venerdì 5 marzo 2010
Vescovo Ratisbona: abusi nel coro diretto dal fratello del Papa. Il Vaticano non interviene (ne dubitavamo?)
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Vescovo Ratisbona: 'abusi nel coro diretto dal fratello del Papa'
Georg Ratzinger diresse coro tra il '64 e il '73: non so nulla dei casi di pedofilia. Il Vaticano non interviene
BERLINO - Il vescovo di Ratisbona ha ammesso che sono stati commessi abusi sessuali nell'ambiente del famosissimo coro di ragazzi di Ratisbona all'epoca in cui esso era diretto dal fratello di papa Benedetto XVI. Il vescovo lo ha scritto in una lettera ai genitori pubblicata sul suo sito internet. Georg Ratzinger, il fratello di papa Benedetto XVI, parlando alla radio bavarese Bayerischen Rundfunk, ha precisato di non essere a conoscenza di casi di pedofilia nell'ambiente del corso all'epoca in cui lo dirigeva.
Non voglio dire niente su questo" tema, ha esordito il fratello del Papa ai microfoni della radio bavarese Bayerischen Rundfunk. "Non sono a conoscenza di alcun caso di abusi sessuali", ha aggiunto Georg Ratzinger rispondendo a un'altra domanda. E poi ha concluso: "Chiedetelo alla diocesi" di Ratisbona.
Nella lettera inviata ai genitori dei ragazzi del coro di Ratisbona, il vescovo dice di "essere venuto a conoscenza di un caso di abusi sessuali (...) negli anni '50''. "Il direttore del convitto dell'epoca, a quanto ci risulta, é stato condannato. Successivamente è morto", si legge ancora nel sito del vescovado.
Il portavoce del vescovo Clemens Neck, ha dichiarato alla France Presse di "avere informazioni su presunti abusi commessi tra il 1958 e il 1973", sui quali "vogliamo si conduca un'inchiesta trasparente". Georg Ratzinger, 86 anni, e' stato alla guida dello storico coro di Ratisbona dal 1964 al 1993.
I responsabili dei presunti abusi sessuali su bambini del coro del duomo di Ratisbona, in Baviera, per un periodo diretto dal fratello dell'attuale papa Benedetto XVI, sarebbero due religiosi, ambedue morti nel 1984, che per questo sarebbero stati anche condannati a pene detentive. Lo ha reso noto oggi un portavoce del coro. Uno è un ex insegnate di religione e vice direttore della scuola frequentata dai coristi che era stato rimosso nel 1958 dall'incarico. Anche l'altro religioso era stato per alcuni mesi direttore del collegio annesso al Ginnasio del coro del duomo di Ratisbona, prima di essere condannato nel 1971. Alcune delle vittime si sono nel frattempo rivolte ai responsabili della diocesi, ha detto il portavoce.
VATICANO NON INTERVIENE
l Vaticano "non interviene" sulla vicenda degli abusi sessuali avvenuti nel Coro di Ratisbona, diretto all'epoca dal fratello di Benedetto XVI, Georg Ratzinger. E' quanto ha fatto sapere la Sala Stampa della Santa Sede rimanendo per ogni commento alle dichiarazioni del vescovo di Ratisbona, mons. Gerhard Muller, e a quanto detto a una radio di Monaco dallo stesso Georg Ratzinger, il quale si é dichiarato completamente all'oscuro di questi fatti.
"La Santa Sede sta prendendo molto sul serio tutta la vicenda dello scandalo di pedofilia in Germania" ha detto il vicedirettore della Sala Stampa Vaticana, padre Ciro Benedettini, il quale però ha precisato che il Vaticano non vuole intervenire direttamente sul caso del coro di Ratisbona.
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Non ne dubitavamo, ma attenzione: le dichiarazioni tardive sono sempre un disastro come l'esperienza ha piu' e piu' e piu' volte dimostrato.
Si rifletta...
R.
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12 commenti:
a dire la verità e molto sinceramente non so cosa potrebbere essere detto cara amica.
Si potrebbe persino pensare che l'iniziativa del vescovo di Ratisbona vuole dimostrare che si fa seriamente e non si nasconde nulla.Non ci possiamo fare niente e dovremo sopportare i titoli dei giornali ma forse è meglio che il bubbone scoppi per iniziativa della Chiesa che per le scoperte di certo giornalismo investigativo.
Aggiungo una cosa , ve lo dico con franchezza , non mi piace questa atmosfera, c'è qualcosa che non va.
In questi casi la paranoia è sempre un rischio e bisogna guardarsene, ma non posso fare a meno di sentire un po' di puzza.
Forse ho il naso difettoso.
Gia'...il tutto e' molto strano.
Sembrano dichiarazioni ad orologeria.
Ci sono poi un paio di agenzie che solo oggi scoprono che il Papa e' stato vescovo di Monaco fra il 1977 ed il 1982. Mi chiedevo quando avrebbero fatto 2+2.
In ogni caso, dopo l'episodio della confusione fra il cognome di due vescovi irlandesi, vado con i piedi di piombo con le agenzie.
R.
se è per quello anche Allen ha notato il periodo del vescovado a Monaco, senza fare commenti.
C'è da chiedersi come mai in un paese dove il cattolicesimo non è maggioritario e la Chiesa prende legnate, ci siano voluti tanti anni per tirare fuori le cose, questo come considerazione generale. La Germania non è l'Irlanda.
Mi sembrava strano che non avessero ancora toccato il Papa.
Vedrai che scopriranno che lo zio del fratello del cugino del pronipote del nonno di Ratzinger era presente al sacco di Roma con la truppe di Carlo V
Mueller non venne per caso già 'scottato' (e in parte anche 'bruciato' quanto alla sua -a suo tempo prospettata- nomina a Monaco -poi affidata a Marx) da una adombrata vicenda di abusi ratisboniensi 'coperti' un pò "à la Law"?
Immagino che adesso egli possa avere in seno una sorta di 'eccesso di Zelo', considerato quanto già accaduto, e quindi arrivare addirittura ad anticipare il giornalismo d'inchiesta scandalistica..
Ma inoltre: premesso che l'occasione 'Monaco' egli l'ha già persa, e che a quanto pare quella della 'succesione a Kasper' la stia perdendo parimenti (a favore a quanto pare di Koch) , rimarrebbe per esempio la possibilità 'Colonia', fra non molti mesi.. Certo, se egli sarà nel presente frangente uno dei meno reticenti (e lo è stato anche nel 'caso Williamson', a suo modo) episcopi tedeschi, magari una possibilità in più di succedere a Meisner, potrebbe averla...
lo so sono in mala fede, mascrivereuna letterain cui si citanofatti di 50 anni fa, i cui autori sono anche mortie il cui l'unico lato imoortante é che era diretto dal fratello del Papa, mi sembra un po' il cattivo dei film che cade in un burrone e si attacca all'eroe per cercarlo di farlo cadereperlui,so che é un quadroinfantile e ingenuo, ma rende benel'idea. Poi a pensar male si fa peccato, ma.....
Cmq vivendo in Francia da 2 anni, se dovessi incontrare il Papa, mi sentirei di chiedergli umilmente da un lato di fare pulizia dentr,ma dall'altro di rimettere ,con grande risalto,lascomunica a chiunque fa parte della massoneria, non potete immaginare controllino mdia einternet, wikipedia in primis, che sembrerà una sciocchezza, ma non lo é affatto.
Max
chiedo scusa per tutti gli errori, ho una tastiera francese, e un sacco di lavoro, ma di fronte alle notizie di oggi, non posso tenermi
Max
Ma com'è che tutte queste "rivelazioni" stanno ermegendo proprio ora e...a "catena" ( cioè in continuità con l'altro famoso scandalo del nigeriano)?
Gia', sembra una concertazione...
In realta' il concepimento di questa "strategia della tensione" risale al gennaio 2009 con la revoca della scomunica ai Lefebvriani.
Mi viene da pensare che occorra partire da li' per capire molti attacchi concentrici.
R.
Raffa, fatto un giro su Internet, si può affermare quanto segue:
1) lo scandalo nasce non da una lettera del Vescovo ai genitori ma da articoli del Sueddeutsche Zeitung, noto giornale di sinistra da tempo sprezzante nei confronti di Ratzinger e già sostenitore della nota cosiddetta "papessa" protestante. Queste le parole che l'Unità riportava scritte sul SZ a proposito della sua elezione: «Il Sinodo l’ha eletta perché per dieci anni ha svolto bene il suo lavoro come vescovo della chiesa (quella di Hannover, ndr) più grande del suo Land, e perché si comporta in modo sicuro in pubblico e sa dare interviste, ma anche perché è autentica e non ha mai cercato di nascondere le proprie debolezze». Puoi trovarle qui: http://www.unita.it/news/90467/i_protestanti_tedeschi_hanno_un_nuovo_papa_ed__donna. Il SZ è sempre aspramente contro la Chiesa cattolica e il Papa. Basta girare su internet.
2) nemmeno il predetto SZ si è sognato di fare i titoli sul fratello del Papa, che non è accusato da nessuno. E' stata Repubblica a farlo, ripresa poi da altri giornali e agenzie italiane che riportano acriticamente quanto leggono
http://www.sueddeutsche.de/
3) sul sito della diocesi di Ratisbona non si trova l'asserita lettera con cui il Vescovo avrebbe ammesso "casi di pedofilia" ma solo un articolo dove si dice che recentemente sono state portate delle accuse, ma, per quanto riguarda il coro, c'è stato un solo condannato nel 1958 mentre Georg Ratzinger prese funzione di direttore solo nel 1964. Su altre accuse, che verrebbero sollevate solo ora, la Diocesi dice che ha iniziato a indagare ma non ammette allo stato alcuna responsabilità
http://www.bistum-regensburg.de/default.asp
Alberto
Si tratta quindi di casi in cui c'era giá stata all'epoca un'inchiesta ed una condanna dei colpevoli. E allora perché tirarla fuori di nuovo? Il reato che é stato commesso, é stato anche punito, no?
La Santa Sede sta prendendo molto sul serio tutta la vicenda dello scandalo di pedofilia in Germania" ha detto il vicedirettore della Sala Stampa Vaticana, padre Ciro Benedettini, il quale però ha precisato che il Vaticano non vuole intervenire direttamente sul caso del coro di Ratisbona.
Certo......! come no! quando si tratta di fango rovesciato addosso al Pontefice non si interviene mai o si interviene in ritardo.......! Anche questa volta Papa Benedetto dovrà prendere su di sè una colpa che non ha e affidare ad una lettere le spiegazioni come fece dopo le reazioni isteriche seguite alla revoca della scomunica Lefrevriana?????????
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