domenica 11 aprile 2010

La testimonianza di Gianni Gennari: anche a me fu chiesto di aspettare. Solo un intervento diretto del card. Ratzinger sbloccò la prassi (Galeazzi)


Vedi anche:

Caso Kiesle, ennesima operazione scandalistica (Cardinale). Il problema della talpa esiste!

Ecco che cosa c’è dietro gli attacchi a Papa Ratzinger. L’impressione è che ci si trovi di fronte a un regolamento di conti (Tornielli). Ottimo!

Vaticano: Papa Wojtyla non rallentò la procedura per Kiesle. Si mira a confondere l'opinione pubblica perchè non si avveda della cantonata presa con la lettera del 1985 (Izzo)

La fede fra ragione e sentimento. Conferenza del card. Ratzinger in occasione dell’ostensione della Sindone, 1998

Giustizia e la pace alla luce della "Caritas in veritate". La responsabilità di essere fratelli (Mario Toso)

Come si permettono i giornalisti di chiamare il Santo Padre semplicemente "Ratzinger"?

Card. Comastri: Il Papa ha affrontato con molto coraggio la pedofilia, e ha fatto bene a prendere decisioni drastiche, a non nascondere nulla (R.V.)

Grandi progressi nella comunicazione del Vaticano ma ora è tempo di fare un salto di qualità: risposte più dettagliate e ricorso alle vie legali, se necessario (Raffaella)

I cari giornalisti italiani e stranieri osservino la foto, si guardino allo specchio e poi si chiedano se non è il caso di vergognarsi!

I commentatori abbandonano gli standard giornalistici e non controllano le notizie pur di colpire il Papa. Vergognosa frenesia dei media (Thompson)

Apertura dell'Ostensione della Sindone: intervista con padre Lombardi (Radio Vaticana)

Considerazioni sulla Caritas in Veritate, enciclica dimenticata (Enzo Pennetta)

I cardinali Bagnasco, Poletto e Rouco Varela con Benedetto XVI

Il blog aderisce all'iniziativa dei Cavalieri di Colombo: recitiamo una novena per il Santo Padre da domenica 11 aprile a lunedì 19 aprile

A conferma di quanto scritto da Apcom ed Asca arriva la dichiarazione di un "insospettabile": Thomas Reese

Il vescovo Cummins (colui che scrisse alla CDF): Papa Wojtyla rallentò la procedura per la concessione delle dispense dal celibato (Asca)

La svolta: nel 1983 il card. Ratzinger voleva concedere la dispensa a Kiesle ma fu frenato dalle norme stabilite da Papa Wojtyla (Rainews24 e Apcom)

Coperti in Canada ed in Vaticano gli abusi sessuali di un prete amico di Papa Wojtyla. Benedetto XVI lo ha "spretato" nel 2009

Gli attacchi al Papa moltiplicano la solidarietà: L'arcivescovo di Washington: Benedetto XVI ha messo le vittime al centro dell'attenzione (R.V.)

Pedofilia, card. Poletto: "Se c'è una persona che non si può toccare in tutta questa vicenda è proprio il Papa"

Caso Kiesle. Smentite le nuove accuse (Radio Vaticana)

Il gesuita Joseph Fessio spiega il contenuto della lettera del 1985 su cui si è imbastito un "non-caso"

La Sala Stampa della Santa Sede conferma il viaggio del Papa a Cipro, il terzo del 2010 (Izzo)

Il dolore del Papa per la tragica scomparsa del Presidente polacco e del seguito vittime di un gravissimo incidente aereo

Papa Ratzinger colpito proprio nel pieno della lotta al male: l'illuminante commento di Maria Giovanna Maglie

Santa Sede: "Con accanimento continuano i tentativi di coinvolgere Joseph Ratzinger nello scandalo della pedofilia" (Izzo)

Mons. Riboldi: il Papa è vittima di una persecuzione (Ansa)

Se il Papa deve essere per forza colpevole…eccellente commento di Andrea Tornielli

VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE A CIPRO (4 - 6 GIUGNO 2010) - PROGRAMMA

Benedetto XVI è il primo Papa a rendersi disponibile ad incontrare le vittime di abusi. I precedenti per Usa, Australia e Canada (Liut)

Di norma non viene concessa la dispensa dal celibato se il richiedente non ha compiuto 40 anni: il documento

Con Ruini all'angolo è difficile riempire le piazze (Bevilacqua)

La Chiesa non è una repubblica: straordinaria riflessione di Giuliano Ferrara

La lettera del 1985 nel commento di Fr. John Zuhlsdorf

Dal Papa braccia aperte alle vittime di abusi sessuali (Cardinale)

Il Papa: "Mi preme sottolineare particolarmente come Pio XII sia stato il Papa, che, come padre di tutti, ha presieduto alla carità a Roma e nel mondo, soprattutto nel difficile tempo del Secondo Conflitto Mondiale" (Discorso)

Continuano i tentativi di coinvolgere il Papa nello scandalo degli abusi (Thompson)

Preti pedofili, avvocato S. Sede negli Usa: Ratzinger non difese il sacerdote. chiese al vescovo di Oakland che Kiesle non commettesse più abusi

Legale Santa Sede in Usa: Ratzinger il esortava vescovo di Oakland a vigilare (Ansa)

Secondo me la Santa Sede dovrebbe rispondere in modo ancora più dettagliato alle accuse e cacciare le talpe rivelandone i nomi

Il Papa vedrà le vittime dei pedofili. Ma su di lui spuntano nuovi veleni prontamente detronizzati dalla Santa Sede (Alfieri)

Nei palazzi vaticani l'incubo della talpa (Galeazzi, ottimo!). C'è un solo modo per essere sicuri della piena disinfestazione: cacciare via tutti!

Proprio il Papa che più si è battuto contro i pedofili è costretto a caricarsi di responsabilità passate (La Spina)

Dagli Stati Uniti arrivano nuove accuse a Ratzinger ma la ricostruzione risulta piena di inesattezze (Avvenire)

C'è una sola espressione per definire i titoloni dei giornaloni di oggi...

SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE: FALSO AFFERMARE CHE RATZINGER COPRI' CASO KIESLE

Lettera del 1985: la risposta della Santa Sede

C'è grande "godimento" su siti ed agenzie per una lettera del card. Ratzinger del 1985 ma c'è qualche conto che non torna...

Santa Sede: il Papa è dalla parte delle vittime e porta la croce per tutti (Izzo)

Intervista del card. Bagnasco alla CNN: trascrizione del testo in italiano

Papa Ratzinger non chiede ad altri di portare la croce: l'assume di persona, sull'esempio di nostro Signore, che "umiliò se stesso" e "si caricò dei peccati dei fratelli", per fare risplendere la parola di vita e di salvezza (Monumentale riflessione di Mons. Gualtiero Bassetti per l'Osservatore Romano)

Fr. Chadwick (TAC): questa è una guerra culturale. Dall'elezione di Benedetto XVI comincia a risvegliarsi l'identità cattolica

Pellegrini e turisti affollano San Pietro: il bellissimo servizio di Chatolic News Service

Joseph Ratzinger non insabbiò il caso dei Legionari e ora deve decidere come chiuderlo (Rodari)

Luciano Paolucci (padre di Lorenzo, ucciso dal "mostro di Foligno"): dal Papa un lavoro eccezionale. I politici facciano come lui! (Ansa)

Nel dibattito sugli abusi sessuali, quale è la rotta della Chiesa? Editoriale di padre Lombardi (Radio Vaticana). Da leggere e meditare!

Kathryn Jean Lopez (National Review): Benedetto XVI sta insegnando che cosa significa essere cattolici a una generazione che non ha più le idee chiare

L’attacco alla Chiesa è politica di potenza (L'altra campana)

PAPA/ Ora la Chiesa non si faccia "ingannare" dalla giustizia degli uomini (Robert Royal)

Giuliano Ferrara: «La pedofilia è una scusa, obiettivo è la Chiesa» (Panorama)

«Il dolore di Benedetto XVI è grandissimo, la Chiesa non nasconderà i suoi peccati» (Galeazzi)

J’ACCUSE/ Tutte le falsità della “mani pulite di Dio” firmata New York Times (Mario Mauro)

Attacco al Papa. Si prepara l'affondo sulla salute di Benedetto XVI (Gagliarducci). Teniamoci pronti a reagire!

L'ex sindaco (di fede ebraica) di New York, Koch, denuncia la campagna mediatica contro il Papa fatta per punire e non per informare (Jerusalem Post)

Card. Bertone: «Il Papa molto addolorato per i casi di pedofilia nel clero» (Pinna)

L'Economist accusa il Vaticano di arroccarsi, offende gli Italiani ma almeno dà atto a Benedetto XVI di non avere ignorato la pedofilia nel clero

Le coperture di Maciel nei Sacri Palazzi ed il processo di beatificazione di Wojtyla (Tornielli). Lode a J. Ratzinger che non si fece incantare!

La campagna anticattolica dell'ex direttore del NYT, Bill Keller: l'analisi di George Neumayr (American Spectator)

Il Papa e la stampa. Le false accuse del NYT sono state smascherate. Il commento di Raymond J. de Souza (National Post)

L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG

Questa testimonianza viene riportata solo per amore del Papa:

UNA LETTERA SIMILE A QUELLA DEL CASO-KIESLE AL TEOLOGO GENNARI

"Volevo spretarmi: anche a me chiese di pazientare"

«Proprio Ratzinger intervenne per sbloccare la prassi»

GIACOMO GALEAZZI

Non è per un caso isolato se al sacerdote pedofilo Stephen Kiesle non è stata concessa nel 1985 dall’ex Sant’Uffizio la dispensa dal sacerdozio. La legge non scritta introdotta in Vaticano ai tempi del pontificato di Karol Wojtyla (convinto che Paolo VI avesse concesso troppe dispense ai sacerdoti) era che bisognasse dire di no a tutti quelli che chiedevano di abbandonare l’abito talare.
Nella prassi di Curia non faceva differenza che il motivo della richiesta fossero gli abusi sessuali o il desiderio di sposarsi. La risposta era sempre rinviata a scadenza indeterminata. E ciò è allarmante perché rinviare la decisione di dispensare un pedofilo dal sacerdozio significava e significa esporre la Chiesa e la società al pericolo della reiterazione di un gravissimo reato. A testimoniare come funzionavano all’epoca le cose in Vaticano è la storia del teologo Gianni Gennari, firma storica del quotidiano della Cei, «Avvenire», che da sacerdote della diocesi di Roma per un anno e mezzo attese invano una risposta. Finché (per essere dispensato dal sacerdozio e sposarsi) non gli fu consigliato dal cardinale vicario Poletti di rivolgersi alla Dottrina della fede.
Alla porta chiusa in faccia e al diniego della burocrazia dell’ex Sant’Uffizio, all’epoca saldamente in mano a uomini dell’Opus Dei, Gennari non si rassegnò e si rivolse (stavolta direttamente) al prefetto Ratzinger.
«Torno a Lei per manifestarle il mio sconcerto- scrive Gennari al cardinale Ratzinger il 3 febbraio 1984-.Sono un prete e un figlio di Dio. Ho scritto a Lei e vengo a sapere in modo misterioso che il suo ufficio ha risposto al cardinale Poletti, dicendo che in tutta la mia richiesta manca “l’umile disponibilità” che le nuove norme considerano condizione indispensabile per prendere in considerazione la domanda».
E aggiunge: «Io ho scritto a Lei, non ad un ufficio burocratico ed impersonale. Attendevo e attendo un cenno di risposta da Vostra Eminenza, positiva o negativa è secondario. Qui non si tratta di carte bollate o timbri ufficiali, ma di due figli di Dio che attendono una risposta chiara». Quindi, la procedura imposta dalla «direttiva Wojtyla» al Sant’Uffizio era di respingere ogni istanza. Stavolta, però, ad appellarsi alla Santa Sede è un sacerdote particolarmente caparbio che non si arrende e prosegue la sua battaglia finché, con grande sorpresa della Curia, ottiene personalmente da Ratzinger un intervento su Giovanni Paolo II che trasforma il no di routine in un sorprendente sì. In totale controtendenza rispetto alla consuetudine ormai divenuta norma con Wojtyla, Ratzinger risponde alla «lettera che ho letto attentamente». E precisa: «Come ho già avuto modo di spegarLe nella conversazione telefonica, l’attesa di una decisione circa la Sua domanda di dispensa dagli impegni sacerdotali, è dovuta al modo di procedere di questo Dicastero, il quale esamina, talvolta anche in ulteriori istanze, le petizioni».
Il fatto che per sbloccare la prassi del Sant’Uffizio sia stato necessario un intervento eccezionale del cardinale Ratzinger conferma che da quando Wojtyla era diventato Papa si erano bloccate tutte le richieste di dispensa dal sacerdozio. Nella lettera, infatti, Joseph Ratzinger assume con Gennari un impegno che poi mantiene. «Il Dicastero rispetta l’ordine secondo cui le richieste vengono qui trasmesse e ciò al fine di evitare ingiusti favoritismi-.
Comunque penso di non sbagliare dicendoLe che una decisione circa la Sua petizione potrà essere presa entro le prossime festività pasquali».
Ratzinger confida nella «disponibilità» di Gennari «a questa ulteriore paziente attesa» e intercede presso Giovanni Paolo II. E così a tre giorni dalla Pasqua arriva la dispensa dall’esercizio del ministero sacerdotale.
«Quando intervenne personalmente Ratzinger tutto divenne chiaro e umano, mentre la burocrazia degli uffici era dominata da una mentalità diversa che metteva tutto a “bagnomaria”, sotto segreto, senza trasparenza neppure di rapporti personali- spiega ora Gennari-.
La lettera in latino sul caso del prete pedofilo Kiesle è di un ufficio burocratico (dominato dalla paura della sessualità e di ogni diversità non occultata e repressa) ed è solo firmata da Ratzinger. Invece la lettera a me, in italiano e personale, è segno dell’intervento onesto e chiarificatore di Ratzinger cui sono da sempre grato».

© Copyright La Stampa, 11 aprile 2010 consultabile online anche qui.

Questa testimonianza e' molto importante. Viene riportata solo per amore della verita'.
Sappiamo purtroppo come Gennari manifesto' la sua gratitudine a Papa Ratzinger nel gennaio 2009, all'indomani della revoca della scomunica ai Lefebviani.
In questo momento pero' nessuno di noi puo' andare troppo per il sottile e questa esperienza e' utile alla causa...

R.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Non incominciamo una caccia alle streghe all'interno del Santo Ovile, per favore.

Giuda andrà ad impiccarsi da solo.

Restiamo uniti

SdC

sonny ha detto...

Ciao Raffaella. Diciamo che la gratitudine di Gennari si manifesta ad intermittenza.

Anonimo ha detto...

mi ricorda una discussione avuta con un monsignore della curia di bologna, io dicevo che non c'é bisogno di tanti sacerdoti, ma di santi sacerdoti, e quidni di non essere pessimisti.E lui mi disse: "questo é un suo punto di vista, io per esempio non sarei d'accordo." Dicevo che poi anche sulle cifre non bisognava disperare, se andiamo a vedere il numero di sacerdoti per numero di praticanti sono addirittura aumentati, e che era meglio, soprattutto in città avere meno parrocchie con più sacerdoti(giovani e vecchi insieme) per una pastorale più viva, piuttosto che 1000 parrocchie con sacerdoti di 80 anni oppure al limite dell'ateismo, il cui unico compito era la celebrazione di funerali e messe la domenica. E anche li mi disse, è un suo punto di vista, posso dirle che a molti basta celebrare funerali, che siano fedeli o che siano sacerdoti. concluse: una volta che si é nominati sacerdoti lo si é "in eternum", poi nella vita possono arrivare cose che non si erano previste, cambia la fede, ma l'importante é non dare scandalo."
rimasi scioccato dalla freddezza e la naturalezza con cui usava tali parole, sembrava di parlare con un funzionario dell'ufficio anagrafe
Papa GPII aveva un'enorme fede e una considerazione straordinaria del sacerdote, ma non riusciva a capacitarsi che potevano esserci altri uomini,magari anche nella chiesa, che non avevano il suo stesso sensus fidei, e allora agiva come se tutti fossero come lui. Una delle qualità di BXVI é la sua pragmaticità, il suo capire benissimo la società moderna, come per esempio che siamo minoranza creativa.Penso sia il primo Papa, in 1500 anni a dire: "la cosietà é questa, quindi bisona agire così." Fino a GPII i papi hanno sempre pensato:la società "dev'essere"così, quindi agisco così, non curandosi che all'esterno del palazzo apostolico la società reale era completamente diversa.Credevano di essere alla guida di masse sterminate,invece bastava guardarsi indietro e vedere che a seguirli era giusto un manipolo di uomini, sulle vie del mondo, come quelle del cielo

Max

Fabiola ha detto...

Sì, quest'esperienza è utile alla causa. Come se ci fosse bisogno di sempre ulteriori prove della ricchezza umana di Papa Benedetto!
Non so, invece, quanto sia utile alla Chiesa: come sempre nelle prese di posizione do Gennari io leggo un'inquietante ambiguità.
Sarà un pregiudizio!

Frank ha detto...

Beh, dai, Raffaella, è vero che in quel caso Gennari non è stato d'accordo con il Santo Padre (ma ti assicuro che anch'io - che non sono certo considerato un "progressista" da chi mi conosce, ma per formazione amo la Chiesa e la sua Tradizione viva e genuina - e tanti altri, con tutto l'affetto che portiamo a Papa Benedetto, ci abbiamo messo un po' a capire il gesto di gennaio 2009: non per questo cambiamo il nostro gidizio sul suo conto), ma per il resto l'ha spesso difeso. Tu stessa riportavi quasi tutti i giorni le sue malpelate! Questo è davvero il momento di dimenticare tutti i dissensi interni e di riscoprirci Chiesa unita intorno al suo pastore e a Cristo. Solo questo conta. Non prevalebunt.

Anonimo ha detto...

Gennari forse e' un estemista, o un ex estemista. Ma mi pare onesto e generoso. Cosa non da poco.
Alberto2

Claudio ha detto...

Non giudico le intenzioni di Gennari, ma vedo che promuove la confusione fra sospensione, espulsione dallo stato clericale e dispensa dal celibato.
La sospensione è una misura che può essere presa subito, per proteggere i minori. L'espulsione è una misura penale. La dispensa dal celibato è un modo di andare incontro a chi vuole sposarsi.
Ora, è vero che la seconda e la terza misura possono essere prese insieme. Ma non è la terza, cioè la dispensa dal celibato, che protegge i minori. Sono le prime due, cioè la sospensione e l'espulsione dallo stato clericale.