domenica 13 giugno 2010

La svolta irreversibile di Papa Benedetto: l'invito all'umiltà contro la tentazione del clericalismo. Spiazzata la "vecchia guardia" (Vecchi)


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Il retroscena

L'invito all'umiltà contro la tentazione del clericalismo

CITTÀ DEL VATICANO

Con buona pace di ciò che il Papa andava ripetendo, il cardinale colombiano Darío Castrillón Hoyos ha riassunto la vecchia mentalità alla perfezione: rivendicando di essersi «congratulato» nel 2001 con un vescovo che non aveva denunciato un prete pedofilo, «un modello di padre che non consegna i suoi figli».
Una variazione sul tema dei panni sporchi che si lavano in famiglia, come se i «figli» dei vescovi non fossero anche i fedeli e, nel caso, soprattutto le vittime.
Per capire la svolta di Ratzinger - impostata negli anni da cardinale prefetto dell' ex Sant' Uffizio, annunciata dalla denuncia della «sporcizia» nella Chiesa alla Via Crucis del 2005 e compiuta quest' anno: dalla lettera agli irlandesi alla richiesta di «perdono» di ieri - basta forse ricordare ciò che Benedetto XVI ha detto nella veglia con i sacerdoti dell' altra sera: bollando il «clericalismo» come «una tentazione di tutti i tempi» dalla quale i sacerdoti devono guardarsi.
Già, il clericalismo: la chiusura, lo spirito di casta del clero.
«Si deve celebrare, vivere, meditare l' Eucaristia come scuola della liberazione dal proprio io: essa è il contrario del clericalismo, della chiusura in se stessi», ha scandito il Pontefice.
La richiesta di «perdono» a Dio e alle vittime si accompagna all' invito all' umiltà rivolto ai preti. Il sacerdozio non è un «lavoro» ma un «sacramento». E dipende solo dall' «audacia di Dio» se degli esseri umani, con le loro debolezze, possono «agire in vece sua».
Per questo ieri ha spiegato: «Se l' anno sacerdotale fosse dovuto essere una glorificazione della nostra personale prestazione umana, sarebbe stato distrutto da queste vicende». E invece no, «si trattava per noi proprio del contrario: il divenire grati del dono di Dio che si nasconde in vasi di creta». La Chiesa, diceva il cardinale Tarcisio Bertone, ha subìto un danno di credibilità per questi scandali: però «da questo dolore scaturisce una presa di coscienza provvidenziale».
È la strada verso la «purificazione» e il «rinnovamento» indicata in modo irreversibile dal Papa.
Le dimissioni dei vescovi responsabii di coperture, la nomina ormai prossima di un commissario per i Legionari di Cristo. Certo, non sarà una strada facile.
Oltretevere si sa che le «resistenze» interne non mancano.
La «vecchia guardia» è rimasta spiazzata dalla linea riformatrice del Papa
.
«Oggi lo vediamo in modo terrificante: la più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa», ha detto Benedetto XVI andando a Fatima.
Togliendo ogni alibi a chi nella Curia insabbiò i casi pensando di difendere l' istituzione da «attacchi» esterni: sopire, troncare.
Non è un caso che l' Osservatore Romano, nell' editoriale del direttore Giovanni Maria Vian, scriva oggi che «il compito di purificazione ormai avviato sarà lungo». Anche padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, parlava di «processi molto lunghi di risanamento e di dialogo» per superare la crisi. Resta la vicinanza del Papa ai sacerdoti: «In questo momento, voglio dirvi un grande grazie». Perché senza lo «scandalo» di chi «pone tutta la sua esistenza in Dio» andrebbe «distrutta alla radice la nostra cultura».
G. G. V.

© Copyright Corriere della sera, 12 giugno 2010 consultabile online anche qui.

4 commenti:

Vatykanista ha detto...

OT (?) Dedicato a chi ne può trarre giovamento... ;)

http://wdtprs.com/blog/2010/06/brick-by-brick-in-nyc-pontifical-mass-at-the-throne/


"Yesterday evening there was a fine Pontifical Mass at the Throne in the Extraordinary Form in NYC beautiful St. Jean-Baptist Church on the East side.

Archbishop Emeritus of Cap-Haïtien, Haïti, Most Rev. François Gayot was celebrant. He was ordained a priest in 1954 for the Missionaries of the Company of Mary (the Montfort Missionaries). He was ordained a bishop in 1974 and became an Archbishop in 1988. He retired as Archbishop of Cap-Haïtien, Haïti in late 2003.

The choir at the Church of St. Jean Baptiste, under the direction of organist and choir master, Kyler Brown, sang Victoria’s Missa O Quam gloriosum est regnum along with several motets, including Messiaen’s O Sacrum convivium."


"The music was splendid.

The pace of the Mass was slow, partly because our bishop for the Mass, 84 years old, was a bit infirm. However, on the way out of the sacristy he said to me very quietly, "This is the first time I have ever done this.". He has been a bishop for well over 30 years, and now, at last, he has offered Holy Mass in the full Roman rite, a Pontifical Mass.

I suspect that such an experience must change a bishop’s view, even a priest’s view of himself and of Mass changes as he learns the older, traditional form."


Brick by Brick indeed, Reverend Father...

Anonimo ha detto...

La "vecchia guardia" purtroppo e' andata fuori dal tempo e dalla storia. E' ora di prendere un buon bagno di umilta' a tutti i livelli, per ricominciare ad essere testimoni di Cristo e non di se' stessi.
Sembra banale dirlo cosi', ma purtroppo trova conferma troppo spesso.

Anonimo ha detto...

l'analisi della purificazione della Chiesa promossa da Benedetto XVI che si limita al tema "abusi sessuali" è fuorviante e limitativa. sarebbe bene leggere con attenzione sia il dialogo con i sacerdoti di giovedì sera che l'omelia in occasione della S.Messa di chiusura dell'anno sacerdotale, mi pare contegano molto di più della questione del perdono sugli incresciosi fatti. io ci andrei molto piano a fare di tutta l'erba un fascio quando si fa riferimento alla "vecchia guardia".

Anonimo ha detto...

Anonimo, la conversione non è mai banale! :-)

JP