giovedì 29 aprile 2010
Il cardinale Poletto: la visita del Papa a Torino per la Sindone, occasione per ridare slancio alla fede (Radio Vaticana)
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Il cardinale Poletto: la visita del Papa a Torino per la Sindone, occasione per ridare slancio alla fede
“Un evento eccezionale, soprattutto sul piano della grazia, un’occasione per dare nuovo slancio alla fede'': è quanto ha affermato stamani, durante una conferenza stampa a Torino il cardinale Severino Poletto, in vista della visita di Benedetto XVI - in programma domenica prossima - per l'Ostensione della Sindone. Ma ascoltiamo l’arcivescovo di Torino al microfono del nostro inviato Massimiliano Menichetti:
R. – L’attesa nostra è gioiosamente entusiasta perché il 2 giugno 2008, quando settemila pellegrini sono venuti con me a Roma per la professione di fede sulla Tomba di Pietro, fu il Papa stesso che annunciò la disponibilità e l’approvazione a questa Ostensione e disse: se posso verrò anch’io. Quindi, da allora noi attendiamo già il Papa e quest’attesa si inserisce in quello che è il filo conduttore di questa Ostensione che è la “Passio Christi, passio hominis”, per mettere in collegamento la Passione del Signore, la sofferenza di cui la Sindone è specchio, con la sofferenza umana, quella del passato ma soprattutto quella di oggi. Allora, aspettiamo che il Santo Padre ci incoraggi sia a guardare nella sofferenza di Cristo la rivelazione toccante dell’amore di Dio per l’umanità, sia a mettere in relazione alla sofferenza di Cristo le nostre sofferenze per dar loro un valore, perché acquistino un significato redentivo dalla Grazia del Signore.
D. – Il Papa verrà per confermare nella fede i torinesi e non solo; quindi farà una meditazione e una preghiera davanti alla Sindone. Due aspetti importantissimi…
R. – Sì, due aspetti importantissimi perché la visita del Papa non deve essere considerata in modo folkloristico. Noi non celebriamo l’Ostensione della Sindone o l’incontro col Papa come eventi occasionali di un momento per poi voltare pagina e il giorno dopo tornare a vivere come prima: per me sono - e prego per questo e ho fatto pregare per questo - momenti di crescita, di sviluppo, di impegno futuro perché la nostra Chiesa sia sempre più all’altezza di raccogliere le sfide dei tempi, soprattutto la sfida dell’evangelizzazione.
D. – Cardinale Poletto, Benedetto XVI incontrerà la cittadinanza, i giovani, farà visita agli ammalati della Piccola Casa della Divina Provvidenza, il Cottolengo. Quindi, conoscerà da vicino la cittadinanza ma anche la grande opera di volontariato, la carità…
R. – Il Cottolengo è una città nella città. Qui a Torino è stata definita “città della carità” perché uno sa e conosce come la storia religiosa di questa città sia stata segnata dai cosiddetti “santi sociali”: il Cottolengo, don Bosco, il Capasso, il Murialdo, Giorgio Frassati che presenta una santità fresca giovanile. Un giovane che sapeva coniugare l’adorazione eucaristica al mattino presto, la Comunione e la meditazione con lo studio e il lavoro, con la vita al fianco dei poveri nelle soffitte, dove è stato colpito da una poliomielite fulminante che l’ha portato in Paradiso prima del tempo. Sapeva coniugare queste cose con lo sport, con le gite in montagna e anche con l’impegno poi associativo e anche sociale. Questa tradizione di santità vede nel Cottolengo quello che è un po’ il sigillo della carità, perché si è preoccupato degli emarginati della società di allora. Il Papa incontrando gli ospiti della Piccola Casa vedrà il miracolo della carità e lì abbiamo i padri, le numerosissime suore che danno la loro vita la servizio dei poveri. Non per nulla lui diceva: i poveri sono i nostri padroni perché in loro noi dobbiamo servire Gesù.
(Montaggio a cura di Maria Brigini)
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1 commento:
Ciao Raffa, notizia APCOM:
Sindone/ Da Diocesi, giovani e Comune i doni per il Santo Padre
Un suo ritratto fatto dal pittore Gribaudo il regalo dei giovani
"Doneremo al santo padre l'effigie della Sacra Sindone in bronzo dorato in un cofanetto di pelle bianca". Così il cardinale Severino Poletto, arcivescovo di Torino, spiega quale sarà il dono della Curia che verrà offerto al Papa domenica due maggi, quando sarà a Torino per l'ostensione. "Si tratta dell'immagine che verrà regalata anche agli altri vescovi - spiega Poletto - ma quella per il santo Padre è realizzata in un formato più grande. Inoltre, come di solito si fa in questi casi, faremo un'offerta al Santo Padre per la sua carità. E' riservata, quindi non posso dire a quanto ammonta. ma posso dire che vogliamo essere vicini al Santo Padre che ha tante richieste da parte delle missioni che in tutto il mondo seguono i più poveri e bisognosi". La pastorale giovanile invece regalerà a Benedetto XVI un quadro del pittore torinese Ezio Gribaudo. Si tratta di un ritratto che il celebre artista realizzò nel 2005 quando Joseph Ratzinger diventò Papa. Anche la Città di Torino ha fatto confezionare un dono speciale per il Santo padre: una penna stilografica in radica bianca con lo stemma papale in oro e argento.
Un saluto
li.pa.
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