martedì 23 novembre 2010

Nel suo libro "Luce del mondo" Benedetto XVI mostra un volto molto simile a quello di Giovanni XXIII, compiendo come lui lo sforzo di distinguere sempre il peccato dal peccatore (Izzo)

Vedi anche:

«Cristo, luce d'Africa, America e Asia». Nel nuovo libro-intervista di Benedetto XVI con Peter Seewald numerosi i "passaggi missionari". Al di là delle polemiche (Missionline)

Seewald: per i giornali l'argomento 'Chiesa e sesso' è sempre intrigante ma io non sono preoccupato, perchè il lettore puo' scegliere di leggere e di approfondire

Molto bella la trasmissione "Mosaico" su TV2000

Accattoli: "La chiamata alla Cattedra di Pietro sorprese Ratzinger in maglione nero e con quel maglione nero sotto l'abito bianco ci dice qualcosa sull'uomo in maglione, su quello con l'abito bianco e sul rapporto tra i due" (Izzo)

Semplicità e radicalità del Vangelo: Luigi Accattoli racconta ciò che più l'ha colpito dell'intervista al Papa

"Luce del mondo": un libro "senza rete" fra attualità ed eternità (Asca)

Il Delegato del Papa per i Legionari di Cristo sostituisce uno dei superiori, Luis Garza Medina (Rome Reports)

Il Papa: Maciel? «Un falso profeta», che ha condotto «una vita immorale e contorta», e «purtroppo il suo caso è stato affrontato molto lentamente e in ritardo» (Gagliarducci)

Udienza a Peter Seewald e agli editori del libro "Luce del mondo" (Osservatore Romano)

Il Papa: Certo che bisogna approfondire il tema della comunione ai divorziati risposati

Seewald: il Papa non ha effettuato nessuna censura sul testo e non abbiamo concordato le domande. Mi sono limitato a presentare una bozza sull'intervista prima di effettuarla (Asca)

Il Papa: Spero che questo libro sia utile per la fede di molte persone

"Luce del mondo": alle 17 "Mosaico" su TV2000. In studio Luigi Accattoli

Il Papa riceve Peter Seewald: servizio di Rome Reports

C’è il Foglio dentro il libro del Papa (Rodari)

Padre Lombardi: “Luce del Mondo” è un atto di vero coraggio comunicativo di Benedetto XVI

Presentato il libro intervista al Papa "Luce del mondo" (Sir)

Presentato il libro-intervista di Peter Seewald con Benedetto XVI: "Luce del Mondo. Il Papa, la Chiesa, i segni dei tempi” (Radio Vaticana)

Il Papa e le ragioni della comunione in ginocchio ed in bocca

Intervista all'autore del libro, Peter Seewald: affascinato dalla brillantezza dell'intellettuale e dall'umiltà dell'uomo (Radio Vaticana)

Prostituto o prostituta? Il senso non cambia. Lo spiega padre Lombardi

Speciale Skytg24 pomeriggio sul libro intervista del Papa. Commenti

Il Papa: Spero di incontrare il Patriarca di Mosca, ci vuole pazienza

«Cristo, luce d'Africa, America e Asia». Nel nuovo libro-intervista di Benedetto XVI con Peter Seewald numerosi i "passaggi missionari". Al di là delle polemiche (Stralci)

Il Papa: Negli abusi sessuali e nei casi di pedofilia dei preti, a partire dagli anni Sessanta, si era dimenticata la necessita' di punire, applicata invece fino agli anni Cinquanta (Ansa)

Lombardi: ho chiesto al Papa se libro come questo rappresenta un rischio enorme nell'attuale contesto giornalistico. Lui ha sorriso

Il Papa: alle vittime dei preti pedofili ho detto che mi sentivo toccato nel profondo, che soffrivo con loro

Presentato il libro-intervista di Peter Seewald con Benedetto XVI: "Luce del Mondo. Il Papa, la Chiesa, i segni dei tempi” (Radio Vaticana)

Seewald: è "ridicolo e imbarazzante" che la discussione sul libro-intervista al Papa si sia concentrata sulla questione del preservativo. La vicenda mostra come il giornalismo si trovi in una certa crisi

Benedetto XVI nel volume “Luce del mondo” affronta temi spinosi. In modo non scontato (Rsi)

Padre Lombardi ha parlato con il Papa sul termine "prostituta" o "prostituto". Per il Santo Padre non c'è differenza. Se si tratta di un uomo o di una donna o di un transessuale è lo stesso. Il punto è il rischio della vita dell'altro

CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO: "LUCE DEL MONDO. IL PAPA, LA CHIESA, I SEGNI DEI TEMPI. UNA CONVERSAZIONE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI CON PETER SEEWALD." (LEV)

Il Papa: Lo scandalo degli abusi e' esploso con particolare veemenza in Irlanda anche perchè si trattava di una "società cattolica chiusa"

Legionari, il cardinale De Paolis sostituisce Luis Garza

Il Papa: sopportare gli attacchi fa parte della fede cristiana (Le Monde)

Il Papa: per il fatto stesso di essere stati consacrati senza il mandato del Papa sono stati scomunicati; e per il fatto stesso di avere riconosciuto il Papa - anche se non lo seguono ancora in tutto - la loro scomunica è stata revocata

Il Papa: Williamson "è una figura particolare in quanto non è mai stato cattolico nel senso proprio del termine. Era anglicano e dagli anglicani è passato direttamente a Lefebvre"

Il Papa: Aveva ragione Stalin, il Pontefice non ha divisioni. Tra quel miliardo e 200 milioni di Cattolici ce ne sono molte che poi in realtà nel loro intimo non ne fanno parte

Benedetto XVI sottolinea che gli omosessuali vanno rispettati come persone che "non devono essere discriminate perché presentano quelle tendenze". Il senso della sessualità è però un altro

Il Papa ammette ritardi e coperture nella gestione del caso di Marcial Maciel

Il Papa: Laddove un sacerdote vive insieme a una donna si deve esaminare se esista una vera volontà matrimoniale e se i due possano contrarre un buon matrimonio

Il Papa ammette di capire quanti lasciano la Chiesa cattolica per protesta dopo lo scandalo della pedofilia

Il Papa: Maciel era "in qualche modo ben coperto" (Vecchi)

Anticipazioni della risposta del Papa sul preservativo: gli insegnamenti della Chiesa restano immutati (Rome Reports)

Humanae vitae, un documento che oggi si capisce anche di più (Lucetta Scaraffia)

Mons. Melina: «Sessualità banalizzata. Benedetto XVI va oltre» (Ognibene)

Giravolta "liberal" sul Papa e i condom (Occidentale)

Il coraggio e la franchezza del Papa nel commento di Franca Giansoldati

Card. Cottier: Cautela sulla teoria del male minore. La novità è che per la prima volta un Pontefice ha parlato con chiarezza di questa teoria teologica (Giansoldati)
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PAPA: COME GIOVANNI XXIII DISTINGUE PECCATO DA PECCATORE

(AGI) - CdV, 23 nov.

(di Salvatore Izzo)

Nel suo libro "Luce del mondo" Benedetto XVI mostra un volto molto simile a quello di Giovanni XXIII, compiendo come lui lo sforzo di distinguere sempre il peccato dal peccatore.
L'omosessualita' e' "una grande prova", spiega, di fronte alla quale una persona puo' trovarsi, "cosi' come una persona puo' dovere sopportare altre prove". Ma "non per questo diviene moralmente giusta". E la stessa misericordia invita ad avere verso i sacerdoti che lasciano perche' innamorati: "laddove un sacerdote vive insieme a una donna si deve esaminare se esista una vera volonta' matrimoniale e se i due possano contrarre un buon matrimonio. Se cosi' fosse, dovranno imboccare quella strada". "Se invece si trattasse di una caduta della volonta' morale, senza un autentico legame interiore, sara' necessario - spiega - trovare vie di risanamento per lui e per lei.
In ogni caso e' necessario provvedere al fatto che i bambini, che sono il bene piu' prezioso, siano tutelati e che possano vivere nel contesto educativo vivo del quale hanno bisogno". Durissimo e' invece sul tema degli abusi sessuali commessi da ecclesiastici sui minori e critica - piu' o meno con le parole del card.Schoenborn che tante polemiche hanno suscitato, ritardi e coperture nella gestione del caso di Marcial Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo.
"Purtroppo - afferma nel libro-intervista presentato oggi in Vaticano - abbiamo affrontato la questione solo con molta lentezza e con grande ritardo.
In qualche modo era molto ben coperta e solo dal 2000 abbiamo iniziato ad avere dei punti di riferimento concreti. Era necessario avere prove certe per essere sicuri che le accuse avessero un fondamento". In proposito, il Papa ammette di capire quanti lasciano la Chiesa cattolica per protesta dopo lo scandalo della pedofilia. "Penso naturalmente in primo luogo - confida - alle vittime stesse.
Posso capire che a loro riesca difficile credere ancora che la Chiesa sia fonte del bene, che essa trasmetta la luce di Cristo, che essa aiuti a vivere. E anche altri, che pure hanno solo questa percezione negativa, non riescono piu' a vedere l'insieme, quello che e' vivo nella Chiesa. Tanto piu' essa deve impegnarsi affinche' questa grandezza e questa vitalita' tornino ad essere visibili, nonostante tutta la negativita'".
Questa l'analisi del Papa sulla coincidenza tra l'emergere dello scandalo pedofilia e l'anno sacerdotale: "E' immaginabile che il diavolo non riuscisse a sopportare l'anno sacerdotale e allora ci ha scaraventato in faccia il sudiciume. Ha voluto mostrare al mondo quanta sporcizia c'e' anche proprio tra i sacerdoti", aggiunge Benedetto XVI, dicendosi certo che "queste terribili rivelazioni siano state alla fine un gesto della Provvidenza, che ci mortifica, che ci costringe a ricominciare di nuovo".
"Dal punto di vista giornalistico il viaggio in Africa e' stato del tutto oscurato da un'unica mia frase", ammette a proposito della risposta che diede nel 2009 in volo verso il Camerun, a una domanda sulla posizione della Chiesa rispetto ai preservativi. "Mi e' stato chiesto - racconta Benedetto XVI - perche' la Chiesa cattolica, relativamente all'Aids, assumesse una posizione irrealistica ed inefficace. Cosi' mi sono sentito sfidato perche' la Chiesa fa piu' di tutti gli altri. E continuo a sostenerlo, perche' la Chiesa e' l'unica istituzione veramente vicina alle persone, molto concretamente: nel prevenire, nell'educare, nell'aiutare, nel consigliare e nello stare a fianco; e perche' come nessun altro si cura di tanti malati di Aids e in particolare di tantissimi bambini colpiti da questa malattia".
Ed ammette anche di aver sbagliato il tono nel discorso di Ratisbona (non la sostanza, ovviamente. "Avevo concepito quel discorso - rivela - come una lezione strettamente accademica, senza rendermi conto che il discorso di un Papa non viene considerato dal punto di vista accademico, ma da quello politico". Non si considerarono pero' i particolari, e "fu invece estrapolato un passo e dato ad esso un significato politico, che in realta' non aveva. Quel passo trattava di un antico dialogo che, ora come allora, considero di grande interesse". "L'imperatore Manuele, di cui si parla - ricorda - a quel tempo era gia' vassallo del Regno ottomano. Non poteva quindi scagliarsi contro i musulmani; ma, nell'ambito del dialogo intellettuale, poteva porre domande vive. Ma - commenta il Papa - l'attuale comunicazione politica e' tale da non permettere la comprensione di simili correlazioni".
Nel libro, e qui torna la somiglianza con Giovanni XXIII, il Papa del Concilio, Benedetto XVI confida anche le sue "speranze".
Una riguarda l' "unificazione" della Chiesa in Cina, divisa tra ufficiale e clandestina, possa avvenire durante il suo pontificato. Lo afferma rispondendo a una domanda di Peter Seewald per il libro-intervista "Luce del mondo", pubblicato oggi. Un segnale importante in questa direzione, per Benedetto XVI, sono le ordinazioni di vescovi approvati da Roma. "Anche se sorgeranno sempre nuove difficolta' - spiega - si ha la grande speranza di poter superare definitivamente questa divisione. E' un obiettivo che mi sta particolarmente a cuore e per il quale prego ogni giorno il Signore". "Matura sempre piu' il contesto in cui potra' avvenire", sottolinea, anche l'incontro tra il Papa e il patriarca di Mosca, che Benedetto XVI "spera" di realizzare durante il proprio pontificato ma per questo, osserva, "dipende da quanti anni di vita mi concedera' ancora il buon Dio". "Direi di si"', risponde infatti il Pontefice alla domanda se sia possibile "un incontro non troppo lontano tra Roma e Mosca".

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1 commento:

gemma ha detto...

ma perchè per avere un volto umano deve per forza assomigliare a qualcun'altro? E non è poi che Paolo VI e Giovanni Paolo II non facessero anche loro questa differenza...
Che triste destino