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Vaticano, gli attacchi alle gerarchie preoccupano il Papa
Città del Vaticano 5 feb. (Ign/Adnkronos)
Gli attacchi alle alte gerarchie ecclesiastiche e alla Santa Sede - a quanto apprendono Ign/Adnkronos da ambienti vaticani - preoccupano il Santo Padre.
Gli attacchi sono partiti questa volta dalla pubblicazione di due libri (“I peccati del Vaticano” di Rendina, Newton Compton; e “Vaticano Spa” di Nuzzi, Chiarelettere); e successivamente sono stati alimentati dal “caso Boffo”, il direttore del quotidiano della Cei “Avvenire” costretto alle dimissioni dopo una “informativa” pubblicata da “Il Giornale”. Il direttore dello stesso quotidiano, Vittorio Feltri, s’è poi scusato con Dino Boffo e lo ha incontrato una cena chiarificatrice.
Alimentando il vento delle vociferazioni e dei relativi commenti si vorrebbero chiamare in causa da una parte il Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, e dall’altra l’attuale e l’ex presidente della Cei, cardinali Angelo Bagnasco e Camillo Ruini, e le loro, altrettanto infondate, diversità di linea sulle relazioni tra Episcopato e Stato italiano.
Due sono essenzialmente le questioni che le alte gerarchie starebbero analizzando:
1) da quale direzione soffia il vento della maldicenza;
2) e se, e come, la Chiesa debba rispondere a questi attacchi.
In particolare se debba farlo con una secca e autorevole nota o con un articolato intervento che spazzi via l’“ufficio voci” al cui interno lavorano, di notte più che di giorno, degli “Innominati” impegnati ad alimentare conflitti provocatori piuttosto che eventualmente a sedarli. Su questa questione, spinosa quanto dolorosa, starebbero lavorando in queste ore i collaboratori più stretti di Papa Ratzinger.
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6 commenti:
non credo proprio che il Santo Padre sia persona che riveli facilmente i suoi stati d'animo ad ambienti vaticani che poi riferiscono all' Adnkronos..ma tant'è...il fantavaticano va alla grande non solo nelle librerie. E gli ambienti vaticani ormai ci hanno abituati a tutto
Mi verrebbe da sperare nel Papa che riprende carta e penna, ma mi rendo conto che non può fare sempre tutto da solo
Per rimanere qui a Roma, credo che con Ruini una candidatura Bonino non sarebbe stata accettata supinamente dai cattolici del Pd. E anche le varie iniziative culturali del Vicariato, come i 40 concerti, ancora non sono partite Si procede al piccolo cabotaggio e sempre sulla difensiva. Questa guerra civile proprio non ci voleva. Eufemia
Non possiamo pensare che il Papa si occupi in prima persona e pubblicamente di vicende di questo livello (infimo).
Mi viene da pensare che il mondo cattolico, in specie italiano, (volutamente non scrivo "la Chiesa") non si renda conto della grazia che è Benedetto XVI per il nostro tempo. Non ce lo meritiamo proprio questo grande Papa.
sì, Eufemia, è fuori discussione.
Ma la Chiesa andrà avanti anche senza Ruini. La sua assenza si nota ma non si può rimanere attaccati a un simulacro. Non voterei Bonino nemmeno su ricetta medica ma credo che bisogna abituarsi a convivere anche con situazioni sgradite. Sennò i cattolici spagnoli dovrebbero spararsi.
Per quanto riguarda la Spagna, il tempo é galantuomo. Già da uno-due anni é cominciato a serpeggiare il malumore anche fra i non cattolici osservanti per la deriva avaloriale imposta da zapatero il dark, soprattutto sulle nuove generzioni. Immaginate lo spaesamento di chi genitore, nel bene e nel male ha ricevuto una certa educazione sotto Franco e si ritrova dei figli,neanche degni di ozzy osbourne. Puoi essere progressista quanto vuoi,ma quando gli effetti li vedi sui tuoi figli in casa...Cmq fino a ieri si sopportava perchè con Zap c'era progresso economico,in realtà impostato da Aznar,ora che si ritroveraano con il 20% di disoccupazione e una crisi pesantissima, altro che sorpasso dell'italia, marcia indietro a mille!!! Sic transit gloria mundi caro Zap
Max
Cara MariaTeresa, manco io voterò la Bonino ma se continua così vince senza sforzo. A forza di parlare di temi sociali e pastorali, si lascia il campo a chi comanda sul serio. Eufemia
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