mercoledì 28 aprile 2010

Il Papa: introdurre la nuova traduzione del messale in inglese con la dovuta sensibilità (Apcom)


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Papa: Trattare con sensibilità ostilità a nuovo messale inglese

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Città del Vaticano, 28 apr. (Apcom)

Dopo le polemiche dei mesi scorsi alla nuova traduzione del messale in inglese, nel mondo anglofono, il Papa ammette che "molti troveranno difficile adattarsi", chiede che il cambiamento venga "introdotto con la dovuta sensibilità" e confida che "venga evitato ogni rischio di confusione o smarrimento".
La nuova traduzione, più fedele all'originale latino, sostituirà, nel 2011, quella usata dai vari paesi di lingua inglese dal Concilio vaticano II ad oggi.
Quasi tutte le conferenze episcopali anglofone hanno approvato la nuova versione del messale. "Molti troveranno difficile adattarsi a testi poco familiari dopo quasi quaranta anni di uso continuo della precedente traduzione", ha detto il Papa ricevendo a pranzo in Vaticano i membri di 'Vox Clara', il comitato di consulenza sulle questioni liturgiche in inglese. "Il cambiamento dovrà essere introdotto con la dovuta sensibilità e i catechisti dovranno afferrare con decisione l'opportunità che esso rappresenta. Prego che in questo modo venga evitato ogni rischio di confusione o smarrimento e che invece il cambiamento servirà da trampolino di lancio per un rinnovamento e un approfondimento della devozione eucaristica in tutto il mondo anglofono".
Il Papa ha precisato che, con la conclusione del processo di traduzione, si esaurisce il compito di 'Vox Clara'.

© Copyright Apcom

Domanda fintamente ingenua: come e' stato possibile permettere che, dopo il Concilio, si diffondesse un Messale non aderente all'originale latino?
E soprattutto: chi ha permesso l'abuso?

R.

5 commenti:

euge ha detto...

Cara Raffaella troppi abusi si sono permessi dopo il Concilio!!!!!!!!!!

Torniamo sempre lì........ NON E' IL CONCILIO AD ESSERE CONDANNATO IN SE E PER SE MA, LA SUA SCIAGURATA E FANTASIOSA INTERPRETAZIONE!

Anonimo ha detto...

Eh sì, Euge, si torna sempre lì, ma quella sciagurata interpretazione di Alberigo, Melloni e company si è tragicamente imposta ed ha provocato e provoca danni incalcolabili, nella liturgia, nella dottrina, nella morale, nella disciplina. Pochi sono rimasti illesi. La corsa a compiacere il mondo ha coinvolto trasversalmente e colpito anche buona parte del clero considerato "conservatore".
Preghiamo perché il Santo Padre riesca nel Suo immane compito di porre rimedio prima possibile all'enorme disastro. E ringraziamo la Provvidenza per averceLo donato. I miglioramenti sono comunque già ben visibili e sotto gli occhi di tutti.
Alberto

Anonimo ha detto...

Con tutto il rispetto, cara Raffa, anche la traduzione CEI, in italiano, in alcuni punti lascia a desiderare. Se vuoi possiamo approfondire l'argomento, che non è per niente irrilevante.
Alberto

Anonimo ha detto...

E' vero, sono molti i punti della traduzioe italiana che lasciano a desiderare.
Come pure molto lasciano a desiderare le recenti traduzioni dei testi sacri volute dalla CEI... non è difficile riconoscere un simbolo massonico sulla copertina: leggere qui

http://fidesetforma.blogspot.com/2009/10/le-allegre-traduzioni-della-nuova.html

euge ha detto...

Condivido Alberto!!!!