sabato 20 novembre 2010

Pakistan, Frattini: condanna di Asia Bibi non sarà eseguita. Un esempio da seguire (Adnkronos)

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Il Papa ai nuovi cardinali: Nella Chiesa nessuno è padrone

Il Papa ai nuovi cardinali: "Ogni ministero ecclesiale è sempre risposta ad una chiamata di Dio, non è mai frutto di un proprio progetto o di una propria ambizione, ma è conformare la propria volontà a quella del Padre che è nei Cieli, come Cristo al Getsèmani (cfr Lc 22,42). Nella Chiesa nessuno è padrone, ma tutti sono chiamati, tutti sono inviati, tutti sono raggiunti e guidati dalla grazia divina. E questa è anche la nostra sicurezza! Solo riascoltando la parola di Gesù, che chiede “vieni e seguimi”, solo ritornando alla vocazione originaria è possibile intendere la propria presenza e la propria missione nella Chiesa come autentici discepoli" (Omelia)

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Operai della vigna. I ventiquattro nuovi cardinali (Sir)

Oggi il Concistoro: il Papa crea 24 nuovi cardinali (Gianni Cardinale)

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Attacchi alla Chiesa, card. Ruini: "Non drammatizzerei la portata di questi attacchi: la Chiesa infatti, a cominciare dal Papa, ha saputo rispondervi non negando la "sporcizia" che c'è anche al suo interno, ma operando per liberarsene, in primo luogo attraverso la conversione" (La Rocca)

Concistoro, Mons. Amato: La Chiesa Cattolica non può certo rinunciare ad annunciare la verità del Vangelo, cioè che la salvezza viene solo da Cristo, in nome di un malinteso pluralismo religioso (Izzo)

Il Papa apre il suo cuore ai lettori. L'anticipazione di alcune commoventi risposte a Seewald (Tornielli)

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Tutta colpa del registratore. Quei "clic" che hanno "tradito" Seewald e l'eccezionale udito del Santo Padre (Rodari)

La copertina di «Luce del mondo. Il Papa, la Chiesa e i segni dei tempi», libro-intervista di Peter Seewald al Papa

Pedofilia. I dubbi dei cardinali sulla "tolleranza zero" (Magister). Ora sappiamo perchè il Papa ha incontrato tante difficoltà nella sua lotta ai preti pedofili...

Concistoro, il card. Levada illustra ai colleghi l'aggiornamento della legislazione canonica riguardante il delitto di abuso sessuale sui minori, ispirato alle parole del Santo Padre, al suo esempio di ascolto e di accoglienza per le vittime (Izzo)

E' in preparazione una "Lettera circolare" della Congregazione per la dottrina della fede sulle linee guida da seguire nei casi di pedofilia nel clero (Asca)

Procede la preparazione da parte del Vaticano di linee-guida sulla collaborazione con la giustizia civili nei casi di pedofilia del clero (Apcom)

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COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE: INCONTRO DI PREGHIERA E STUDIO DEL SANTO PADRE CON I MEMBRI DEL COLLEGIO CARDINALIZIO IN OCCASIONE DEL CONCISTORO - SESSIONE POMERIDIANA

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INCONTRO DI PREGHIERA E STUDIO DEL SANTO PADRE CON I MEMBRI DEL COLLEGIO CARDINALIZIO IN OCCASIONE DEL CONCISTORO (PRE-CONCISTORO): LO SPECIALE DEL BLOG
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Pakistan, Frattini: condanna di Asia Bibi non sarà eseguita. Un esempio da seguire

Islamabad, 20 nov. - (Adnkronos/Aki)

La condanna a morte di Asia Bimbi, la donna pachistana accusata di blasfemia, non sarà eseguita e ci sarà una revisione del processo. Lo ha annunciato con "soddisfazione" il ministro degli Esteri Franco Frattini, che a Lisbona ha ricevuto rassicurazioni in proposito dal collega di Islamabad, Shahbaz Bhatti.
"Si tratta di una vittoria per una giovane donna a cui è stata salvata la vita e per la democrazia in Pakistan. Ed è un esempio che mi auguro altri Paesi possano seguire", ha sottolineato il titolare della Farnesina, riferendosi, pur senza citarlo esplicitamente, al caso di Sakineh, la donna iraniana condannata a morte con l'accusa di adulterio e concorso in omicidio.
"Sono profondamente grato al presidente Asif Zardari" per la decisione di non far eseguire la condanna a morte della donna cristiana accusata di blasfemia "e ho informato il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, degli esiti", ha detto il titolare della Farnesina, parlando con i giornalisti a margine del vertice della Nato di Lisbona.
"Questo risultato segnala l'attenzione del Pakistan verso i diritti umani e la serieta' nel mantenere le promesse e le rassicurazioni sulla non esecuzione della condanna a morte", ha sottolineato ancora Frattini, informato personalmente della decisione di Zardari dal collega pachistano. Bhatti ha garantito che "il processo sarà rivisto e mi ha dato la rassicurazione importante che in ogni caso non ci sara' l'esecuzione", ha infine detto il ministro, dicendosi "soddisfatto" del risultato ottenuto, soprattutto perché, "a differenza di altri Paesi che volevano puntare il dito contro il Pakistan, noi abbiamo spiegato le nostre ragioni con calma".
Già prima dell'annuncio del ministro si era parlato di uno spiraglio di luce per Asia. Il presdiente pakistano, Asif Ali Zardari sembrava infatti orientato a concederle la grazia, stando a quanto riferito dal ministro per le Minoranze di Islamabad, il cristiano Shahbaz Bhatti, citato dal sito web dell'emiitente 'Dawn'.
"Il presidente si sta occupando del caso ed è molto preoccupato", aveva affermato Bhatti, precisando che Zardari ha il potere di concedere la grazia alla donna anche prima del verdetto della corte d'appello.
Intanto in un'intervista trasmessa dalla tv pachistana, la Bibi si è difesa tra le lacrime: "Si è trattato solo di un caso di rivalità, non ho mai pensato alla blasfemia. Ho dei bambini piccoli. Per l'amor di Dio, liberatemi". La scorsa settimana la famiglia della Bibi ha presentato ricorso all'Alta Corte di Lahore contro la sentenza di inizio mese. Per salvare la donna, madre di cinque figli, si è mobilitata l'intera comunità internazionale, compreso il Papa che ha fatto appello al governo di Islamabad.
Asia Bibi è stata condannata a morte da un giudice del distretto pakistano di Nankana, nella provincia centrale del Punjab. L'episodio che ha portato alla condanna risale al giugno del 2009, quando la donna è stata denunciata con l'accusa di aver offeso il profeta Maometto durante una discussione con alcune musulmane scaturita dal suo credo religioso. Sinora in Pakistan non è stata eseguita nessuna condanna alla pena di morte di imputati accusati di blasfemia. La Bibi è la prima donna pakistana a essere condannata a morte in base alla severa legge sulla blasfemia in vigore nel Paese guidato da Asif Ali Zardari.

Adnkronos

Preghiamo...preghiamo...preghiamo!

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