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Briefing di presentazione della Lettera Apostolica "Motu proprio" Ubicumque et semper del Santo Padre
IL TESTO DEL MOTU PROPRIO "UBICUMQUE ET SEMPER" CON IL QUALE SI ISTITUISCE IL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE
L'intervento del Presidente ceco Havel sul peccato d'orgoglio della nostra civiltà (Anna Arco)
Un dizionario «fuzzy»: recensione del direttore Vian all'opera curata da Alberto Melloni
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Su segnalazione di Eufemia leggiamo:
Alla ricerca dei nuovi cattolici
Aldo Maria Valli
La settimana sociale dei cattolici italiani che si apre domani a Reggio Calabria casca a fagiolo per un dibattito sincero sulla politica. Mentre il berlusconismo prosegue veloce nel processo di decomposizione, producendo tutti i miasmi del caso, e il centrosinistra fatica ad attrezzarsi in vista della nuova stagione e rischia di arrivare all’appuntamento spompato dai dissidi interni, la Chiesa chiama a raccolta le sue pecorelle per ragionare sul presente e soprattutto sul futuro. Al centro ci sono due parole: agenda e speranza. L’agenda è quella che serve per appuntarsi le cose di cui il paese ha davvero bisogno: non un lungo elenco, ma un elenco credibile, di interventi necessarie e fattibili.
La speranza è quella che non può mai abbandonare il cristiano, nemmeno nei momenti più cupi, ma non può essere nutrita da semplice buona volontà, perché anche la speranza ha bisogno di risorse: spirituali, culturali e materiali.
Sarà il vescovo Arrigo Miglio, presidente del comitato organizzatore, ad aprire i lavori, seguito subito dalla prolusione del presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, su “Logos e agape. Intelligenza della fede e trasformazione della società”.
Un titolo più terra terra (“Il processo, l’agenda e l’attualità”) sarà quello che caratterizzerà invece l’intervento del sociologo Luca Diotallevi a conclusione della prima giornata. Il giorno seguente saranno il rettore dell’università Cattolica Lorenzo Ornaghi, il professor Vittorio Emanuele Parsi (anche lui della Cattolica) e il presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi a delineare gli scenari italiani e internazionale che faranno da sfondo al dibattito. Poi via alle cinque assemblee tematiche in cui si suddivideranno gli oltre milleduecento delegati provenienti dalle 227 diocesi italiane. Argomenti: lavoro e impresa, educazione, inclusione delle nuove presenze, mobilità sociale, transizione istituzionale. Infine, dopo una giornata dedicata al recente documento della Chiesa italiana sul Mezzogiorno, sarà il momento delle conclusioni, ancora con il vescovo Miglio e il professor Diotallevi.
Il confronto si annuncia ampio, ma c’è molta voglia di concretezza. Arrivata all’edizione numero quarantasei, la settimana sociale di Reggio Calabria si segnala, alla vigilia, per l’attenzione ai temi educativi. I gruppi e le associazioni che hanno inviato le proposte al comitato scientifico hanno fatto capire che l’Italia ha bisogno di pensare ai suoi giovani. Vuol dire scuola e università, ma non solo. Vuol dire lavoro, famiglia, fisco. I giovani dell’Azione cattolica e gli universitari della Fuci hanno elaborato un testo in cui chiedono ai responsabili istituzionali di investire nelle nuove generazioni. Vogliamo «teste ben fatte», non «ben piene» dicono nel loro messaggio. Nel quale, guardando ai centocinquant’anni dell’unità d’Italia, scrivono fra l’altro: «Vogliamo ridare contenuto al senso dello stato come sentire comune, alla Costituzione, ai diritti inviolabili della persona, ai doveri che spettano a ogni cittadino». Fra i protagonisti della settimana nessuno sembra intenzionato a parlare, per ora, di schieramenti, ma è chiaro che l’agenda, così impostata, porterà la riflessione anche su quelli. Come viaggiare verso questa Italia migliore? Con quali mezzi politici? E assieme a chi? Il papa ha chiesto una nuova generazione di laici cattolici impegnati in politica. Operativamente, il vescovo Miglio immagina una doppio binario: «Occorre lavorare molto con i giovani, far loro conoscere la dottrina sociale della Chiesa come parte integrante della vita cristiana, e mi pare debba esistere anche uno stile di vita e di comportamento. Dobbiamo far crescere una generazione adulta che possa essere vera classe dirigente, autorevole attraverso la testimonianza personale». Messaggio neanche tanto subliminale.
Nel gergo, sempre un po’ malato di ecclesialese, che accompagna questi appuntamenti, oltre ad «agenda » e a “speranza”, la terza espressione che torna in continuazione è “bene comune”. I cattolici, si dice, devono lavorare per la costruzione del bene comune. Già, ma come? Attraverso il recupero di un’identità, anche politica, forte e riconoscibile, oppure portando a sintesi esperienze ed ispirazioni diverse? Se il dibattito entrerà nel merito sarà già un successo.
© Copyright Europa, 13 ottobre 2010 consultabile online anche qui.
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3 commenti:
Un post un po' acido.
Ma dove sono mai i giovani dell'Azione Cattolica nel mondo della scuola o, anche peggio, gli universitari della Fuci nelle università? Provate a farci un giro: il deserto. Poi compaiono documenti forbiti in queste occasioni canoniche...Stasera sono un po' disfattista ma credo sempre meno alla reale utilità di queste assise ecclesiastiche paludate, tra sociologismi e analisi che lasciano il tempo che trovano. Il punto è la conversione e la missione: il resto viene, per grazia. Settimane sociali o no.
Ho sentito dire che all'incontro andrà anche il card Tettamanzi con un gruppo della chiesa ambrosiana, CRISTIANI ADULTI; la chiesa "di" Milano (antitetica a Roma e all'autorità papale, dove si predica amore e solidarietà in spirito massonico e non quello che viene dalla Grazia di Cristo )
L'intento sarà di mettersi alla testa dei cattolici, di togliere queste giovani forze alla chiesa cattolica?
Se qualcuno ha notizie sull'argomento, può metterle in evidenza?
Ho sentito dire che all'incontro andrà anche il card Tettamanzi con un gruppo della chiesa ambrosiana, CRISTIANI ADULTI; la chiesa "di" Milano (antitetica a Roma e all'autorità papale, dove si predica amore e solidarietà in spirito massonico e non quello che viene dalla Grazia di Cristo )
L'intento sarà di mettersi alla testa dei cattolici, di togliere queste giovani forze alla chiesa cattolica?
Se qualcuno ha notizie sull'argomento, può metterle in evidenza?
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