mercoledì 30 dicembre 2009
Il 2009 anno contrastato per Papa Benedetto? In realtà sono stati i dodici mesi più importanti degli ultimi decenni della storia della Chiesa
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Cari amici, iniziano i bilanci di fine anno.
Riportiamo il primo commento pubblicato da "Corriere Canadese".
Si parla di anno difficile, contrastato, per Papa Benedetto XVI. Analisi sicuramente vera, ma nessuno puo' negare che il 2009 sia stato l'anno piu' importante ed intenso nella storia della Chiesa Cattolica degli ultimi decenni.
Il Papa ha preso decisioni importantissime che i media hanno volutamente ignorato o interpretato con i piedi per far scattare polemiche varie.
E' doloroso e scandaloso che spesso si siano usati gli amici ebrei per regolare conti all'interno della Chiesa.
E' stato l'anno della storica (a dir poco) lettera del Papa ai vescovi cattolici sulla revoca della scomunica ai Lefebvriani dalla quale abbiamo appreso molto anche per quanto riguarda l'ubbidienza e la disubbidienza dei vescovi.
E' stato l'anno della conferma della tolleranza zero nei confronti della pedofilia nella Chiesa con la caduta di importanti "teste" in Irlanda e con l'avvio della visitazione apostolica ai Legionari di Cristo.
E' stato l'anno della Costituzione Anglicanorum Coetibus e dell'avvio di una nuova fase del dialogo ecumenico.
Anno difficile, ma fondamentale, una pietra miliare nella storia del Papato.
La barca di Pietro e' salpata verso piu' ampi ed appassionanti orizzonti.
Al molo sono rimasti appesi in molti: gran parte della curia romana, moltissimi vescovi e cardinali e quasi tutti i media.
R.
Lefebvriani, polemica con gli ebrei e spintone: si chiude l’anno contrastato di papa Ratzinger
Il 2009 è stato segnato da alcuni episodi negativi per il pontefice tedesco
CITTÀ DEL VATICANO
Cominciato sotto il segno delle polemiche per il perdono ai vescovi scismatici lefebvriani, il 2009 si chiude per Papa Benedetto XVI con l’incidente della messa natalizia a San Pietro, quando una ragazza psicolabile ha saltato le transenne e lo ha buttato per terra, in immagini trasmesse in tutto il mondo. Un anno travagliato, complesso, faticoso, anche se non privo di momenti di grande entusiasmo, quello per cui Ratzinger ringrazierà Dio nel Te Deum del 31 dicembre.
Il 2009 ha offerto a Benedetto XVI momenti di intensa e personale soddisfazione, come quando ha pregato in silenzio davanti alla tomba vuota di Gesù nel maggio scorso durante il viaggio in Giordania, Israele e territori palestinesi. O come quando è stato accolto in una festa tumultuosa e in un tripudio di folla, mai visti nel suo pontificato, da centinaia di migliaia di fedeli africani a Yaoundè, in Camerun, a marzo.
Tuttavia nell’anno trascorso i dispiaceri non sono certo mancati a Papa Ratzinger che si è sentito incompreso e contestato, all’interno della stessa Chiesa e sopratutto dai mass media, per certe sue decisioni e certi suoi discorsi. La prima e più forte bufera dell’anno è scoppiata il 24 gennaio, quando Benedetto XVI ha annunciato di aver rimosso la scomunica ai quattro vescovi lefebvriani, allo scopo di avviare colloqui verso una piena riconciliazione con loro.
Le critiche di una parte della Chiesa, spaventata di vedere negate le conquiste e le affermazioni del Concilio Vaticano II, si sono presto intrecciate con quelle del mondo ebraico: tra i vescovi perdonati, il negazionista Richard Williamson e le sue affermazioni riduttive sull’Olocausto hanno costretto il Papa a difendersi dall’imbarazzante accusa di aver abbassato la guardia sull’antisemitismo cattolico.
In marzo in Africa, in un viaggio carico di emozioni tra le povertà materiali estreme e le ricchezze spirituali di un continente, è arrivato il secondo “inciampo”. Nell’aereo che lo ha portato a Yaoundè, parlando delle strategie della Chiesa contro l’Aids, Benedetto XVI ha affermato che «non si può risolvere il problema con la distribuzione dei preservativi. Al contrario, essi aumentano il problema». Parole che hanno innescato critiche in tutto il mondo, proteste da parte di molti governi europei e occidentali, compreso quello della sua Germania, e messo in ombra discorsi importanti contro lo sfruttamento dell’Africa da parte di nuove forme di colonialismo. In ottobre il Sinodo dei vescovi per l’Africa ha portato di nuovo il continente sul palcoscenico vaticano.
Dopo aver chiuso, in giugno, l’Anno di San Paolo e aperto quello sacerdotale, il Papa ha firmato in luglio, alla vigilia del G8 dell’Aquila, la sua nuova enciclica sociale, Caritas In Veritate, che punta il dito contro un capitalismo avido e senza anima, reo della crisi finanziaria abbattutasi sul mondo intero. In ottobre, il Vaticano ha poi svelato i piani del Papa per riaccogliere nel cattolicesimo, in ordinariati appositi, gruppi di anglicani, preti, vescovi e fedeli, stanchi delle derive libertarie della loro comunione. In dicembre è arrivata la firma - attesa - del decreto per beatificare Giovanni Paolo II e quella - inattesa - per portare agli onori degli altari anche Pio XII. E, di nuovo, la tempesta con gli ebrei. Qualcuno ipotizza pure la cancellazione della visita del Papa in Sinagoga per il gennaio 2010. Il Vaticano rasserena gli animi, chiarendo che una beatificazione non vuol essere un giudizio storico su Pacelli, papa accusato di non aver fatto abbastanza per fermare la Shoah. Ancora pochi giorni ed arriva a Roma Susanna Maiolo, venticinquenne svizzera con problemi psichici alle spalle, pronta a scavalcare le transenne nella messa di Natale in Vaticano e far cadere per terra il Papa, il cardinale Roger Etchegaray, che si rompe il femore, e vari uomini della vigilanza. Mentre le indagini sono ancora in corso, si chiude il 2009 e Benedetto XVI si appresta a sigillarlo con il tradizionale Te Deum a San Pietro.
© Copyright Corriere Canadese, 30 dicembre 2009 consultabile online anche qui.
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4 commenti:
che articolo orribileI il Papa viene presentato come uno scaltro faccendiere, ogni cosa che ha fatto volta in negativo ed esposta con termini ancora più negativi. Una chiave di lettura degli eventi, oltre che palesemente falsa, fatta con gli occhi miopi e volgari della mondanità. Possibile che non abbiano ancora capito che benedetto XVI vola molto più in alto? Maria Pia
Esatto Raffaella,come avevo già detto in un altro commento, il 2009 è stato finora l'anno più importante del pontificato.
Le polemiche sono state numerose,ma restano solo parole mentre si sono fatti i "fatti"(scusa il gioco di parole) e quelli rimangono nel tempo.
Antonio
Cara Raffaella, Izzo fa bene il suo mestiere. Complimenti, Eufemia
PAPA: "RATZINGERBLOG", 2009 E' STATO ANNO DI SVOLTA PER LA CHIESA =
(AGI)
Grazie, Eufemia, e grazie a Salvatore Izzo :))
R.
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