lunedì 8 marzo 2010

Corso della Penitenzieria Apostolica per i giovani sacerdoti: intervista con mons. Girotti (Radio Vaticana)


Vedi anche:

Invito a leggere questo articolo del Tgcom...da notare la foto. E tutto tace!

Card. Rouco Varela: Il viaggio del Papa in Spagna è un invito a recuperare le nostre radici cristiane (Sir)

Dalla pubblicazione delle nuove norme (2001), nel mondo i nuovi delitti sono stati molto di meno rispetto agli anni precedenti (Izzo)

Nel 2001 il documento "De delictis gravioribus" venne accolto dalla stampa in modo molto favorevole, persino da Repubblica! Ecco le prove

Il Tg1 ha prontamente riportato le dichiarazioni della ministra tedesca...

Il blog sollecita un immediato intervento della Santa Sede volto a spiegare A TUTTI la ratio del documento "De delictis gravioribus" del 2001

Gravissimo attacco di un ministro tedesco al Vaticano. Si intervenga subito

La Santa Sede fa appello a tutta la Chiesa per sostenere con donazioni le comunità cattoliche di Terra Santa

Tre immagini spiegate da Benedetto XVI: Roveto ardente, fico sterile, fatti di cronaca (Zavattaro)

Accademia per la vita, addio. Fisichella fa le valigie per Siena (Magister)

Nigeria, 500 cristiani uccisi a colpi di machete. Centinaia in fuga

Il Papa come un padre tra la gente (RomaSette)

I sacerdoti sposati, casi eccezionali da intendersi come tali. Intervista a padre Laurent Touze, della Pontificia Università della Santa Croce (Villa)

Il fango a tradimento sul fratello del Papa. Il circuito mediatico dovrebbe chiedere scusa ma non lo farà (Socci)

Il Papa: "Dio è buono e non può volere il male" (Sir)

Il Papa visita la parrocchia romana di S.Giovanni della Croce: "Fatevi voi stessi missionari di Cristo" (Sir)

Secondo Repubblica il governo tedesco "sfida" la Chiesa sulla pedofilia

La Chiesa e la morale non rispettata. Il commento di Franco Garelli (La Stampa)

La Santa Sede vuole fare chiarezza sui casi di abusi sessuali e auspica che altrettanta chiarezza sia fatta anche all’interno di altre istituzioni (Tornielli)

Sorprendente sondaggio sul celibato in Germania (Rainews24)

Pedofilia, l'obiettivo sia il bene dei bambini, «e non attaccare il Papa e la Chiesa, come se a dare fastidio fosse proprio la scelta di trasparenza cristallina e facesse più comodo una Chiesa che nasconde» (Vecchi)

Il grazie del Papa alla Protezione civile: «Senza volontariato la società non può durare a lungo» (Bobbio)

Invito alla presentazione del libro "Karol e Wanda" di Galeazzi e Grignetti (martedì 16 marzo)

In uscita il libro "Karol e Wanda" di Giacomo Galeazzi e Francesco Grignetti: alcuni stralci del testo e un'intervista al giudice Priore

Didachè - Dottrina dei Dodici Apostoli: un invito alla lettura

Il Papa «si è sentito come ferito, ha provato grande dolore» per "il caso Ratisbona" ma ha subito reagito ordinando che la vicenda fosse resa pubblica

Pedofilia nella Chiesa: la «glasnost» di Benedetto XVI il "cambio di passo" della Chiesa (Galeazzi). Da incorniciare

Il Papa: Dio non può volere il male, il dolore non è una punizione. Solidarietà del Santo Padre alle vittime dell'alluvione in Francia (Izzo)

La coda del drago (Angela Ambrogetti)

Il Papa: "le sventure, gli eventi luttuosi, non devono suscitare in noi curiosità o ricerca di presunti colpevoli, ma devono rappresentare occasioni per riflettere, per vincere l’illusione di poter vivere senza Dio, e per rafforzare, con l’aiuto del Signore, l’impegno di cambiare vita" (Angelus)

L'Angelus del Papa: Dio non vuole il male ma se permette la sofferenza è per un bene più grande (Radio Vaticana)

Il Papa: la parrocchia è un edificio, le pietre vive sono i Cristiani (Izzo)

Mons. Ratzinger: «È giusto fare chiarezza. Con il Papa non parlo di queste cose» (Taino)

Il Papa al Colle Salario: tutti dobbiamo convertirci e vivere secondo il Vangelo. La Chiesa si apra ai movimenti ed alle nuove comunità (Izzo)

Corso della Penitenzieria Apostolica per i giovani sacerdoti: intervista con mons. Girotti

Inizia oggi pomeriggio a Roma, presso il Palazzo della Cancelleria, il Corso sul “Foro interno” promosso annualmente dal Tribunale della Penitenzieria Apostolica per i giovani sacerdoti. Partecipano circa 700 presbiteri. Introduce i lavori il penitenziere maggiore, l’arcivescovo Fortunato Baldelli. Tra le relazioni pomeridiane, quella del reggente, il vescovo Gianfranco Girotti: tra i temi che saranno affrontati, oltre a quello della crisi del Sacramento della Riconciliazione, situazioni di particolare delicatezza, come quella dei divorziati risposati. Quale deve essere l’atteggiamento dei confessori in questi casi? Sergio Centofanti lo ha chiesto allo stesso mons. Girotti:

R. – La dottrina e la prassi ufficiale della Chiesa, tutt’ora in atto, cerca di percorrere una via fedele al mandato rivoltole dal suo Signore, che è quello di amministrare il perdono e la misericordia. La Chiesa, anche di fronte a situazioni talvolta delicatissime – i casi dei divorziati risposati – e il Santo Padre ce lo ricorda molto spesso, agisce sempre secondo lo spirito di Gesù che ha compassione dei peccatori, e ricordiamo sempre che “non spezza la canna incrinata e non spegne neanche il lucignolo fumigante”.

D. – Come si deve comportare il confessore quando i divorziati risposati desiderano accedere alla Comunione?

R. – Il confessore è l’amministratore, non è il padrone. E’ l’amministratore di questo ministero. Il confessore, quando non può dare l’assoluzione, dà comunque delle indicazioni, offre dei mezzi per poter rimanere sempre all’interno della Chiesa. La Chiesa non può venir meno al suo mandato, non può nascondere i suoi principi, ma ciò nonostante la Chiesa tiene care queste persone che sono persone che non può abbandonare.

D. – La Chiesa, però, viene accusata in questi casi di essere “priva di misericordia”…

R. – La Chiesa in tutti i suoi interventi, anche recenti, ha assolutamente sempre mostrato quell’attenzione, quella premura, quell’impegno di venire incontro anche a situazioni che umanamente sono così difficili, che sembrerebbero non risolversi. La Chiesa, però, ha sempre un particolare occhio di riguardo, di predilezione e di attenzione verso costoro. La premura che è riservata loro è una premura veramente senza confini.

D. – C’è da ribadire che i divorziati risposati continuano ad appartenere sempre alla Chiesa

R. – Certo. Anzi, vengono coinvolti nell’impegno ed anche nel servizio della Chiesa. Talvolta ci sono alcune situazioni di persone che hanno subito il divorzio e si trovano poi in una situazione nuova ma loro, personalmente, sono delle persone che hanno la volontà di essere dentro la Chiesa e sono dentro la Chiesa e la Chiesa non le ha mai considerate persone ai margini, anzi, persone da tenere costantemente presenti nella sua pastoralità.

D. – Persone che poi vanno accompagnate dalla Chiesa anche al di là del Sacramento della penitenza

R. – Indubbiamente. Qui la Chiesa ha una strategia pastorale veramente attenta. La premura che vuole riservare a costoro è veramente una premura degna di ogni attenzione.

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: