domenica 14 marzo 2010
Nel pomeriggio Benedetto XVI incontra la Comunità evangelica luterana di Roma. Il pastore Jean-Martin Kruse: aspettiamo il Papa con grande gioia
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Nel pomeriggio Benedetto XVI incontra la Comunità evangelica luterana di Roma. Il pastore Jean-Martin Kruse: aspettiamo il Papa con grande gioia
Fervono i preparativi nella Comunità evangelica luterana di Roma: tra poche ore infatti, alle 17.30, Benedetto XVI si recherà presso la Christus kirche di Via Sicilia e parteciperà alla celebrazione liturgica. La nostra emittente seguirà l’evento in diretta a partire dalle 17.20. Già nel 1983 Giovanni Paolo II visitò la Christus kirche, in occasione del quinto centenario della nascita di Lutero: si trattò della prima visita di un Papa ad una chiesa luterana dal tempo della Riforma. Nel 1998, inoltre, l’allora cardinale Ratzinger incontrò la Comunità evangelica luterana romana per la sua festa annuale. Ma quali sentimenti vive la Comunità in queste ore? Isabella Piro lo ha chiesto al pastore Jean-Martin Kruse:
R. – Per noi è veramente un giorno della gioia. Siamo veramente contenti per questo evento e con grande gioia aspettiamo il Papa.
D. – Non sarà il primo incontro con Benedetto XVI perché già nell’ottobre del 1998, l’allora cardinale Ratzinger incontrò la Comunità evangelica luterana. Cos’è cambiato da allora?
R. – L’allora cardinale Ratzinger, ora Papa Benedetto, conosce abbastanza bene la nostra chiesa e la nostra comunità, così come la nostra teologia luterana e la nostra spiritualità. Viene in una chiesa che conosce bene. Per noi lui è il vescovo di Roma e gli abbiamo rivolto questo invito già nel 2008 proprio perché quell’anno ricorrevano 25 anni dalla visita di Giovanni Paolo II nella nostra chiesa.
D. – Che cosa significa per voi ricevere la visita di un Papa?
R. – Per noi è un bel segno di ecumenismo a Roma e la cosa più importante è che possiamo celebrare insieme un culto. Ascoltiamo insieme la Parola di Dio e preghiamo insieme.
D. – Quale realtà presenta la comunità evangelica luterana di Roma?
R. – A Roma abbiamo 350 membri. Non siamo una grande comunità, ma la vita della nostra comunità è abbastanza vivace e facciamo tantissime cose.
D. – Tra le vostre attività, c’è anche un servizio di assistenza?
R. – Sì e questo per noi è molto importante. Ogni 15 giorni organizziamo una colazione per i poveri della nostra zona e per gli anziani soli che abitano in questo quartiere. Facciamo con loro questa colazione. Cerchiamo poi di aiutarli con un po’ di soldi, vestiti, medicine e con tutto ciò che possiamo dare loro.
D. – Nell’ambito del dialogo tra cattolici e luterani, quale è la vostra attività?
R. – Qui a Roma abbiamo tantissimi rapporti con altre Chiese. Nella Settimana Santa, ad esempio, facciamo una Via Crucis ecumenica nel nostro quartiere insieme con la chiesa San Camillo di Lellis, con la chiesa di Santa Teresa d’Avila e con tutte le altre chiese presenti in questa zona. Abbiamo un buon rapporto con i monaci dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura e quest’anno, nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, abbiamo celebrato un culto luterano nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. Siamo anche membri dell’associazione delle Chiese protestanti. Tanti della nostra comunità hanno un buon rapporto con la parrocchia cattolica dove abitano.
D. – Quali sono i principi fondamentali del dialogo tra cattolici e luterani?
R. – Tutte e due facciamo ciò che è possibile, come celebrare un culto insieme, e svolgiamo questo lavoro in campo teologico.
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