venerdì 21 maggio 2010

Il Terzo Segreto di Fatima e l'opera di pulizia di Benedetto XVI: commento di Gianni Toffali


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TESTI DI E SU BENEDETTO XVI: NOVITA' IN LIBRERIA

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Benedetto XVI all'udienza generale: da Fatima un messaggio di consolazione, non di paura, che insegna a sperare in Dio (Radio Vaticana)

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Sì, lo confesso...sono complice del Santo Padre! Ho appena pubblicato la prefazione al libro di Alcuin Reid!

Il Papa: da Fatima un messaggio impegnativo e consolante, carico di speranza (AsiaNews)

Il Papa: "E proprio di speranza è carico il messaggio impegnativo e al tempo stesso consolante che la Madonna ha lasciato a Fatima. E’ un messaggio incentrato sulla preghiera, sulla penitenza e sulla conversione, che si proietta oltre le minacce, i pericoli e gli orrori della storia, per invitare l’uomo ad avere fiducia nell’azione di Dio, a coltivare la grande Speranza, a fare esperienza della grazia del Signore per innamorarsi di Lui, fonte dell’amore e della pace" (Catechesi)

Il Papa: a Fatima mi sono fatto pellegrino con i pellegrini in quel mirabile santuario

Le ragioni dell'arcivescovo di Vienna secondo Francesco Peloso (Riformista). Auspicheremmo più rispetto per Benedetto XVI!

Il testo della richiesta di applicazione della Anglicanorum Coetibus nel Regno Unito da parte della Tac

Solidarietà al Papa: lo spettacolo di piazza San Pietro (Francesco Bonini)

Socci: da Fatima a Roma, la "rivoluzione" di Benedetto che cambia il volto della Chiesa (Sussidiario)

Il bugiardo: editoriale di Jean-Pierre Denis sul "caso" Maciel (La Vie)

Maciel, il più grande e grave scandalo della Chiesa (Alma Guillermoprieto)

A colloquio con l'arcivescovo Piacenza sulla conclusione dell'Anno sacerdotale: La santità dei preti per rinnovare la Chiesa e il mondo (O.R.)

IL TERZO SEGRETO DI FATIMA

Gianni Toffali

Riceviamo e pubblichiamo:

Parlando dei segreti di Fatima durante il viaggio in Portogallo, Benedetto XVI ha dichiarato che " la profezia sul papa ucciso e il macello di cardinali e vescovi riguarda non il passato, ma il nostro futuro prossimo". Grandissima delusione e grande panico per quella parte di curia accomodante, conciliante, buonista e irenista che sino al giorno prima della clamorosa rivelazione di Ratzinger, aveva fatto carte false per far bere all'opinione pubblica che il terzo segreto di Fatima riguardava il passato. E pensare che Segretario di Stato cardinal Sodano, il 13 maggio 2000, nell'annunciare solennemente al mondo la pubblicazione del terzo segreto, spiegando che coincideva con l'attentato al papa del 1981 e le persecuzioni del Novecento, disse: "Le vicende a cui fa riferimento la terza parte del 'segreto' di Fatima sembrano ormai appartenere al passato". Pure il successore Bertone a pagina 79 di un suo volume se ne uscì fuori con un perentorio "L'accanimento mediatico è quello di non volersi capacitare che la profezia non è aperta sul futuro, si è realizzata nel passato, nell'evento indicato (l'attentato al papa). Non ci si vuole arrendere all'evidenza". Ora invece papa Benedetto XVI ci ha spiegato l'esatto opposto, che cioè il terzo segreto riguarda eventi successivi all'attentato del 1981, come l'attuale scandalo della pedofilia e anche eventi che stanno tuttora nel nostro futuro. E' facile intuire lo sconcerto di quella parte di chiesa progressista, tanto severa, inquisitoria e giustizialista con i "colleghi" del passato (vedi il plauso per il mea culpa del papa polacco, cui però l'attuale successore di Pietro prese le distanze), quanto acquiescente, conciliante e omertosa con il clero del presente. E giusto per essere più esplicito, alludendo alla probabilità di un quarto segreto di Fatima sino ad oggi maldestramente occultato dalle gerarchie vaticane, papa Benedetto ha aggiunto che" Quanto alle novità che possiamo oggi scoprire in questo messaggio, vi è anche il fatto che non solo da fuori vengono attacchi al Papa e alla Chiesa, ma le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall'interno della Chiesa, dal peccato che esiste nella Chiesa". Che alludesse alla cosiddetta crisi della Chiesa? E' facile intuire che il papa si riferiva ai lupi travestiti da pecore citati dai Vangeli, vale a dire a quella nutrita schiera di falsi ministri di Cristo, che pur operando in seno alla Chiesa, la usano per fini impropri e personali (pedofilia, carriera, arricchimento, etc) e soprattutto per infangarla e delegittimarla dall'interno. "Le sofferenze della Chiesa che si annunciano" dunque, altro non sono che le conseguenze del tradimento perpetrato da non pochi ecclesiastici che hanno preferito consegnarsi ed arrendersi alla logica e alle lusinghe (tentazioni) del mondo, piuttosto che rimanere fedeli al bimillenario Magistero della Chiesa. Ora che il Pontefice ha aperto una porta che molti volevano lasciare chiusa (a dire il vero, già spalancata dalla denuncia che fece nella Via Crucis del 2005 riguardante la molta spazzatura presente nella Chiesa), non sarebbe auspicabile che Benedetto XVI si adoperasse a portare a termine un'operazione di pulizia che non tocchi prettamente la piaga degli abusi sessuali (a detta di molti, il male minore), ma anche nel mettere un freno ai ben più gravi peccati di apostasia e di false dottrine cattoliche, proclamate da troppi ecclesiastici infedeli e impostori?
Gianni Toffali

www.gazzettadisondrio.it n. 14/2010, anno XIII° del 20 V 10

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo con la domanda finale, e' una domanda che pesa molto.
Vedo solo un problema molto grosso al riguardo: come evitare di cadere nella stessa trappola, ma di segno opposto?
Mi spiego.
Tutti qui dentro siamo rimasti molto scandalizzati da dichiarazioni varie ed assortite di prelati "progressisti" che sembrano criticar eil papa un giorno si e l'altro pure in nome di una "maggiore collegialita' della chiesa, apertura a questo e a quello" ecc.
Ok.
Dall'altra parte abbiamo un Maciel che come supposta "devozione al Papa e al Magistero della Chiesa" esteriormente era a postissimo. E tutti quanti sappiamo cosa e' successo in realta'.

Per evitare entrambe queste secche ci vuole un timone ben preciso, B16 ce l'ha e lo sta' ampliando a poco a poco anche dentro il Vaticano. Non e' una cosa che si risolve in tre giorni, magari. C'e' da far ri-crescere una mentalita' diversa a tanti livelli, sempre confidando nell'aiuto dello Spirito Santo per guidare le scelte verso il bene.
C'e' da pregarci e lavorarci su per decenni, non per anni. La testa della gente - ecclesiastici inclusi - non si cambia a bacchetta e comunque il problema resta a livello di "cuore", non solo di assenso intellettuale.

Anonimo ha detto...

Come dice sempre il nostro Papa, andiamo avanti.
Ti segnalo dal Foglio:
Besancon parla della crisi, dei dogmi e del giovane Schoenborndi Marina Valensise
La riforma del santo sacerdote (seconda parte) di P. Rodari
Da Libero:
Pedofilia, paga il braccio destro di Wojtyla di G. Nuzzi (pag. 1, 17).
Parla della quasi imminente defenestrazione di Sodano e della possibile indizione di un concistoro sulla pedofilia. Io mi domando perché solo Sodano deve pagare. E gli altri? Per quanto riguarda il concistoro sarà utile solo se salterà fuori TUTTA la verità e se si parlerà anche di altre ombre, perché la pedofilia non è l'unico scandalo che scuote la Chiesa.
Alessia

Anonimo ha detto...

Alessia,
se salta Sodano poi possono saltare anche gli altri, prima no. E qualcuno si defenestrera' da solo...

Anonimo ha detto...

la sofferenza della Chiesa è soprattutto per la grande Apostasia della Verità tradita da una cosiddetta "nuova evangelizzazione", tanto nuova da essere "altra"!!!

Perché di questo non si parla mai?

Il degrado morale a tutti i livelli non è che conseguenza dell'allontanamento dalla Rivelazione Apostolica, per lasciar posto a 'metodi' solo umani, che di cattolico non hanno se non l'etichetta, complice il modernismo, che è un'altra faccia dell'Apostasia