giovedì 4 febbraio 2010

Il Papa: se non arriva la giustizia umana, arriverà quella divina. Card. Cordes: giustizia ancora calpestata, Chiesa calunniata (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: SE NON ARRIVA GIUSTIZIA UMANA ARRIVERA' QUELLA DIVINA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 feb.

"Quale giustizia vi e' la' dove il giusto muore per il colpevole e il colpevole riceve in cambio la benedizione che spetta al giusto?". Se lo chiede Benedetto XVI nel suo messaggio per la Quaresima.
Per il Papa, dove non arriva la giustuizia umana arrivera' quella divina, che e', ricorda, "profondamente diversa da quella umana". "Dio - assicura - e' attento al grido del misero e in risposta chiede di essere ascoltato: chiede giustizia verso il povero, il forestiero, lo schiavo". "Per entrare nella giustizia - spiega il Pontefice teologo - e' pertanto necessario uscire da quell'illusione di auto- sufficienza, da quello stato profondo di chiusura, che e' l'origine stessa dell'ingiustizia. Occorre, in altre parole, un esodo piu' profondo di quello che Dio ha operato con Mose', una liberazione del cuore, che la sola parola della Legge e' impotente a realizzare".
"Cari fratelli e sorelle - conclude il Messaggio - la Quaresima culmina nel Triduo Pasquale, nel quale anche quest'anno celebreremo la giustizia divina, che e' pienezza di carita', di dono, di salvezza. Che questo tempo penitenziale sia per ogni cristiano tempo di autentica conversione e d'intensa conoscenza del mistero di Cristo, venuto a compiere ogni giustizia".

© Copyright (AGI)

PAPA: CORDES, GIUSTIZIA ANCORA CALPESTATA, CHIESA CALUNNIATA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 4 feb.

La giustizia, ancora oggi, "viene calpestata con la violenza, con l'oppressione della liberta' e con il mancato rispetto della dignita' umana, con cattive leggi e con la violazione dei diritti, con lo sfruttamento e con stipendi da fame". Lo afferma il card. Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, per il quale "non senza motivo risuona dovunque nel mondo l'appello per la giustizia".
Secondo il cardinale tedesco, invece, "sarebbe una calunnia collocare i cristiani tra gli abbienti che si sono opposti alla giusta ridistribuzione e che hanno perfino tratto continuamente vantaggio dalla difesa di un ordine sociale ingiusto".
In questo modo, infatti, "si negherebbe il contributo del cristianesimo alla promozione del benessere e della dignita' della persona".
Da sempre, invece, "seguendo l'esempio di Gesu', gia' i primi cristiani si sono fatti carico del bisogno dell'uomo".
"Nel passato - ricorda il porporato presentando in Vaticano il messaggio del Papa per la prossima Quaresima - i cristiani erano tra i primi a farsi promotori di una maggiore giustizia. Nel loro impegno a favore della pace non hanno nulla da invidiare all'efficacia del lavoro delle istanze statali, sebbene se ne parli di meno". Alla conferenza stampa di presentazione della Lettera del Papa, e' intervenuto oggi anche l'ex presidente del Parlamento Europeo, Hans-Gert Pottering, che ha spiegato come il mondo della politica e la convivenza dei popoli richiedano "ovunque questo rapporto tra le diverse forze sociali: e' questo il campo della giustizia".

© Copyright (AGI)

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