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CHI SONO GLI AVVERSARI E I DETRATTORI DI BENEDETTO XVI SULLO SCANDALO DEL CLERO PEDOFILO? (Giannino)
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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
CRISI: PAPA, UN LAVORO DIGNITOSO PER TUTTI
(AGI) - CdV, 18 mar.
(di Salvatore Izzo)
"L'aumento della disoccupazione, specie giovanile, l'impoverimento economico di molti lavoratori e l'emersione di nuove forme di schiavitu', esigono come obiettivo prioritario l'accesso ad un lavoro dignitoso per tutti".
Lo afferma il Papa nel discorso agli industriali del Lazio ricevuti oggi in Vaticano.
"Cio' che guida la Chiesa nel farsi promotrice di un simile traguardo e' - ricorda Benedetto XVI - il convincimento che il lavoro e' un bene per l'uomo, per la famiglia e per la societa', ed e' fonte di liberta' e di responsabilita'". "Nel raggiungimento di tali obiettivi - sottolinea - sono ovviamente coinvolti, assieme ad altri soggetti sociali, gli imprenditori, che vanno particolarmente incoraggiati nel loro impegno a servizio della societa' e del bene comune". In proposito, il Papa riconosce "quanti sacrifici occorre affrontare - da parte degli imprenditori - per aprire o tenere nel mercato la propria impresa, quale 'comunita' di persone' che produce beni e servizi e che, quindi, non ha come unico scopo il profitto, peraltro necessario". Ed ammette che in una situazione nella quale "l'elevato costo del lavoro rende i propri prodotti e servizi meno competitivi, sono richiesti sacrifici non piccoli per non licenziare i propri lavoratori dipendenti e consentire ad essi l'aggiornamento professionale". A tutto questo si assommano le difficolta' con le banche: "le piccole e medie imprese - infatti - risultano sempre piu' bisognose di finanziamento, mentre il credito appare meno accessibile ed e' molto forte la concorrenza nei mercati globalizzati". Per superare queste difficolta' non ci si puo' basare pero' su criteri solo economici. E il Papa chiede dunque che "la politica non sia subordinata ai meccanismi finanziari", mentre sollecita ancora una volta "la riforma e la creazione di ordinamenti giuridici e politici internazionali proporzionati alle strutture globali dell'economia e della finanza, per conseguire piu' efficacemente il bene comune della famiglia umana". Inoltre ricorda "che entro un mercato sconvolto da fallimenti a catena, hanno resistito quei soggetti economici capaci di attenersi a comportamenti morali e attenti ai bisogni del territorio". Il discorso del Papa agli industriali del Lazio, che gli hanno donato un quadro di Elio Chiricozzi e una Madonna di scuola lucchese, esorta in definitiva a guardare con "fiducia" alla situazione perche' anche la crisi "puo' essere considerata un'opportunita' dal punto di vista della revisione dei modelli di sviluppo e di una nuova organizzazione del mondo della finanza". Insomma per Papa Ratzinger deve cominciare "un 'tempo nuovo' di profondo ripensamento", anche se siamo ancora sotto "gli effetti negativi della recente crisi finanziaria e della cosiddetta 'finanziarizzazione' dell'economia e delle stesse imprese" che rende la situazione "complessa".
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