domenica 10 ottobre 2010

Il Papa apre il Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente con un appello alla comunità internazionale e alle religioni (Izzo)

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Sinodo, il Papa: La pace in Medio Oriente riguarda tutti e tutti sono chiamati a dare il loro contributo. E' diritto dei Cristiani vivere dignitosamente in Terra Santa (Izzo)

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All’Angelus, il Papa esorta la Chiesa del Medio Oriente ad essere strumento di riconciliazione (Radio Vaticana)

Il Papa: "I Cristiani del Medio Oriente si trovano spesso a sopportare condizioni di vita difficili, sia a livello personale che familiare e di comunità. Ma ciò non deve scoraggiare: è proprio in quel contesto che risuona ancora più necessario e urgente il perenne messaggio di Cristo: "Convertitevi e credete nel Vangelo"" (Angelus)

Il Papa: Il Sinodo per sostenere le Chiese del Medio Oriente e la missione universale (AsiaNews)

Pace e giustizia indispensabili per il Medio Oriente: così, il Papa nella Messa di apertura del Sinodo per la regione. L’invito al dialogo con ebrei e musulmani

Il Papa: I cristiani che vivono in Terra Santa sono "pietre vive della Chiesa" ma hanno diritto di "vivere dignitosamente". Per la pace in Medio Oriente deve esserci il contributo di tutti (Apcom)

Al via il sinodo sul Medio Oriente. Il Papa: "Creare condizioni di pace" (La Stampa)

Il Papa apre il Sinodo per il Medio Oriente: "Nonostante le difficoltà, i cristiani di Terra Santa sono chiamati a ravvivare la coscienza di essere pietre vive della Chiesa in Medio Oriente, presso i Luoghi santi della nostra salvezza. Ma quello di vivere dignitosamente nella propria patria è anzitutto un diritto umano fondamentale: perciò occorre favorire condizioni di pace e di giustizia, indispensabili per uno sviluppo armonioso di tutti gli abitanti della regione" (Omelia)

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Incontro cordiale fra il Papa e Sarkozy ma resta il monito: agli immigrati ed ai perseguitati va data accoglienza (Vecchi)

Peter Seewald: Anche questa volta l'intervistato (Papa Benedetto) non si è sottratto ad alcuna domanda (Bevilacqua)

Due bellissime foto del Papa con il gatto "inglese" Puskin :-)
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PAPA: CON APPELLO A GOVERNI E FEDI APRE SINODO M.O.

(AGI) - CdV, 10 ott.

(di Salvatore Izzo)

La pace in Medio Oriente, questo lo sappiamo bene, riguarda tutti.
E tutti, e' questo l'appello lanciato da Benedetto XVI, sono chiamati a dare il loro contributo.
"La comunita' internazionale, sostenendo un cammino affidabile, leale e costruttivo verso la pace; le religioni maggiormente presenti nella regione, nel promuovere i valori spirituali e culturali che uniscono gli uomini ed escludono ogni espressione di violenza", ha invocato il Papa nella liturgia di apertura del Sinodo Speciale per il Medio Oriente che ha celebrato nella Basilica Vaticana con 177 tra cardinali, patriarchi orientali e vescovi dell'area.
Nel corso del rito, il Vangelo e' stato letto in latino ed in greco, e si e' pregato in arabo per "lo sviluppo della laicita' positiva dello Stato e la promozione dei diritti umani".
Subito dopo, all'Angelus, affacciandosi su una piazza San Pietro gremita da oltre 50 mila fedeli (la folla delle grandi occasioni, testimonianza di una vera cattolicita') ha affermato che "in quei paesi purtroppo segnati da profonde divisioni e lacerati da annosi conflitti, la Chiesa e' chiamata ad essere segno e strumento di unita' e di riconciliazione, sul modello della prima comunita' di Gerusalemme, nella quale 'la moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un'anima sola'".
"Questo compito - ha scandito - e' arduo, dal momento che i cristiani del Medio Oriente si trovano spesso a sopportare condizioni di vita difficili, sia a livello personale che familiare e di comunita'.
Ma cio' non deve scoraggiare: e' proprio in quel contesto che risuona ancora piu' necessario e urgente il perenne messaggio di Cristo: 'Convertitevi e credete nel Vangelo'". "I cristiani - dunque - continueranno a dare il loro contributo non soltanto con le opere di promozione sociale, quali gli istituti di educazione e di sanita', ma soprattutto con lo spirito delle Beatitudini evangeliche, che anima la pratica del perdono e della riconciliazione". E in tale impegno, ha assicurato, "essi avranno sempre l'appoggio di tutta la Chiesa, come attesta solennemente la presenza qui dei Delegati degli Episcopati di altri continenti".
All'opinione pubblica mondiale (che si spera meno sorda dei media italiani, i quali ben poca attenzione hanno riservato finora all'Assemblea che riunisce in Vaticano i capi di tutte le chiese comunita' cristiane di una regione che comprende Arabia Saudita, Bahrein, Cipro, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Iran, Iraq, Israele, Kuwait, Libano, Oman, Qatar, Siria, Turchia , Territori Palestinesi e Yemen e dove su una popolazione di oltre 356 milioni, i cattolici - secondo i dati vaticani - sono l'1,6 per cento, cioe' 5 milioni 707 mila, e i cristiani circa il 5,62, cioe' 20 milioni) Benedetto XVI ha ricordato che "quello di vivere dignitosamente nella propria patria e' anzitutto un diritto umano fondamentale: percio' occorre favorire condizioni di pace e di giustizia, indispensabili per uno sviluppo armonioso di tutti gli abitanti della regione". "Nonostante le difficolta' - ha aggiunto - i cristiani di Terra Santa sono chiamati a ravvivare la coscienza di essere pietre vive della Chiesa in Medio Oriente, presso i Luoghi santi della nostra salvezza".
Nell'omelia, il Papa teologo ha sottolineato che il Medio Oriente e' "la culla della Chiesa, costituita per portare il Vangelo di Cristo sino ai confini del mondo". "Come credenti - ha esortato - guardiamo al Medio Oriente con questo sguardo, nella prospettiva della storia della salvezza. E' l'ottica interiore - ha confidato Ratzinger - che mi ha guidato nei viaggi apostolici in Turchia, nella Terra Santa (Giordania, Israele e Palestina) e a Cipro, dove ho potuto conoscere da vicino le gioie e le preoccupazioni delle comunita' cristiane".
All'altare delle Confessione la variegata presenza cristiana in Medio Oriente era rappresentata dai concelebranti che appartenevano a riti diversi (sebbene tutti in comunione con Roma) i presidenti delegati card. Nasrallah Pierre Sfeir, patriarca di Antiochia dei Maroniti (Libano), card. Emmanuel III Delly, patriarca di Babilonia dei Caldei (Iraq), e card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali; e Ignace Youssif III Younan, patriarca di Antiochia dei Siri (Libano); il relatore generale Antonios Naguib, patriarca di Alessandria dei Copti (Egitto), il segretario generale mons. Nikola Eterovic, arcivescovo croato da anni in Vaticano, e il segretario speciale mons. Joseph Soueif, arcivescovo di Cipro dei Maroniti (Cipro).
E il Papa teologo ha tenuto a indicare fin da subito l'ottica ecumenica con la quale ha convocato il Sinodo: "ho accolto volentieri - ha detto - la proposta di patriarchi e vescovi di convocare un'Assemblea sinodale per riflettere insieme, alla luce della Sacra Scrittura e della Tradizione della Chiesa, sul presente e sul futuro dei fedeli e delle popolazioni del Medio Oriente. In quelle terre, l'unica Chiesa di Cristo si esprime nella varieta' di Tradizioni liturgiche, spirituali, culturali e disciplinari delle sei venerande Chiese Orientali Cattoliche sui iuris, come pure nella Tradizione latina. Il fraterno saluto, che rivolgo con grande affetto ai Patriarchi di ognuna di esse, vuole estendersi in questo momento a tutti i fedeli affidati alle loro cure pastorali nei rispettivi Paesi e anche nella diaspora".
L'Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi rappresenta inoltre "un'occasione propizia per proseguire costruttivamente il dialogo con gli ebrei, ai quali ci lega in modo indissolubile la lunga storia dell'Alleanza, come pure con i musulmani".
"Lo scopo di questa Assise sinodale - ha continuato Ratzinger - e' prevalentemente pastorale. Pur non potendo ignorare la delicata e a volte drammatica situazione sociale e politica di
alcuni Paesi, i pastori delle Chiese in Medio Oriente desiderano concentrarsi sugli aspetti propri della loro missione.
E il documento preparatorio ha sottolineato questa finalita' ecclesiale dell'Assemblea, rilevando che essa intende, sotto la guida dello Spirito Santo, ravvivare la comunione della Chiesa Cattolica in Medio Oriente. Anzitutto all'interno di ciascuna Chiesa, tra tutti i suoi membri: patriarca, vescovi, sacerdoti, religiosi, persone di vita consacrata e laici. E, quindi, nei rapporti con le altre Chiese. La vita ecclesiale, cosi' corroborata, vedra' svilupparsi frutti assai positivi nel cammino ecumenico con le altre Chiese e Comunita' ecclesiali presenti in Medio Oriente".
"Tutti auspichiamo - ha quindi concluso il Pontefice - che i fedeli sentano la gioia di vivere in Terra Santa, terra benedetta dalla presenza e dal glorioso mistero pasquale del Signore Gesu' Cristo. Lungo i secoli quei Luoghi hanno attirato moltitudini di pellegrini ed anche comunita' religiose maschili e femminili, che hanno considerato un grande privilegio il poter vivere e rendere testimonianza nella Terra di Gesu'".

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1 commento:

guglielmo ha detto...

Non me ne ero neanche accorto:
http://www.rinascimentosacro.org/2010/10/nuovo-stemma-per-il-papa/