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COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE IN MERITO ALL’ORDINAZIONE EPISCOPALE A CHENGDE (PROVINCIA DI HEBEI, CINA CONTINENTALE)
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La Santa Sede condanna l’ordinazione episcopale illecita a Chengde. Duro comunicato (AsiaNews)
“Profondo rammarico” del Papa per una ordinazione episcopale che è stata conferita senza il mandato apostolico
Il Papa: "Santa Caterina da Siena: ha invitato sempre i sacri ministri, anche il Papa, che chiamava “dolce Cristo in terra”, ad essere fedeli alle loro responsabilità, mossa sempre e solo dal suo amore profondo e costante per la Chiesa" (Catechesi)
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Il Papa: Non ha paura. Il libro-intervista con Peter Seewald (Sir)
Un Papa in controluce. Benedetto si racconta a Seewald (Stralci di "Luce del mondo", da "Il Foglio")
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Una bruttissima notizia: è morta una delle Memores della Famiglia pontificia. Il cordoglio del blog
La svolta di Papa Ratzinger (Zizola)
Ma Raiuno non si vergogna? Parla solo Odifreddi?
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Il ridicolo equivoco del condom (Filippo di Giacomo)
"Luce del mondo": la risposta del Santo Padre sul discorso di Ratisbona: "quell’episodio – dopo tutte le cose terribili accadute e per le quali non posso non addolorami molto – ha sortito effetti positivi" (Il Giornale)
Le risposte del Papa sull'omosessualità nel puntuale e approfondito articolo di Andrea Tornielli
C'è tutta la fede cattolica nel libro-intervista di Papa Benedetto XVI (Beghelli)
Per la prima volta nella storia un Papa accetta una vera e propria intervista (El Pais)
Dentro il laboratorio di un Papa: Aldo Maria Valli commenta "Luce del mondo"
Il Papa: Direi che il semplice è il vero, ed il vero è semplice. Il nostro problema consiste nel fatto che, per i troppi alberi, non riusciamo più a vedere la foresta (Il capitolo "Gesù Cristo ritorna" de "Luce del mondo")
«Joseph Ratzinger si mette a nudo e sfata tutti i miti». Paolo Rodari commenta "Luce del mondo" (Grotti)
"Luce del mondo", il Papa: «Mi sono semplicemente detto che sono quel che sono. Non cerco di essere un altro. Quel che posso dare dò, e quel che non posso non cerco nemmeno di darlo» (Chirri)
"Luce del mondo": il commento di Marco Politi
"Luce del mondo", Magister: la fede del Papa non è "contro", ma per il cuore dell’uomo (Sussidiario)
Seewald: sul condom emerge la povertà culturale dei media. Mons. Fisichella: ridurre il libro ad una frase sarebbe un'offesa all'intelligenza del Papa e una gratuita strumentalizzazione delle sue parole (Izzo)
Una ventata d'aria fresca e pulita: il commento di José Luis Restán
Jean-Marie Guénois (Le Figaro): le parole del Papa sul preservativo sorprendono solo chi non lo conosce
Pubblicato il libro intervista "Luce del mondo": servizio di Rome Reports
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Nel suo libro "Luce del mondo" Benedetto XVI mostra un volto molto simile a quello di Giovanni XXIII, compiendo come lui lo sforzo di distinguere sempre il peccato dal peccatore (Izzo)
«Cristo, luce d'Africa, America e Asia». Nel nuovo libro-intervista di Benedetto XVI con Peter Seewald numerosi i "passaggi missionari". Al di là delle polemiche (Missionline)
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Accattoli: "La chiamata alla Cattedra di Pietro sorprese Ratzinger in maglione nero e con quel maglione nero sotto l'abito bianco ci dice qualcosa sull'uomo in maglione, su quello con l'abito bianco e sul rapporto tra i due" (Izzo)
Semplicità e radicalità del Vangelo: Luigi Accattoli racconta ciò che più l'ha colpito dell'intervista al Papa
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Il Delegato del Papa per i Legionari di Cristo sostituisce uno dei superiori, Luis Garza Medina (Rome Reports)
Il Papa: Maciel? «Un falso profeta», che ha condotto «una vita immorale e contorta», e «purtroppo il suo caso è stato affrontato molto lentamente e in ritardo» (Gagliarducci)
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Il Papa: Certo che bisogna approfondire la riflessione sui divorziati risposati
Seewald: il Papa non ha effettuato nessuna censura sul testo e non abbiamo concordato le domande. Mi sono limitato a presentare una bozza sull'intervista prima di effettuarla (Asca)
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Il Papa e le ragioni della comunione in ginocchio ed in bocca
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Benedetto XVI nel volume “Luce del mondo” affronta temi spinosi. In modo non scontato (Rsi)
Padre Lombardi ha parlato con il Papa sul termine "prostituta" o "prostituto". Per il Santo Padre non c'è differenza. Se si tratta di un uomo o di una donna o di un transessuale è lo stesso. Il punto è il rischio della vita dell'altro
CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO: "LUCE DEL MONDO. IL PAPA, LA CHIESA, I SEGNI DEI TEMPI. UNA CONVERSAZIONE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI CON PETER SEEWALD." (LEV)
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Papa: come Caterina da Siena, impariamo ad amare con coraggio Cristo e la Chiesa
Illustrando all’udienza generale la figura della santa, Benedetto XVI afferma che “anche oggi la Chiesa riceve un grande beneficio dall’esercizio della maternità spirituale di tante donne, consacrate e laiche, che alimentano nelle anime il pensiero per Dio, rafforzano la fede della gente e orientano la vita cristiana verso vette sempre più elevate”.
Città del Vaticano (AsiaNews)
Impariamo ad “amare con coraggio e in modo intenso e sincero Cristo e la Chiesa”, come fece Caterina da Siena che, “pur consapevole delle manchevolezze umane dei sacerdoti”, ebbe sempre “una grandissima riverenza per essi: essi dispensano, attraverso i sacramenti e la parola, la forza salvifica del sangue di Cristo”.
E’ l’insegnamento che Benedetto XVI ha rivolto alle 9mila persone presenti all’udienza generale, illustrando la figura della santa.
Proseguendo infatti a dedicare a riflessione per l’incontro settimanale alle grandi figure femminili del Medio Evo – ma “anche oggi la Chiesa riceve un grande beneficio dall’esercizio della maternità spirituale di tante donne, consacrate e laiche, che alimentano nelle anime il pensiero per Dio, rafforzano la fede della gente e orientano la vita cristiana verso vette sempre più elevate” - il Papa ha parlato oggi di Caterina da Siena, vissuta nel XIV secolo, “un’epoca travagliata per la vita della Chiesa e dell’intero tessuto sociale in Italia e in Europa. Tuttavia, anche nei momenti di maggiore difficoltà, il Signore non cessa di benedire il suo Popolo, suscitando Santi e Sante che scuotano le menti e i cuori provocando conversione e rinnovamento”.
Caterina nacque nel 1347, a Siena. All’età di 16 anni, spinta da una visione di san Domenico, entrò nel Terz’ordine domenicano, detto delle Mantellate. “Rimanendo in famiglia, confermò il voto di verginità fatto privatamente quando era ancora un’adolescente, si dedicò alla preghiera, alla penitenza, alle opere di carità, soprattutto a beneficio degli ammalati”.
”Quando la fama della sua santità si diffuse, fu protagonista di un’intensa attività di consiglio spirituale nei confronti di ogni categoria di persone: nobili e uomini politici, artisti e gente del popolo, persone consacrate, ecclesiastici, compreso il Papa Gregorio XI che in quel periodo risiedeva ad Avignone e che Caterina esortò energicamente ed efficacemente a fare ritorno a Roma”. Operò per “la riforma interiore della Chiesa e per favorire la pace tra gli Stati”. Anche per questo Giovanni Paolo II l’ha dichiarata compatrona d’Europa: “il Vecchio Continente non dimentichi mai le radici cristiane che sono alla base del suo cammino e continui ad attingere dal Vangelo i valori fondamentali che assicurano la giustizia e la concordia”.
Caterina “soffrì tanto, come molti Santi”. Si pensò addirittura che “si dovesse diffidare di lei al punto che, nel 1374, sei anni prima della morte, il capitolo generale dei Domenicani la convocò a Firenze per interrogarla”. Le fu messo accanto “un frate dotto ed umile, Raimondo da Capua”, divenuto poi suo confessore e anche suo “figlio spirituale”, autore della prima biografia completa della Santa. Morì nel 1380 e fu canonizzata nel 1461.
La dottrina di Caterina, nel Dialogo della Divina Provvidenza ovvero Libro della Divina Dottrina, “un capolavoro della letteratura spirituale”, nel suo epistolario e nella Preghiere. Il suo insegnamento è tale che Paolo VI, nel 1970, la dichiarò “Dottore della Chiesa”, titolo che si aggiungeva a quello di compatrona della città di Roma e di patrona d’Italia.
In una visione, “la Madonna la presentò a Gesù che le donò uno splendido anello, dicendole: ‘Io, tuo creatore e salvatore, ti sposo nella fede, che conserverai sempre pura fino a quando celebrerai con me in cielo le tue nozze eterne’. Quell’anello rimase visibile solo a lei. In questo episodio straordinario cogliamo il centro vitale della religiosità di Caterina e di ogni autentica spiritualità: il cristocentrismo. Cristo è per lei come lo sposo, con cui vi è un rapporto di intimità, di comunione e di fedeltà. Egli è il bene amato sopra ogni altro bene”.
E’ una “unione profonda con il Signore” e come la santa, “ogni credente sente il bisogno di uniformarsi ai sentimenti del Cuore di Cristo per amare Dio e il prossimo come Cristo stesso ama. E noi tutti possiamo lasciarci trasformare il cuore ed imparare ad amare come Cristo, in una familiarità con Lui nutrita dalla preghiera, dalla meditazione sulla Parola di Dio e dai Sacramenti, soprattutto ricevendo frequentemente e con devozione la santa Comunione. Anche Caterina appartiene a quella schiera di santi eucaristici con cui ho voluto concludere la mia Esortazione apostolica Sacramentum Caritatis”. “L’Eucaristia è uno straordinario dono di amore che Dio ci rinnova continuamente per nutrire il nostro cammino di fede, rinvigorire la nostra speranza, infiammare la nostra carità, per renderci sempre più simili a Lui”.
Da santa Caterina, la conclusione del Papa, “noi apprendiamo la scienza più sublime: conoscere ed amare Gesù Cristo e la sua Chiesa”. Nel Dialogo della Divina Provvidenza, ella “descrive Cristo come un ponte lanciato tra il cielo e la terra. Esso è formato da tre scaloni costituiti dai piedi, dal costato e dalla bocca di Gesù. Elevandosi attraverso questi scaloni, l’anima passa attraverso le tre tappe di ogni via di santificazione: il distacco dal peccato, la pratica della virtù e dell’amore, l’unione dolce e affettuosa con Dio”.
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