giovedì 29 aprile 2010

Appello del Papa per la Repubblica Democratica del Congo: il Paese lavori per la rinascita e la legalità, il mondo lo aiuti a ritrovare la pace


Vedi anche:

Secondo Garelli e Politi il Pontificato di Benedetto XVI sarebbe troppo "occidentale" e trascurerebbe il resto del mondo

Un uomo accusa il Primate del Belgio di avere coperto un parroco pedofilo ma il caso, già noto, non regge

Dopo le dimissioni di Mons. Mixa il Papa riceve i vescovi tedeschi

Il Papa ai vescovi di Liberia, Gambia e Sierra Leone: promuovete il dialogo con l'islam; la mentalità antinatalista non è progresso culturale

Oggi le comiche! Il NYT, in un certo senso, scarica la responsabilità dell'articolo relativo al caso Murphy sull'avv. Anderson

Intervista al cardinale di Vienna

Mons. Malcolm Ranjith (Colombo): scandalo pedofilia, solidarietà e sostegno a Benedetto XVI (AsiaNews)

Luis Garza Medina (Legionari di Cristo): La decisione di Benedetto XVI del 2006 è stata un duro colpo. Accetteremo le decisioni della Santa Sede

"Beethoven e la scintilla di Dio" e "Schubert, i Lieder della speranza": due testi inediti di Joseph Ratzinger

Dopo ogni campagna di attacchi, la Chiesa ne esce sempre più forte e splendente di prima: la bellissima riflessione di Mons. João Scognamiglio

Riccardo Muti in armonia con Papa Ratzinger (Tornielli)

Chiesa e pedofilia: Salvatore Izzo risponde a Damian Thompson e John Allen

Marta Brancatisano, esperta in questioni familiari: Nei casi di abuso sui minori, priorità alle vittime (Carmen Elena Villa)

Papa Ratzinger ed il caso dei Legionari di Cristo (Iannuzzi)

Il Vaticano sta "difendendo" adeguatamente Benedetto XVI o si trattiene? Un commento alle analisi di Thompson ed Allen

Addio alla diplomazia inglese. Insultano il Papa ma guai a toccare un imam (Farrell)

Il Papa: i sacerdoti vivano in modo coerente con il Sacramento ricevuto. A Torino visiterò il Cottolengo, è un luogo di grazia (Izzo)

In Belgio inizia il cambiamento (José Luis Restán)

L'intervento di padre Lombardi al Seminario dei portavoce della Chiesa: sempre più trasparenti nell'informazione ecclesiale (Radio Vaticana)

Pedofilia, solidarietà al Papa dalla Fondazione Ebrea "Pave the way" (Izzo)

Il maestro Muti scrive la prefazione ad un libro del Papa sull'arte e la musica (Apcom)

Joseph Ratzinger e le sette note mortificate. Introduzione del Maestro Riccardo Muti al volume "Lodate Dio con arte" (O.R.)

L'intervento del Presidente del Senato Schifani nel bellissimo commento di Salvatore Izzo

D. Thompson: perché Benedetto XVI deve portare il peso di colpe del suo predecessore? La traduzione in italiano dell'articolo a cura di Messainlatino

Il Presidente del Senato, Renato Schifani: Benedetto XVI, il Papa che non ha paura di fronte ai lupi (Osservatore Romano)

Il Papa all'udienza generale ricorda due santi sacerdoti, Murialdo e Cottolengo, testimoni della carità (Radio Vaticana)

Thompson in appoggio ad Allen: forse il Vaticano non dice la verità su Benedetto XVI per non offuscare la reputazione di Giovanni Paolo II?

Pedofilia, card. Levada: possibile "atto di pentimento" della Chiesa?

George Weigel sta ancora aspettando una risposta di Kung alla sua lettera aperta. Aspetta e spera :-)

Il Papa: introdurre la nuova traduzione del messale in inglese con la dovuta sensibilità (Apcom)

Abusi, padre Lombardi: "Sarebbe un grave errore affermare che i media sono cattivi". "Non vogliamo la cultura del silenzio e del nascondere"

Abusi, l'Associazione delle Scuole dello Stato di New York e l'Associazione delle Contee contrarie al progetto di legge sull'allungamento della prescrizione

Il grazie del Papa al Comitato “Vox Clara” per la traduzione in inglese del Messale Romano (Radio Vaticana)

Der Standard: il card. Groer rimase membro di alcune congregazioni del Vaticano anche dopo le sue dimissioni

Il Papa, i sacerdoti e la responsabilità di una vita coerente (Sir)

Il Pontefice vola più alto dei nuvoloni. E non li teme. Mass media di nuovo spiazzati (Bruno Mastroianni)

Levada: forse il Papa "si scuserà" a giugno (Tosatti)

I bambini, salvati da Gesù (e Galli non lo sa). Il commento di Antonio Socci

Precisazione di padre Lombardi sulla Visita Apostolica ai Legionari di Cristo (Radio Vaticana)

Appello del Papa per la Repubblica Democratica del Congo: il Paese lavori per la rinascita e la legalità, il mondo lo aiuti a ritrovare la pace

Fare il possibile per porre fine ai conflitti che hanno distrutto il tessuto sociale di un intero Paese. E’ uno degli appelli in favore della Repubblica Democratica del Congo che Benedetto XVI ha affidato al neoambasciatore presso la Santa Sede del Paese africano, Jean-Pierre Hamuli Mupenda, ricevuto questa mattina in udienza per la presentazione delle Lettere credenziali. Il Papa ha sollecitato anche la comunità internazionale ad adoperarsi per riportare nello Stato africano “pace e legalità”. Il servizio di Alessandro De Carolis:

Il simbolo dell’inferno sociale attraverso il quale è passata negli ultimi anni la Repubblica Democratica del Congo balza agli occhi da una descrizione che il Papa fa dopo che già, in modo più formale e comunque incisivo, ha provveduto a levare appelli alle autorità nazionali e internazionali. La vostra nazione, dice al nuovo ambasciatore dello Stato africano, deve cancellare un passato dove per anni i bambini “sono stati privati dell’istruzione e addestrati a uccidere”. E’ nel quadro di una situazione simboleggiata da questa immagine di infanzia drammaticamente rubata che Benedetto XVI colloca la sua insistita esortazione alla pace e al rispetto degli accordi che dovrebbero assicurarla:

“L'impegno siglato a Goma, nel 2008, e l'attuazione degli accordi internazionali, in particolare il Patto sulla sicurezza, la stabilità e lo sviluppo nella regione dei Grandi Laghi, sono certamente necessari, ma più urgente è il lavorare sulle condizioni preliminari alla loro applicazione (...) Invito le autorità pubbliche a fare il possibile per porre fine alla situazione di guerra, che purtroppo ancora esiste in alcune province, e a dedicarsi alla ricostruzione umana e sociale della nazione nel rispetto dei diritti umani fondamentali”.
Il vostro Paese, ricorda il Pontefice, ha vissuto “tragici momenti”. La violenza si è abbattuta “in modo cieco e spietato, contro una parte importante della popolazione, piegandola sotto il suo giogo brutale e insopportabile e seminando rovina e morte”. Penso, aggiunge il Papa, “alle donne, ai giovani e ai bambini la cui dignità è stata calpestata a oltranza dalla violazione dei loro diritti”. E il lungo appello di Benedetto XVI oltrepassa i confini del Congo:

“Invito la comunità internazionale coinvolta in varia misura nei successivi conflitti che la vostra nazione ha conosciuto a mobilitarsi per contribuire efficacemente a portare nella Repubblica Democratica del Congo la pace e la legalità. Dopo tanti anni di sofferenza, il vostro Paese ha bisogno di intraprendere con determinazione la strada della riconciliazione nazionale”.
Uno dei “modi migliori per farlo”, indica Benedetto XVI, è quello di “promuovere l'educazione delle giovani generazioni”, consentendogli di studiare e aiutando le loro famiglie nelle spese di istruzione, che per molti sono “insopportabili”. E formazione, soggiunge il Papa, vuol dire non solo ricevere cultura ma anche “solide basi morali e spirituali”, che insegnino ai giovani “a respingere la tentazione della violenza e il risentimento per scegliere ciò che è giusto e vero”. Un compito al quale i cattolici, assicura il Pontefice, danno e daranno il loro contributo:

“La Chiesa cattolica, a sua volta ferita in molti dei suoi membri e le sue strutture, intende promuovere la guarigione interiore e la fraternità (…) E' quindi giunto il momento di utilizzare tutti i mezzi politici per porre fine alla sofferenza umana. E si dovrebbe inoltre fare opera di riparazione e di giustizia, come il motto ‘giustizia e pace’ inscritto sulla moneta nazionale invita a fare”.

Invitando a difendere dall’“avidità” le “importanti risorse naturali che Dio ha donato” al Paese e ad assicurare cibo e cure sanitarie alla popolazione, Benedetto XVI ha anche apprezzato la decisione della Repubblica Democratica del Congo di tornare ad avere, dopo anni di sede vacante, un proprio rappresentante nel Corpo diplomatico accreditato in Vaticano, in coincidenza con il 50.mo anniversario dell'indipendenza del Paese. “Possa questo Giubileo – è stato il suo augurio – consentire alla nazione di vivere un nuovo inizio”.

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: