venerdì 5 febbraio 2010

Vigila in silenzio, il Papa, sull'affaire Boffo. E' informato, eccome (Apcom)


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Città del Vaticano, 5 feb. (Apcom)

Vigila in silenzio, il Papa, sull'affaire Boffo. E' informato, eccome. Benedetto XVI ama la teologia, la musica classica, ma è tutt'altro che distratto sui sospetti che, ormai da giorni, investono il suo giornale, l''Osservatore romano', e la Segreteria di Stato vaticana del cardinal Bertone.
Tanto sono insistite le critiche che nelle Sacre Stanze c'è chi intravede in tutta l'operazione un "attacco" in pieno stile alla gestione di Bertone, per interposta persona del direttore del giornale vaticano Gian Maria Vian.
Attacco che, però, rischia di lambire il Papa. Sin dall'inizio. Sin da quando il cardinal Ruini intervenne, con insolita smentita, per contestare il primo di una serie di articoli del 'Foglio', il 23 gennaio, nel quale si sosteneva che il porporato avrebbe discusso dei presunti "mandanti" vaticani delle dimissioni dell'ex direttore di 'Avvenire' appunto con il Papa.
Solo pochi giorni prima, il 20 gennaio, lo stesso Ruini aveva ricevuto a pranzo il Presidente del Consiglio Berlusconi. Incontro riservato da cui filtrò solo che l'ex presidente della Cei e il premier avevano affrontato il tema del ruolo dei cattolici alle Regionali e l'ipotesi di un apparentamento tra il Pdl (che quella sera teneva un ufficio di presidenza sul tema) e l'Udc. Passano pochi giorni e, a partire dal 22 gennaio, sul 'Foglio' di Giuliano Ferrara - storico estimatore del cardinal Ruini - appaiono una serie di articoli che criticano la timidezza dei cattolici nelle varie diocesi del Lazio di fronte alla candidatura della radicale Bonino. Ma anche la timidezza del giornale dei vescovi 'Avvenire', non più guidato da Boffo.
Se la presidenza di Ruini è stata connotata da una forte focalizzazione sui temi della bioetica contestati apertamente dalla Bonino (procreazione medicalmente assistita, aborto, biotestamento), la nuova guida del cardinal Bagnasco ha ridato peso alle tematiche sociali. E infatti dalla nuova Cei non è arrivata nessuna particolare stroncatura alla candidata radicale. Certo, i vertici della Chiesa non gradiscono né avallano le politiche 'pro choice' o anti-famiglia. Ma preferiscono limitarsi a indicare i valori di fondo. Ancora oggi il responsabile Cei per i problemi sociali e il lavoro, mons. Arrigo Miglio, ha chiarito che per i vescovi è importante che i cattolici, alle Regionali, votino su questioni sociali e problemi locali.
Negli stessi giorni in cui criticava i cattolici 'timidi', il giornale diretto da Giuliano Ferrara ha continuato, intanto, a battere sul tasto dell'affaire Boffo. Arrivando a chiedere le dimissioni di Vian e a suggerire che a capo della macchinazione anti-Boffo ci sarebbe il suo superiore, il Segretario di Stato. I 'rumors' si sono poi allargati a macchia d'olio sugli altri quotidiani. E, dopo aver preso in considerazione l'ipotesi di una smentita, la Segreteria di Stato ha deciso di soprassedere. Meglio non alimentare il fuoco mediatico. Meglio rinunciare, almeno per ora, alle querele. Bertone è intervenuto ad una messa pubblica accanto a Vian a riprova del rapporto di fiducia che intercorre. Punto.
Vanno deluse, così, le attese di un chiarimento ufficiale. Certo, la speranza che il polverone si sedi appare a tratti esile, ma la linea del silenzio, sinora, è quella più opportuna, secondo gli uomini di Bertone.
Quanto al Papa, è "ovvio" che sia informato di "quel che succede", risponde il portavoce vaticano Federico Lombardi, tampinato in questi giorni dai giornalisti in cerca di una smentita. Quel che doveva dire, del resto, lo ha già detto quando, parlando di San Domenico all'udienza generale del mercoledì, ha stigmatizzato la "tentazione" del potere e della carriera tra gli uomini di Chiesa. Per il resto, il Papa osserva. In silenzio.

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2 commenti:

sam ha detto...

Mah...
Questo articolo c'ha di buono che introduce il tema "elezioni regionali" come possibile chiave di lettura della tempesta in un bicchier d'acqua di questi giorni.
Per il resto... mah!
Sembra che solo Ruini difenda la vita e che a tutti gli altri (Papa, Bertone, Bagnasco, CEI e tutti i vescovi mai prima d'ora così uniti!) interessino quasi soltanto i temi sociali.
A me pare che l'unica cosa che potrebbe, forse, distinguere Ruini da tutti gli altri, sia la difesa partigiana... dell'UDC. Non so come il Messaggero abbia trattato la bagarre...
A me sembra che sui principi non negoziabili il Papa sia sempre stato molto chiaro. Anche oggi una condanna senza se e senza ma contro l'eutanasia.
Ma adesso i giornalai (con tutto il rispetto per le edicole)fanno il giochetto che facevano con Giovanni Paolo II: grande enfasi quando parlava di cose gradite (guerra, lavoro, immigrazione), silenzio assoluto quando diceva cose sgradite (difesa della vita).
Quanto a Mons. Miglio, ho apprezzato molto le parti del suo discorso riportate sul Blog, ma se fosse vero "che per i vescovi è importante che i cattolici, alle Regionali, votino su questioni sociali e problemi locali", quasi a prescindere dai temi etici della vita, allora proprio non ci siamo, perchè le Regioni hanno una competenza fondamentale in materia sanitaria e di bioetica, come la vicenda Englaro ha dimostrato.
Come al solito si spinge sull'AUT AUT, come se i cattolici dovessero scegliere tra la dottrina sociale e la dottrina in materia di bioetica e difesa della vita.
Invece i veri cattolici, quelli rappresentati dal Papa, vogliono l'et et. In questo et et, però, l'unica cosa non negoziabile è ciò che IL PAPA - e non un vescovo o l'altro - ha dichiarato NON NEGOZIABILE.
Prima d'ora avevo detto poco o niente su questa vicenda e non voglio aggiungere più una parola dopo queste, che sono già troppe. Che Dio mi perdoni!
Con i bambini amputati sdraiati fuori per terra nelle periferie più abbandonate di Port ou Prince ad Haiti, con le bambine schiavizzate e ammazzate in Pakistan, con i segreti di Medjugorje che incombono sull'umanità peccatrice, con tanta gente che, come dice bene Raffaella, non distingue la Quaresima dal Carnevale, l'enorme bolla gonfiata su questa vicenda è davvero grottesca.
Speriamo che si imbocchi al più presto la via della semplicità e della trasparenza. Quanto fumo soffocante per un minuscolo pezzettino di arrosto bruciato!

euge ha detto...

Per sam : si spera che i cattolici abbiano abbastanza cervello da votare secondo coscienza e secondo i lro principi senza abboccare a quello che dice quel vescovo o quel cardinale....... I cattoli quelli veri non quelli rivestiti di falsa modernità sanno a chi dare retta almeno lo spero!