venerdì 8 gennaio 2010

L'umiltà, via dell'uomo per incontrare Dio: le parole di Benedetto XVI nel tempo di Natale (Radio Vaticana)


Vedi anche:

Il Papa all’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano: "In molte occasioni ho potuto notare la premura e la sensibilità d’animo che ispirano il vostro servizio, come pure la fedeltà e la dedizione, non disgiunte da notevoli sacrifici che esso comporta" (Discorso)

L'attesa della Chiesa. Benedetto XVI al nuovo ambasciatore presso la Santa Sede (Sir)

Il martirio dei cristiani del Medio Oriente: Minoranze più forti della paura (Eco di Bergamo)

Papa Ratzinger & Tremonti: "Il futuro è nostro" (Roberto Pepe)

Strage di Cristiani in Egitto: raccolta di articoli

Il Papa sta decidendo un'infornata di grandi nomine. Benedetto XVI ascolterà il parere di tutti ma si fiderà solo di se stesso (Bevilacqua)

Intervista al card. Camillo Ruini: La nostra sfida all’uomo di oggi (Davide Perillo)

Il Papa tira le orecchie ai suoi: troppi maestri senza fede (Maniaci)

Ecco dove la croce può costare la vita (Tornielli)

Realacci: l’uomo e l’ambiente? È il discorso del Papa il vero “vertice” di Copenhagen (Il Sussidiario)

Egitto, strage di cristiani. E nessuno protesta (Farina). L’esperto: «Un salto di qualità pericoloso e senza precedenti»

Strage di Cristiani, Quella minoranza discriminata dal Cairo (Biloslavo). Youssef Sidhom: Il governo egiziano non fa niente per allentare le tensioni

Le nuove piaghe d’Egitto. Sei cristiani uccisi in una mattanza islamista nel Natale copto (Meotti)

Medio Oriente: L'esodo forzato dei seguaci di Cristo (Il Tempo)

Dossier di Paolo Rodari sulla curia romana: "Potere salesiano", "I fattivi nipotini di Don Bosco" (Il Foglio)

Card. Caffarra: Dio diventando uomo è entrato dentro allo scorrere del tempo umano; è entrato anche dentro allo scorrere del tempo della nostra città

Presepe senza Magi in Cattedrale: il commento dell'arcivescovo di Agrigento (Radio Vaticana). Reguzzoni: Se Monsignore metta la politica nel Presepe

Massacro in una chiesa copta nel sud dell'Egitto (Zenit)

La crisi non morde Benedetto (Galeazzi)

Mons. Guido Marini e la "riforma della riforma" liturgica (Apcom)

Introduzione allo Spirito della Liturgia. Conferenza per l’Anno sacerdotale. Relazione di Mons. Guido Marini

Egitto, uccisi nove cristiani copti. La preoccupazione del Papa (Giansoldati)

Il prefetto Salvatore Festa parla dell'aggressione della Maiolo al Papa: Quella sera tutto ha funzionato perfettamente, secondo i consueti parametri

Siamo arrivati al punto in cui un prete, su raiuno, insulta degli ospiti in un salotto televisivo

Il Papa alla Turchia: riconoscere la personalità giuridica della chiesa locale (Izzo)

Amaldi: i Magi, antidoto all’autosufficienza della razionalità. Il fisico «rilegge» le parole di papa Ratzinger (Viana)

Il Papa: In quanto Stato democratico laico, tagliato in due dal confine fra Europa e Asia, la Turchia è nella posizione giusta per fungere da ponte fra l'islam e l'Occidente e per rendere un contributo importante allo sforzo di portare pace e stabilità in Medio Oriente. La Santa Sede apprezza le numerose iniziative che la Turchia ha già intrapreso a questo proposito ed è orgogliosa di sostenere sforzi ulteriori per porre fine a conflitti annosi nella regione" (Discorso)

Rabbini ortodossi di Israele: sputare sui sacerdoti è peccato (Zenit)

Le Chiese ortodosse del calendario giuliano festeggiano il Natale. Le parole del Patriarca russo Kirill (Radio Vaticana)

Il Papa: troviamo il coraggio di essere bambini nel cuore (Matino)

Il Papa: la Turchia "ponte" tra l'Islam e l'Occidente (Izzo)

Il Papa: il Vaticano è pronto a sostenere ulteriori sforzi per la pace in Medio Oriente (AsiaNews)

Il Papa ringrazia i Carabinieri per l'impegno a protezione dei pellegrini e li esorta ed essere fedeli agli ideali dell'Arma (Izzo)

La casa di Pietro è sempre aperta a tutti, credenti e uomini di buona volontà: così il Papa ai carabinieri che operano presso il Vaticano (R.V.)

Dialogo interreligioso e riconoscimento giuridico della Chiesa cattolica in Turchia al centro del discorso del Papa all’ambasciatore di Ankara (R.V.)

Il Papa: "Come suggerisce il maestoso colonnato del Bernini, la casa di Pietro è sempre aperta per accogliere, in un ideale abbraccio, i credenti e tutti gli uomini di buona volontà, che dal Magistero dei Pontefici romani ricevono luce e incoraggiamento per crescere nella fede e diventare costruttori di pace e di serena e civile convivenza" (Discorso ai Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro)

Un 2010 intenso per Benedetto XVI. Quattro viaggi internazionali e un inedito Sinodo sul Medio Oriente (Jesús Colina)

Nel Cortile dei Gentili Benedetto XVI invita atei e credenti a parlare di Dio (Mons. Giampaolo Crepaldi)

Fa discutere in Francia il caso del vescovo contestato perchè voleva trasferire un parroco giudicato troppo tradizionalista (Tornielli)

Il Papa: «Erode sembra essere sempre più forte» (Conte)

Il Papa: I magi erano uomini di scienza in senso ampio, veri cercatori della verità perché il loro sapere non si riteneva autosufficiente (Tornielli)

Resistenza pro motu proprio "Summorum Pontificum" in Normandia: il vescovo Nourrichard fischiato e cacciato dai fedeli (Messainlatino)

Prediche sciatte, Mons. Paglia: "Se i preti prestassero più attenzione alle omelie di Benedetto XVI si farebbero passi da gigante" (La Rocca)

La Maiolo aveva pianificato tutto? Si spacciò per un'amica per avere accesso al Vaticano (Blick)

L'umiltà, via dell'uomo per incontrare Dio: le parole di Benedetto XVI nel tempo di Natale

Amore e luce: è il binomio che ricorre costantemente nelle omelie ed Angelus di Benedetto XVI nelle celebrazioni natalizie di quest’anno. Dalla Messa della Vigilia all’Epifania, il Papa mostra ai fedeli la grandezza di un Dio che si fa Bambino. E ci invita a tornare noi stessi piccoli, umili per accogliere la luce del Signore nel nostro cuore. Ripercorriamo alcuni pensieri del Papa in questo tempo di Natale nel servizio di Alessandro Gisotti:

A Natale, celebriamo la forza di un Bambino che irradia con la sua luce d’amore tutta l’umanità. Nella Messa della Notte, il Papa invita l’uomo di oggi a far spazio a questo amore, ad accogliere Dio, ad affrettarsi come i pastori diretti a Betlemme:

"Dio è importante, la realtà più importante in assoluto nella nostra vita. Proprio questa priorità ci insegnano i pastori. Da loro vogliamo imparare a non lasciarci schiacciare da tutte le cose urgenti della vita quotidiana. Da loro vogliamo apprendere la libertà interiore di mettere in secondo piano altre occupazioni – per quanto importanti esse siano – per avviarci verso Dio, per lasciarlo entrare nella nostra vita e nel nostro tempo”. (Omelia, Messa 24 dicembre 2009)

Nella notte di Natale, afferma ancora il Papa, assistiamo alla novità straordinaria di una Parola che si è fatta carne in un piccolo bambino inerme:

"Il segno di Dio, il segno che viene dato ai pastori e a noi, non è un miracolo emozionante. Il segno di Dio è la sua umiltà. Il segno di Dio è che Egli si fa piccolo; diventa bambino; si lascia toccare e chiede il nostro amore. Quanto desidereremmo noi uomini un segno diverso, imponente, inconfutabile del potere di Dio e della sua grandezza. Ma il suo segno ci invita alla fede e all’amore, e pertanto ci dà speranza: così è Dio". (Omelia, Messa 24 dicembre 2009)

E il giorno dopo, nel messaggio natalizio, il Papa mette l’accento sulla luce che promana dalla grotta di Betlemme, una luce di speranza che squarcia le tenebre:

“La luce del primo Natale fu come un fuoco acceso nella notte. Tutt’intorno era buio, mentre nella grotta risplendeva la luce vera ‘che illumina ogni uomo’ (Gv 1,9). Eppure tutto avviene nella semplicità e nel nascondimento, secondo lo stile con il quale Dio opera nell’intera storia della salvezza. Dio ama accendere luci circoscritte, per rischiarare poi a largo raggio”. (Messaggio natalizio, 25 dicembre 2009)

Questo amore, questo Bambino, ribadisce il Santo Padre, la Chiesa non lo tiene per sé ma lo offre a quanti lo cercano con cuore sincero. E il 26 dicembre, memoria di Santo Stefano protomartire, ricorda che quel Bimbo, che vagisce nella mangiatoia, chiede a ognuno di noi di testimoniare con coraggio il suo Vangelo, anche a costo della propria vita. Il giorno dopo, nella Solennità della Santa Famiglia, il Papa sottolinea dunque che, con la nascita di Gesù, la famiglia umana diventa icona di Dio. Un Dio-amore che ha cambiato il corso della storia dell’uomo:

"Con l’incarnazione del Figlio di Dio, l’eternità è entrata nel tempo, e la storia dell’uomo si è aperta al compimento nell’assoluto di Dio. Il tempo è stato - per così dire - 'toccato' da Cristo, il Figlio di Dio e di Maria, e da lui ha ricevuto significati nuovi e sorprendenti: è diventato tempo di salvezza e di grazia". (Te Deum, 31 dicembre 2009).

Proprio Maria, osserva il Papa il primo gennaio nella Solennità della Madre di Dio, è la prima a vedere il volto di Dio, “fatto uomo nel piccolo frutto del suo grembo”:

“La madre ha un rapporto tutto speciale, unico e in qualche modo esclusivo con il figlio appena nato. Il primo volto che il bambino vede è quello della madre, e questo sguardo è decisivo per il suo rapporto con la vita, con se stesso, con gli altri, con Dio; è decisivo anche perché egli possa diventare un ‘figlio della pace’”. (Omelia, Messa del 1 gennaio 2010)

L’umiltà di Maria e l’umiltà dei Magi, che si inginocchiano davanti al Bambino nella mangiatoia, dopo un lungo viaggio alla ricerca della verità. Manca oggi, avverte il Papa nella Solennità dell’Epifania, “la capacità evangelica di essere bambini nel cuore, di stupirsi, e di uscire da sé per incamminarsi sulla strada che indica la stella, la strada di Dio”:

“Alla fine, quello che manca è l'umiltà autentica, che sa sottomettersi a ciò che è più grande, ma anche il coraggio autentico, che porta a credere a ciò che è veramente grande, anche se si manifesta in un Bambino inerme. (…) Vogliamo, allora, chiedere a Lui di darci un cuore saggio e innocente, che ci consenta di vedere la stella della sua misericordia, di incamminarci sulla sua strada, per trovarlo ed essere inondati dalla grande luce e dalla vera gioia che egli ha portato in questo mondo”. (Omelia, Solennità dell’Epifania, 6 gennaio 2010)

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: