 2006 era stato abbandonato a causa dei banditi... e che ora vive nella pace!

Auguri a tutti, grazie per il vostro magnifico lavoro, e cercate un'altra destinazione per le talpe!!!!!!!!
p.Aurelio

Anonimo ha detto...

anch'io ci penserei bene prima di mandarli in africa, penso non possano che fare del maledal punto di vistadella dottrina e del sesso.
Basta rivedere il modo di far carriera, che é diventatolo stesso dei regni di questo mondo, dare spazio ai giovani che sono ancora pieni di speranze, lontani dalle lotte post conciliari e ideologiche e soprattutto più fedeli al Papa. Se si mettono a governare e a dare l'esempio solo ottuagenari, che ne hanno visto di cotte e di crude, non credono più aniente cosa ci si aspetta. e il Papa questo lo sa. Anche in quell'incontro in cui ha detto :noi sacerdoti, noi sacerdoti! ha anche detto:"tu sei anziano sai come vanno certe cose". Chi si mette alla sequeladi Cristo deve sapereche "sai come vanno le cose"dev'essere ilpunto di partenza da dove agireper cambiarle le cose, e non il punto di arrivo edirassegnazione. Non dobbiamo essere noi il Lievito che fa lievitare l'impasto?il sale che dasapore alle pietanze? invece ormai siamo diventati acqua, incolore, inodore, insapore, pronti a sposarsi conutto e a cambiare coloreanche con una sola goccia di sporco.
Prima cosa io sarei perlo stipendio unico:dall'ultimo parroco al primo cardinale, PIOIX si era imposto di vivere con 1 ducato al giorno(vitto, riscaldamentoe alloggio). lo potrà fare anche l'ultimo ruffiano arrivato in qualche dicastero o no?

MAx

Anonimo ha detto...

Vi assicuro che ci sono diocesi italiane dove ancora tutto viene insabbiato. Nonostante quello che sta succedendo, viene scritto nel periodico diocesano che il sacerdote si è dimesso per motivi di salute, scatenando le ire di coloro che hanno seguito l'inchiesta.

Possiamo andare avanti così?
Povero Benedetto XVI

Anonimo ha detto...

Se questa è la situazione, c'è solo una soluzione: il Papa dia ordini e non consigli e chi non ci stà (come nel caso del Summorum Pontificorum) fuori dalla Chiesa. Scomunicato. Resteremo in pochi (spero di essere tra quelli), ma da un seme sano può rinascere una pianta sana, mentre da un seme debosciato bacato....