mercoledì 13 ottobre 2010

Il Papa: Dio ha mille modi, per ognuno il suo, per toccarci l'anima. Continuo ad affidare con speranza alla bonta' divina i minatori della regione di Atacama, in Cile (Izzo)

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Il Papa: "Oggi siamo tutti in pericolo di vivere come se Dio non esistesse: sembra così lontano dalla vita odierna. Ma Dio ha millemodi, per ciascuno il suo, di farsi presente nell'anima, di mostrare che esiste e mi conosce e mi ama" (Catechesi)

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PAPA: A 40 MILA FEDELI, FARE ATTENZIONE AI SEGNALI DI DIO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 13 ott.

"Dio ha mille modi, per ognuno il suo, per toccarci l'anima.
Preghiamo il Signore che ci renda attenti alla sua presenza nella nostra vita". Lo ha detto Benedetto XVI ai 40 mila fedeli che partecipano oggi all'Udienza Generale in piazza San Pietro (dove ne erano attesi 25 mila).
"Oggi siamo tutti in pericolo di vivere come se Dio non esistesse", ha aggiunto il Papa, che ha concluso a braccio la catechesi dedicata alla figura della Beata Angela da Foligno, "una grande mistica medioevale vissuta nel tredicesimo secolo".
"Angela - ha spiegato - e' partita da una vita un po' distante da Dio e da Cristo, ma poi l'incontro con la figura di san Francesco ha risvegliato il suo animo", perche' ha compreso che solo con Dio la vita diventa una vera vita". E oggi, con il suo esempio, "vuole farci attenti alla presenza di Dio, per imparare cosi' la via con Dio e verso Dio".
"Preghiamo il Signore - ha ripetuto il Pontefice, sempre a braccio - che ci renda attenti al suo farsi presente nell'anima, dimostrare che esiste, ci conosce, ci ama".
"Immedesimarsi, trasformarsi nell'amore e nelle sofferenze del Cristo crocifisso, identificarsi con Lui", e' questa la "lezione" di Angela da Foligno, la cui conversione, ha ricordato il Pontefice, dopo "una vita spensierata arrivera' a maturazione solo quando il perdono di Dio apparira' alla sua anima come il dono gratuito di amore del Padre".
"Non c'e' nessuno che possa portare scuse, perche' chiunque puo' amare Dio", scrive la Beata. "Nell'itinerario spirituale di Angela, il passaggio dalla conversione all'esperienza mistica, da cio' che si puo' esprimere all'inesprimibile, avviene tramite il Crocifisso", che "diventa il suo maestro di perfezione".
"Tutta la sua esperienza mistica" e', dunque, "tendere a una perfetta somiglianza con lui, mediante purificazioni e trasformazioni sempre piu' profonde e radicali. In tale stupenda impresa Angela mette tutta se stessa, anima e corpo, senza risparmiarsi in penitenze e tribolazioni dall'inizio alla fine, desiderando di morire con tutti i dolori sofferti dal Dio-uomo crocifisso per essere trasformata totalmente in lui". Questa "identificazione", per Benedetto XVI, "significa anche vivere cio' che Gesu' ha vissuto: poverta', disprezzo, dolore": "E' l'instabile equilibrio fra amore e dolore", verso quella "perfezione" che consente - ha riassunto il Papa teologo - di passare dalla "via della croce" verso la "via dell'amore".

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PAPA: PREGO PER I MINATORI CILENI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 13 ott.

"Continuo ad affidare con speranza alla bonta' divina i minatori della regione di Atacama, in Cile".
Lo ha detto il Papa nei saluti in lingua spagnola al termine dell'Udienza Generale in piazza san Pietro.

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